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I colluttori

Come, quando e perche'... l'uso dei colluttori

by Dott. Cristoforo Del Deo 17-02-2009 31883 visualizzazioni

L'etimologia della parola "colluttorio" deriva dal latino: collutus participio passato del verbo colluere: lavare, sciacquare.

 

Dicesi nella scienza medica di vari liquidi destinati a lavare la bocca, oppure ad essere trattenuti in essa per le affezioni delle gengive, della lingua e dei denti; i collutori usati come sciacqui, per tempi diversi a seconda del prodotto, aiutano a rimuovere la placca, a rimineralizzare i denti, disinfettare, a contrastare l'insorgenza della carie, rinfrescare l'alito. Il colluttorio viene usato in aggiunta alle normali azioni di igiene orale: è provato che nella rimozione della placca batterica non può sostituire l'uso dello spazzolino e del filo interdentale che risultano avere una detersione meccanica molto più efficace. Possiamo affermare, pertanto, che i colluttori devono essere usati da chi, per vari motivi, non riesce ad avere un accurato controllo dell'igiene orale e da tutti quelli che ne possono trarre vantaggio, ma per tempi limitati.

 

Abbiamo colluttori cosmetici che si trovano in commercio nei supermercati e nelle farmacie; si consiglia sempre l'uso di prodotti scientificamente provati per evitare inconvenienti. Gli effetti ed il fine di un colluttorio cosmetico da banco consistono nella rimozione di residui alimentari ed in una temporanea sensazione di alito fresco. Negli studi dentistici è buona norma usare un colluttorio disinfettante prima dei trattamenti per favorire, il più possibile, l'asepsi del cavo orale. I colluttori non sono esenti da effetti collaterali; alcuni colorano superficialmente i denti, altri possono provocare (in rari casi) reazioni allergiche ed alterazione del gusto(disgeusia), altri ancora subiscono una riduzione della loro forza di azione per trattamenti prolungati, risultando inefficaci quando veramente servono. Se ne sconsiglia l'impiego incontrollato nei bambini che potrebbero ingerirlo. Da preferire i colluttori non contenenti alcol come veicolante.

 

INGREDIENTI CONTENUTI NEI COLLUTTORI:

 

  • Agenti ossigenati: sfruttano l'azione fisica dell'effervescenza; inoltre hanno un'azione antimicrobica che è limitata al periodo della liberazione dell'ossigeno. Ingredienti attivi sono: il perossido d'idrogeno, il perborato di sodio e il perossido di urea. L'uso continuato può dare spugnosità alla gengiva, lingua nera ed ipersensibilità delle superfici radicolari esposte. Evitare l'uso continuato.
  • Agenti antimicrobici: alogeni (iodio,iodofori e fluoruri) bisbiguanidi (clorexidina e alexidina) bispiridine (octenidina) composti fenolici (fenolo timolo esilresorcinolo listerina) composti di ammonio (cetilperidinio cloruro benzetonio cloruro) estratto di erbe (sanguinaria) pirimidine (hexetidina).
  • Astringenti: il fine è quello di tonificare i tessuti. Ingredienti attivi sono il cloruro di zinco, acetato di zinco, allume, acido tannico, acido acetico e acido citrico. Se usati ripetutamente possono provocare demineralizzazione dello smalto e irritazione dei tessuti molli.
  • Calmanti-lenitivi: alleviano il dolore temporaneamente spesso di lesioni o ferite di parti molli. Ingredienti attivi sono i derivati fenolici,gli olii essenziali e i fans.
  • Sostanze tampone: riducono l'acidità del cavo orale portando il ph alla normalità, borato perborato e bicarbonato di sodio.

 

Colluttori disinfettanti: la clorexidina è a tutt'oggi il più efficace agente antimicrobico, è infatti attiva contro un buon numero di gram negativi,gram positivi e funghi. In commercio la troviamo in tre concentrazioni: 0,2% – 0,12% – 0,05%. Recentemente è stato messo sul mercato anche un collutorio a base di clorexidina 0,3%. La clorexidina è presente anche sotto forma di spray per mucosa orale e in gel. Se ne consiglia un uso per tempi relativamente brevi perchè provoca pigmentazioni dello smalto, anche se facilmente trattabili con l'igiene professionale, selezione di batteri resistenti con relativa perdita di efficacia; si è riscontrato anche alterazione temporanea del gusto, bruciore, secchezza, desquamazione della mucosa, alterazione del colore della lingua,della mucosa e delle otturazioni. E' giusto ricordare che esistono da poco tempo,in commercio, collutori a base di clorexidina con ridotto ”rischio” pigmentazione conservando tutte le proprietà antibatteriche.

 

Si consigliano, abitualmente, due sciacqui al giorno della durata di un minuto, evitando di bere, mangiare e fumare almeno per la mezz'ora successiva.

 

Colluttori al fluoro: svolgono un'azione di rimineralizzazione degli strati superficiali dello smalto e sono indicati per prevenire la carie in soggetti cariorecettivi e per diminuire la sensibilità dentinale, nei portatori di apparecchi ortodontici o protesi parziali, nei pazienti affetti da xerostomia (ridotta salivazione).

 

L'utilizzo è di due sciacqui al giorno per un minuto per periodi di tempo prolungati.

 

Mi piace concludere dicendo che i collutori, in base al loro specifico utilizzo, possono essere senz'altro di aiuto, ma nell'igiene di tutti i giorni non devono sostituire il “classico protocollo” spazzolino-filo interdentale, tuttalpiù integrarlo.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

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