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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 6

Venerdì scorso ho estratto il dente del giudizio inferiore dx a causa di una grave carie.

Scritto da Flaminia / Pubblicato il
Buonasera, sono una ragazza di 24 anni e venerdì scorso ho estratto il dente del giudizio inferiore dx a causa di una grave carie. Non mi è stato prescritto l'antibiotico poichè non avevo dolore e non mi sono stati messi punti. Dal 3 giorno in seguito all'estrazione ho cominciato a sentire un dolore che aumentava sempre di più nella zona operata oltre ad avere sempre la saliva striata di sangue. Ieri sono andata dal dentista che ha provato a farmi smettere di sanguinare. La cosa è effettivamente successa ma stamattina ho cominciato ad avere un dolore persistente, lo stesso che si prova quando si ha la carie. Quindi mi sono recata nuovamente dal dentista che mi ha pulito l'alveolo sotto anestesia locale. Mentre me lo puliva è uscito fuori il coagulo, che lui ha chiamato un "finto coagulo" poichè le sue dimensioni erano minime ed insufficenti. Stavolta mi sono stati applicati dei punti. Mi ha detto di prendere l'antibiotico Augmentin per 3 giorni e tachipirina per sfiammare. Per ora sanguina un pò e non ho fatto sciacqui. Volevo sapere da voi se l'intervento che ho subito oggi, se non sbaglio chiamato curettage, è definitivo per il problema dell'alveolite che ho avuto per questo dente, perchè ho seriamente paura di dover ricominciare il trattamento da capo che per me è stato molto doloroso! inoltre volevo sapere in quanto tempo potrò riprendere la normale attività e in quanto tempo il dolore dell'intervento andrà via. Vi ringrazio Flaminia
Non è detto che sia definitivo, di solito lo è. Eviti di sciacquare per il momento per evitare che sanguini, corretto il curettaggio se si sospetta l'alveolite e la terapia antibiotica. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Cara Signora Flaminia, il sanguinamento lieve è normale ma lo si sarebbe potuto evitare con uno o due semplicissimi punti di sutura, ma la sutura costa e se si ha la "mano corta" :) qualcuno preferisce non farla! L'antibiotico personalmente lo prescrivo sempre e ne faccio iniziare la somministrazione da due giorni prima dell'intervento, anche se piccolo perchè è sempre un intervento chirurgico cruento e mette comunque in "movimento batteri" anche se non ci fossero ascessi ed infezioni evidenti e sottolineo evidenti. I microbi non si vedono mica! Questo non solo per avere una protezione locale di cui è vero si potrebbe anche fare a meno in assenza di ascesso, ma soprattutto per prevenire le malattie focali e il "lancio" di batteri in circolo pericoloso anche per le endocarditi! le malattie focali che sono malattie di organi sistemici a distanza come Cuore con Endocarditi batteriche, I Reni con Glomerulonefriti, l'occhio con Uveiti o altre Flogosi etc e possono, se trascurate essere gravi perchè diventano autoimmuni e quindi automantenentesi se non le si diagnosticano in tempo! Ma, per completezza dirò che la etiopatogenesi delle malattie focali prende origine da "Qualsiasi cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno", ossia da retto, intestino, apparato gastroenterico, vie biliari, fegato, pancreas,faringe stomaco, orecchio esterno, medio ed interno, seni paranasali, vie respiratorie come faringe, laringe, trachea, bronchi, polmoni etc. Tra queste cavità comunicanti con l'esterno c'è la cavità orale con le sue infezioni, in particolare tasche parodontali e osteolisi periapicali trascurate e non curate adeguatamente ed interventi anche di piccola chirurgia orale! Però sono malattie rarissime e hanno sintomi prodromici molto particolari e ben precisi che qualsiasi Dentista o Medico o Specialista Internista conosce! Non li dico perchè se no si suggestiona e potrebbe falsare i sintomi inconsapevolmente! La copertura antibiotica quindi è doverosa ma purtroppo non praticata! Almeno io la penso così, poi ognuno in base al suo "sapere e Cultura" agisce come meglio crede! Per l'assunzione dell'antibiotico le racconto un piccolo "Aforisma Francese", in Italiano naturalmente, che recita che gli antibiotici o si prendono o non si prendono ma se si prendono si prendono bene a dosi alte e per periodi adeguatamente lunghi, non meno di cinque - dodici giorni, altrimenti i microbi non vengono uccisi ma solo tramortiti e filiano così generazioni di microbi resistenti a quell'antibiotico. Questa è la sensibilizzazione all'antibiotico!" E' quindi un errore prescrivere basse dosi e per pochi giorni facendo il ragionamento che se no il paziente si sensibilizzi all'antibiotico. E' proprio così che si sensibilizza! La Tachipirina è un Paracetamolo che ha una attività antipiretica ed analgesica, non antinfiammatoria che tra l'altro sarebbe inutile in associazione con un antibiotico che agendo sui batteri , questo sì che "sfiamma"!!! Serve per abbassare la febbre e diminuire il dolore! E' poco indicato in questo tipo di dolore! Dato che chiede io rispondo! Per completare la risposta alla sua domanda, sappia che l'alveolite è dovuta ad una mancata formazione del coagulo ematico ed è detta per questo "secca". L'alveolite secca si cura cruentando tutta la superficie dell'alveolo mettendo in comunicazione l'esterno con la spongiosa ossea sottostante facendola sanguinare per fare formare il coagulo ed inumidire anche l'alveolo. Deve essere asportata tutta la parte necrotica dell'alveolo stesso che è dovuta alla alveolite secca. Questa si chiama "revisione dell'alveolo" e la si fa con il cucchiaio di di volkmann! Diciamo che molti, erroneamente, ma con una efficacia simile, usano la curetta per curettare l'alveolo chiamandolo curettage che in realtà è un'altra cosa! In Medicina e Chirurgia i termini hanno un significato preciso! In ogni caso stia tranquilla è stato fatto tutto bene e quello che doveva essere fatto. Ho espresso queste precisazioni dato, come ho già detto che lei ha chiesto a noi e quindi anche a me ed io devo rispondere in modo veritiero al meglio, cercando, spero, di fare anche un po' di cultura che non fa mai male per voi pazienti che leggete!L'Alveolite secca è "lunga" da guarire ed esistono anche sostanze lenitive locali da mettere nell'alveolo e che favoriscono la guarigione. Si usano a seconda della situazione clinica! Cari saluti ed in "Bocca al Lupo"
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Solitamente per questo tipo di interventi si prescrive fin da subito antibiotico, proprio per evitate complicanze post - estrattive classiche come alveoliti ed osteiti. Dal momento che ciò non è stato fatto, è stata corretta la strada del collega di ri-aprire la ferita e curettare l'alveolo (anche se mi rendo conto che l'intervento sia tutt'altro che simpatico...), e prescriverle finalmente una terapia antibiotica. Può essere sufficiente eseguire questa procedura una volta soltanto, ma non sempre è così (dipende dalla gravità dell'infezione, dalla sua reazione immunitaria etc etc), ed io personalmente farei una terapia antibiotica più importante e prolungata (ma non sono il suo Dentista). Le posso consigliare anche l'applicazione topica di collutorio spray a base di clorexidina (tipo Corsodyl spray) più volte al giorno sulla ferita.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Gent.ma Sig.ra Flaminia, le avulsioni dei denti del giudizio inferiori sono quasi sempre seguite da una sintomatologia discreta (dolore e gonfiore)a causa della peculiarità anatomica degli ottavi inferiori. E' normale un discreto fastidio, in ogni caso controllato con applicazioni fredde sulla guancia, sciacqui con collutori a base di clorexidina 0,2%, antidolorifici ed eventualmente antibiotici se il dente o la gengiva circostante erano infetti al momento dell'avulsione. Prosegua l'antibiotico come da prescrizione del suo dentista e effettui sciacqui con clorexidina 0,2% 2 volte al giorno per almeno 1 minuto senza diluire il collutorio(per almeno 7 giorni o comunque fino alla rimozione dei punti). Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

Gent.ma si fidi del trattamento prescritto, con pazienza e considerando che questo tipo di ferite guariscono molto lentamente, l'importante è che anche se poco per volta si accorga comunque del miglioramento. Auguri

Scritto da Dott. Luigi Piola
Legnano (MI)

Sig Flaminia, non conosciamo il suo caso per darle dei consigli prognostici, ma vedo che lei è in buone mani di un professionista che non l'abbandona e che la sta seguendo nelle complicanze.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)