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Domanda di Patologia orale

Risposte pubblicate: 6

Sei mesi fa mi è stato otturato un molare inferiore per carie

Scritto da LUCIANO / Pubblicato il
Sei mesi fa mi è stato otturato un molare inferiore per carie infradenti. Rifatta dopo 1 mese in quanto era saltata via subito. Il dente non mi dava molto fastidio in quanto non era molto compromesso. La seconda otturazione era stata appoggiata al dente adiacente, pure otturato con carie. Da allora credo mi si fermasse cibo fra i due denti in questione e la pulizia non era facile. Prima leggeri fastidi, poi 3 settimane fa ho iniziato ( di mia iniziativa la cura antibiotica con Amoxicillina 2 compresse al dì per 6gg). Nel frattempo son andato dal mio dentista che continuava ad affermarmi che il mio dente era sanissimo come lo vedeva anche dalla radiografia. Mi ha aperto il dente ed ha rifatto l'otturazione, senza comunque devitalizzare il dente: tutto sano. Sono ritornato poi perchè il dolore continuava e mi ha consigliato di prendere un nuovo antibiotico Ceftriaxone una iniezione al giorno da 1 gr per 5gg. Ne ho fatte 4 ma il dolore è diminuito ma la situazione non si è risolta. Il mio dentista mi ha detto che devo fare la terapia canalare per devitalizzare il dente, ma prima deve passare l'infiammazione, che invece non sta passando. Cosa devo fare? Grazie
Caro Signor Luciano da quanto dice il suo dentista, quello che ha fatto l'otturazione caduta dopo un mese? Crede che il suo dente debba essere in pulpite, se lei ritiene che lui abbia fatto sempre bene il suo lavoro ed intende continuare con le sue cure, sappia che non esiste miglior modo di indurre la guarigione di quello che si può fare alla poltrona, senza attendere l'azione di farmaci. In pratica per risolvere l'infiammazione è necessario procedere ad una biopulpectomia, ossia una terapia canalare effettuata sotto anestesia ora!
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Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Effettivamente in questo caso l'utilità della terapia medica è davvero discutibile. Il dente è da trattare endodonticamente, da "devitalizzare" subito.

Scritto da Dott. Paolo Gilardini
Ivrea (TO)

Sig. Luciano, deve ritornare dal suo odontoiatra che probabilmente procederà all'apertura del canale. Controlli che i trattamenti siano effettuati da un dottore.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Caro Signor Luciano...non è molto chiaro...Il dente le dava fastidio perchè l'otturazione è saltata subito...le si fermava cibo nello spazio interdentale= significa che il punto di contatto col dente vicino non è stato creato o non è stato fatto bene...eppure il suo dentista affermava che fosse tutto a posto...non ha preso in considerazione il punto di contatto, essenziale per allontanare il bolo alimentare dalla papilla e dallo spazio interdentale, che altrimenti si infiamma e può dare origine ad una gengivite prima e ad una tasca parodontale con difetto osseo, poi?...poi il dentista, per vedere se è tutto a posto...rifà l'otturazione?...nonostante il dolore continuasse?...arrivando infine a decidere di devitalizzare finalmente il dente...cosa che avrebbe dovuto stabilire sin dall'inizio? E deve aspettare che deve passare l'infiammazione?...ci sono tante, troppe cose che non quadrano...in ogni caso fare diagnosi...che è la prima cosa è semplicissimo..:...la terapia deve essere fatta solo dopo avere accertato la diagnosi...: ...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre...il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea...stia tranquillo e sereno...è una sciocchezza di ordinaria "amministrazione"...quello che ha è un semplice normalissimo ascesso...per probabile necrosi pulpare...basta curarlo, drenarlo quando è maturo, curare la radice endodonticamente e ricostruire il dente...i microbi stanno e vivono nella radice in necrosi come in una "provetta" trovando un terreno ideale...sono microbi cattivi...anaerobi e gram negativi...le loro tossine escono fuori dal dente e causano una zona di osteolisi ( quella macchia nera che vede in radiografia, che mi auguro sia stata fatta e sotto forma di RX endorale) per stimolazione degli osteoclasti che distruggono l'osso (per intenderci gli osteoblasti sintetizzano e formano osso...gli osteoclasti lo distruggono)...una volta curata e sterilizzata e sigillata in modo perfetto la radice...queste tossine scompaiono dall'osso...perchè non ci sono più i microbi a sostenerle da dentro la radice...e il granuloma ( o la cisti) si riassorbe da solo...a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci ) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì...la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente...questo faccio io...poi ci sono altri dentisti che chiudono in una sola seduta...ognuno agisce come meglio crede...esistono delle linee guida dettate dalla società italiana di endodonzia...ma la creatività di ognuno è libera di agire come meglio ritiene per quella situazione e per quel paziente...io mi comporto così da 32 anni...con i dovuti aggiornamenti per il progresso che in continuo avviene...e i denti in necrosi non mi hanno mai dato problemi... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!...Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma (che è molto probabile che lei abbia...o possiamo chiamarla più genericamente area di osteolisi periapicale, espressione dell'infezione) è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza “in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno”, in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

L'assunzione di farmaci antibiotici in autonomia o prescritti da un dottore, è contemplata solo quando sussiste una infezione, che pare il suo dentista non abbia diagnosticato. Cordialmente, Gianluigi Renda

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Le posso consigliare di rivolgersi ad un odontoiatra qualificato che potrà risolvere il suo problema senza assunzione smodata di antibiotici.

Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)