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Domanda di Restaurativa

Risposte pubblicate: 7

Circa 4 anni fa ho curato la carie in un molare e, siccome è stata asportata parte del dente, è stato lievemente ricostruito.

Scritto da Fulvio / Pubblicato il
Buongiorno circa 4 anni fa ho curato la carie in un molare, e siccome è stata asportata parte del dente, è stato lievemente ricostruito. Adesso a causa di un dolore forte al dente in questione sono andato dal dentista, e mi ha detto che il dente è in necrosi e c'è la presenza di un granuloma e pertanto va devitalizzato.. cosi' ho fatto diverse sedute per devitalizzare e eliminare il pus formatosi disinfettando l'interno del dente.. al contempo il medico curante mi ha prescritto l'antibiotico (klacid) 500 mg al giorno x 5 giorni..il dolore è passato ma per il pus diciamo che non mi ha fatto effetto, quindi il dentista ha voluto aumentare la dose a 1 grammo al giorno, sempre per 5 giorni Oggi dopo appunto altri 5 giorni di antibiotico, il dentista mi ha trovato ancora del pus, e le radiografie sembrano essere tali e quali a prima.. quindi ha proceduto con un altra seduta per eliminare il pus e poi mi ha chiuso il condotto canalare, dicendomi successivamente di prendere altro antibiotico per altri 3 giorni.. in fine se ancora continua il pus ed il dolore lo devono inevitabilmente asportare. Io mi fido del mio dentista, però volevo un vostro parere, sia per quanto riguarda il trattamento svolto fino ad ora ma anche per sapere cosa posso fare in più per evitare l'asportazione dato che si tratta del molare inferiore vicino il canino e quindi a vista. Vi ringrazio anticipatamente Fulvio
Sig. Fulvio, se il suo odontoiatra è un dottore, può fidarsi dei suoi trattamenti e consigli. Un molare inferiore di norma non è adiacente a un canino che normalmente è seguito dal 1°premolare, se vuole, può conoscere il nome anatomico dei denti, leggendo l'articolo: SCOPRI QUANTI DENTI HAI IN BOCCA E COME SI CHIAMANO che trova in questo portale.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Temo che abbia ragione il dentista: se il dente non guarisce, forse va tolto..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Fulvio...evidentemente c'è qualche problema ...o non è stata fatta una diagnosi corretta o non è stata impostata una terapia corretta...un dente in necrosi con granuloma si cura tranquillamente...anche il più ostico...poi se lei dice che è vicino al canino...non è un molare ma è un premolare...inferiore...quindi con una sola radice...non ci dovrebbero essere difficoltà...le spiego come: ...i microbi stanno e vivono nella radice in necrosi come in una "provetta" trovando un terreno ideale...sono microbi cattivi...anaerobi e gram negativi...le loro tossine escono fuori dal dente e causano una zona di osteolisi ( quella macchia nera che vede in radiografia, che mi auguro sia stata fatta e sotto forma di RX endorale) per stimolazione degli osteoclasti che distruggono l'osso (per intenderci gli osteoblasti sintetizzano e formano osso...gli osteoclasti lo distruggono)...una volta curata e sterilizzata e sigillata in modo perfetto la radice...queste tossine scompaiono dall'osso...perchè non ci sono più i microbi a sostenerle da dentro la radice...e il granuloma ( o la cisti) si riassorbe da solo...a questo punto mi permetto di spiegare come procedo io in caso di terapia di un Granuloma con fistola (che può esserci o non esserci ) e dente naturalmente in necrosi: si deve procedere così, almeno io procedo così (altri procedono in una unica seduta): 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intramuscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico Dentista che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì...la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla rimozione delle vecchie terapie canalari se ci sono(fatta prima la diagnosi però!!!) e quindi alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana semipermeabile per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi DOLORE!... E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana semipermeabile... 5-infine in terza seduta si chiude il dente... Il Dentista anche se per motivi logistici non avesse potuto iniziare subito una terapia del genere avrebbe dovuto fare almeno la prima seduta sotto diga per decomprimere il dente e disinfettarlo e chiuderlo con la famosa membrana semipermeabile affinchè non avesse DOLORE...!...Se poi non fosse possibile fare tutto questo per la presenza di una corona (capsula)...difficile perchè di regola si può forare la corona per procedere alla terapia e poi chiuderla con amalgama d'argento lucidata... o di impedimenti, tipo calcoli di dentina nella radice... si curano le radici per via retrograda ossia chirurgica...si scolpisce un lembo di accesso all'osso...si perfora...l'osso...a livello degli apici delle radici...e si curano le radici entrando in esse dall'apice...per via retrograda ...poi si sigilla l'apice agli apici con MTA o con Amalgama d'argento chirurgica priva di zinco...: quindi il dente, in linea di massima, perché non la vedo clinicamente ma il mio parlare è supportato dal fatto che il suo dentista avesse fatto la terapia e quindi ciò dimostrerebbe che il dente è stato giudicato salvabile ecco perché le ho fatto tutto questo discorso. Inoltre guarire un granuloma è importante per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza “in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno”, in questo caso la zona di osteolisi periapicale, granuloma o anche cisti che siano o parodontite acuta periapicale o tasche parodontali o altre infezioni presenti in bocca appunto in una cavità del corpo umano, comunicante con l’esterno. E veniamo all’impianto ho già risposto, praticamente perché il dente “dovrebbe” essere salvabile tranquillamente con la semplice terapia conservativa .. nella rarissima ipotesi che non fosse salvabile ma siamo veramente nella teoria pura non si può assolutamente dire senza vederla se è indicato un impianto dovrei vedere lo spazio, lo spessore e l’altezza dell’osso, la sua occlusione dinamica e statica, i rapporti coi denti vicini e antagonisti e non ultima la sua età , la anamnesi di eventuali sue patologie locali (Parodonto, gengive, osso disgnazie, malocclusioni etc) e generali (malattie sistemiche, diabete mellito complicato, carenze immunitarie, malattie immunitarie e tanto altro ancora) ciò detto ricordi sempre che esistono alternative all’impianto per esempio un classico ponte di tre elementi in oro-platino-porcellana o tanti altri materiali oggi talmente resistenti, di eccellenza funzionale ed estetica che a seconda della situazione locale e generale e dell’età prenderei in seria considerazione considerata l’età ed il sesso femminile (più soggetto alla sua età non più da ragazzina, ad alterazioni della qualità ossea , vedere menopausa e farmaci relativi) non parta così alla leggera con l’impianto, magari serve e magari lo potrà fare ma forse non ci sono le condizioni favorevoli per farlo in modo che sia a “REGOLA D’ARTE” o addirittura controindicato per problemi medici Le lascio una Radiografia di un dente con due granulomi e gravissimi problemi, gravi, come sfondamento del pavimento pulpare, distruzione della corona, difetti intraossei gravi con coinvolgimento parodontale di terza classe passante della formazione (il classico dente che quasi tutti estraggono e sostituiscono con un impianto, salvato invece con terapia endodontica, chirurgia parodontale rigenerativa, doppia premolarizzazione del molare, doppio perno moncone e corona in oroplatinoporcellana . Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile paziente, lei ha bisogno di un BRAVO ENDODONZISTA. Ma lasci fare a lui la terapia, senza forzarlo con metodi personalizzati di altri validi professionisti. Inoltre le società scientifiche tendono a privilegiare il trattamento in unica seduta anche in presenza di reazione periapicale in fase attiva, anche se una minoranza di professionisti, spesso con valide argomentazioni, dissente da questa impostazione. L'uso della cosiddetta “membrana semipermeabile” non è validato da alcuna società scientifica: una eventuale chiusura temporanea, sempre secondo le società scientifiche, deve essere assolutamente impermeabile e impedire la contaminazione con streptococco faecalis, presente nel cavo orale, e responsabile di molti fallimenti endodontici. Si accerti invece che il suo dentista usi la diga di gomma, cosa FONDAMENTALE. ... Nel caso di impossibilità di cura, e di necessità dell'estrazione, la soluzione dell'impianto è la sola che mi senta di consigliare, soprattutto ad una ragazza giovane. Un ponte prevede una inutile mutilazione dei denti sani adiacenti, pratica per me da PROSCRIVERE, soprattutto alla luce del nostro primo dovere deontologico: "Non fare danni; poi, se puoi, cura". ... Riassumendo, nell'ordine: consulto con un uno specialsita di endodonzia; controllare che usi abitualmente la diga di gomma (in caso contrario andare senza dubbio da un altro), tentare il salvataggio del dente. Se non fosse possibile, estrazione e impianto. Non si preoccupi del "terrorismo" circa le controindicazioni: quelle "vere" sono: una malattia cardiaca grave, uno stato grave di immunodeficienza, una malattia autoimmune o metabolica non controllata. Come vede, neppure l'osteoporosi rappresenta una controindicazione seria ad una eventuale implantologia. Ci deve essere un pò di osso disponibile, ovviamente; almeno 7-8 mm, senza i quali l'impianto diventa problematico e a volte impossibile.
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Gentile Fulvio, il problema è che questo dente nonostante la terapia endodontica non smette di essere infetto, probabile la presenza di streptococco faecalis, difficile da eradicare ma non impossibile. Innanzitutto gli antibiotici non servono per combattere l'infezione al più la tengono a bada poichè essi non arrivano all'interno del dente e qui la colonia batterica è alle Hawaii. Cosa fare allora? Mi pare solo un banale caso da sottoporre ad un'esperto endodonzista, a catania ce ne sono diversi...tutti molto bravi. Li cerchi nel sito sie. Cordialmente Orazio Ischia
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Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Gentile Sig. Mazza, l'asportazione del dente potrebbe essere la soluzione ma credo che il suo dentista stia facendo il possibile, suggerisco drenaggio ( dente aperto per circa 10 gg ) e lavaggi frequenti con terapia antibiotica più lunga del solito accompagnata da gastro-protettore e fermenti lattici, ci faccia sapere.

Scritto da Dott. Giovanni Vitale
Zafferana Etnea (CT)

Aspetti la fine della terapia. Sarebbe azzardata l'estrazione del dente. Se non ha fiducia del suo odontoiatra, lo cambi...ma non si faccia estrarre il dente..per il momento non credo sia la giusta soluzione.. Cordialità.

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)