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Domanda di Pedodonzia

Risposte pubblicate: 8

Mio figlio un bambino autistico di quasi 7 anni ha una situazione dentale a dir poco disastrosa

Scritto da roberta / Pubblicato il
Buonasera mi chiamo Roberta sono la mamma di un bambino autistico di quasi 7 anni con una situazione dentale a dir poco disastrosa e mi sono rivolta al policlinico "GEMELLI" e al reparto di pedodonzia dell'università di TOR VERGATA non sono riuscita a trovare una struttura o un dentista privato che mi aiuti a risolvere il problema. vi chiedo nomi di dentisti o strutture con anestesisti perchè non collabora per niente e due premolari da latte sono ormai da estrarre sono completamente mangiati dalla carie e con infezione. Grazie in anticipo p.s. perchè la nostra vita (parlo ovviamente di chi convive con l'autismo)già tanto complicata deve essere ancora più complicata
Lei ha proprio ragione cara signora. Purtroppo in Italia c'è davvero scarsa sensibilità verso queste situazioni. Pochi cercano di occuparsi in modo delicato dei bambini. Dubito fortemente che nelle strutture da lei menzionate si vada al di là della sbrigativa e pericolosa anestesia generale. Il punto è proprio questo: cosa fare se per trattare il bambino si vuole evitare l'anestesia generale, pericolosa inutile e dannosa (anche se talora indispensabile)?? Tra l'altro in totale in genere fanno estrazioni solamente e non CURE!! C'è la tecnica della sedazione cosciente con protossido, innocua al mille per mille che potrebbe funzionare (legga i miei articoli in questo sito e nel mio per capire cosa è). Questa risolve molti casi, ma non tutti.. Per i casi in cui non basta questa tecnica (che però va prima provata) c'è un'altra tecnica, il "protocollo Corberi" che effettuano solo a Milano che io sappia, il quale risolve quasi tutti i casi senza ricorrere alla totale. SE vuole maggiori info, mi contatti in privato che le dò l'indirizzo di Milano. Ma prima cerchi in questo sito qui, chi ha il protossido vicino a lei, e provi col solo protossido. Se non trova, mi scriva.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signora Roberta, segua il consiglio "Sapiente" dell'amico Dr. Passaretti, esperto in questa materia oltre che in tante altre! Il Protocollo Corberi ha lo scopo di compensare il paziente non collaborante, riguardo al rischio clinico, per portarlo ad una situazione Clinica tale da poter essere curato con la Sedazione Cosciente o con la Narcosi ai pazienti Psichiatrici! Riguardo soprattutto ai pazienti sofferenti di Autismo, Alzheimer, Sclerosi, Ictus e tante altre patologie simili! In un certo senso questo protocollo è praticato inconsapevolmente da molti dentisti che abbiano un approccio molto dolce verso il malato, dolce nel senso di amore, gentilezza, attenzioni che consenta di saper "prendere il paziente nel verso giusto" e di conquistarne la fiducia e nello stesso tempo mostrando autorevolezza indiscutibile senza la quale non si possono "guidare" questi malati! Personalmente ho curato tanti malati disabili, con la Trisomia 21, malattie psichiatriche serie riuscendo a controllare dolore ed ansia anche senza la Sedazione cosciente!Una seria base "Psicologica" e "competenza"!Ovvio che bisogna essere dotati di tutti quei presidi Medici di Medicina d'Urgenza per fare fronte a qualsiasi emergenza Medica Grave e questo purtroppo non è alla portata di tutti! Bisogna parlare col paziente disabile, anche psichiatricamente disabile perchè Egli capisce molto più di quanto si possa immaginare!In ogni caso questo protocollo viene messo in atto da tantissimi anni all'Ospedale Neuropsichiatrico G.Corberi di Limbiate in Provincia di Milano, nell'Ambulatorio di Odontoiatria Speciale. Li contatti! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Mi pare strano che in un reparto ospedaliero-universitario non siano riusciti a darle sostegno e ad affrontare la situazione di suo figlio. Collaboro con diversi anestesisti ed insieme siamo riusciti a trattare situazioni di non collaborazione di piccoli pazienti (down e simili) ricorrendo alla semplice sedazione analgesica. Certo quanto proposto dai colleghi che mi precedono può essere una soluzione, ma se il suo caso non è disperato, non c'è bisogno che lei si rechi a Milano per le cure. Mi contatti e mi faccia vedere suo figlio, che avrò il piacere di visitare gratuitamente ed insieme vedremo se possiamo risolvere il problema. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

Gentile paziente anche io le consiglio di provare con il protossido, e di provare anche all'ospedale Bambino Gesù. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Buongiorno Roberta, so per esperienza diretta che quando questi bambini decidono che non vogliono collaborare, per motivi che solo loro conoscono, non c'è modo di fargli cambiare idea, ho curato e curo molti bambini con sindromi autistiche, con alcuni sono riuscita ad instaurare un rapporto di assoluta fiducia, con altri, pur applicando la stessa tecnica, non c'è stato niente da fare. Il mio consiglio è di fare le estrazioni in anestesia, all'ospedale Eastmann di Roma c'è un centro specializzato nell'intervento su bambini non collaboranti, e dopo aver risolto l'urgenza e il dolore, che probabilmente c'è o c'è stato ma il suo bambino non ha espresso, bisogna iniziare un percorso di paziente educazione al rapporto con il dentista, deve cercare un collega che si prenda in carico il piccolo e cominci a entrare in " confidenza" con lui, gli diventi amico e sappia fargli capire che non vuole fargli del male, ricordi che suo figlio è un bambino intelligente che è stato colpito da una malattia crudele, ma che ha la possibilità ma soprattutto il diritto di essere curato come gli altri bambini. Sono a sua disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento. Un caro saluto a lei e al suo bambino dott.ssa Patrizia Maschietto Mariano comense (Como)
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Scritto da Dott.ssa Patrizia Maschietto
Mariano Comense (CO)

Gentilissima signora Roberta, per poter risolvere il suo problema le consiglio di rivolgersi al reparto di Odontoiatria Pediatrica presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell'università Sapienza (Policlinico Umberto I). Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Alessandro Gentile
Tivoli (RM)

Sig. Roberta, perché non ci pubblica i referti rilasciati dopo la visita dal policlinico GEMELLI e dal reparto di pedodonzia dell'università di TOR VERGATA? Se rientrasse nei LEA con carte in mano forse qualcosa, si può ottenere.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile paziente, vi consiglio contattare il Dott. Piero Altieri a Roma, "Primi Sorrisi" tel: 06 86890090.

Scritto da Dott.ssa Rosa Maria Alvarez
Amantea (CS)