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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 4

SEGUITO ALLA DOMANDA: Una tasca gengivale può causare dolore ad un dente durante la pressione/masticazione?

Scritto da elisa / Pubblicato il

Grazie per le cortesi risposte che in parte hanno confermato alcuni dei miei dubbi. Vorrei rispondere alle domande dei vari Dottori: Al Dottor Cambria posso dire che durante i due mesi in cui ho tenuto il provvisorio non ho mai avuto problemi e nemmeno nei primi due mesi di vita della capsula definitiva! Anzi, ero contenta di aver potuto salvare il dente, visto che altri mi avevano proposto immediatament l'impianto!! Mentre la tasca non so come sia stata diagnosticata, so solo che è stata pulita con uno strumento appuntito (perdonate l'ignoranza) che ha tolto del materiale, pezzetti di qualcosa che finiva nella cannula di aspirazione della saliva. Per quanto riguarda la radiografia io non essendo esperta ho visto i canali bianchi o così mi è stato fatto vedere, non sapevo che le lesioni o infiammazioni periapicali fossero difficili da diagnosticare seppur in presenza di rx, cosi come una eventuale frattura della radice! Speravo di poterle escludere problematiche che mettessero a rischio la permanenza del dente in bocca ma forse mi sbagliavo. Se devo fare il medico di me stessa mi sentirei di dire che prima la cuspide, poi la tasca, potrebbero indicare che qualcosa non va nella capsula piuttosto che sia stata la tasca a dare problemi a quest'ultima! Purtroppo non è facile trovare un bravo specialista che riesca ad avere empatia coi pazienti, che spieghi le cose in modo semplice e che descriva esattamente i problemi quando ci sono (magari sono stata sfortunata io). Nonostante io sia a Milano, che è piena di dentisti, non riesco a trovarne uno di cui fidarmi, ho avuto svariati problemi con i denti purtroppo, nonostante la relativamente giovane età (37) che stanno cominciando a diventare per me psicologicamente invalidanti, penso che sia il caso di cercare un ulteriore ennesimo medico a cui affidarmi. Se qualcuno sa consigliarmi in merito, per la mia zona, gli sarei grata. Vorrei cercare di salvare il dente!E sopratutto vorrei sistemare al meglio le varie questioni in sospeso venendo a capo dei problemi e potendo tirare finalmente un sospiro di sollievo perchè rimanere senza sapere quale sia il problema diventa snervante. Grazie ancora a tutti

 

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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/parodontologia/7960_una-tasca-gengivale-puo-causare-dolore-ad-u.html

Cara Signora Elisa, il 28-06-2013 ho dato una risposta completa, esaustiva in cui ho messo tutto l'impegno possibile. Non mi ripeto per non annoiare Lei ed i Colleghi. Dico solo"Rilegga attentamente la risposta" Legga sul mio profilo "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!'" e "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti"! Poichè continua ad avere dubbi e a non "comprendere", sono a sua disposizione se volesse una visita! Non mi propongo mai, ma vista la sua "disperazione" e la sua situazione "Psicologica che dice stare diventando invalidante", mi permetto di dirle, prenda tranquillamente un appuntamento e risolveremo il problema. Non saprei che altro dirle via web se non ripeterle quanto già detto!Legga anche "Visita Parodontale" ( che comporta anche una preparazione iniziale con Pulizia dei denti professionale, misurazione delle tasche, visita odontoiatrica e gnatologica completa, visita protesica, curettage e scaling , modelli di studio, serie completa di Rx endorali per arrivare ad una seconda visita di rivalutazione in cui può essere fatta la diagnosi corretta, avendo raccolto tutti gli elementi clinici ed anamnestici esolo allora impostare la terapia più congrua!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gent.ma Sig.ra Elisa, mi dispiace che abbia avuto questi problemi non solo dentali ma (a quanto lei sostiene) di "comunicazione". Il nostro è un lavoro complesso tecnicamente che inoltre richiede attenzione psicologica. Quello che facciamo lo eseguiamo su persone non su oggetti. In ogni rapporto medico-paziente deve esistere una comunicazione efficacie e le varie opportunità terapeutiche devono essere vagliate "sul paziente" e non solo per convenienza dell'una o dell'altra parte. Mi rendo conto che fare questi discorsi oggi sembra "un canto delle sirene", viviamo immersi in un contesto dove tutto è diventato merce, compresa la professionalità ed i rapporti umani. Non sono iscritto a questo forum per "accalappiare pazienti" ma per quanto possibile dare opinioni e consigli senza interesse. Questo credo sia lo spirito di questo forum. Nel suo caso particolare, tenga presente che la microfrattura di radice (se è veramente questo il problema) è difficile prevederla ed anche in terapie canalari eseguite al meglio esiste la possibilità che si verifichi. Quello che facciamo, anche se fatto al meglio delle più attuali tecniche, è sempre soggetto statisticamente al fallimento. Cerchi di comunicare questo suo disagio al suo dentista, a quanto lei riferisce ha tutte le capacità tecniche per risolvere il problema. Se invece la sua fiducia è persa, allora dovrà rivolgersi ad un altro collega. In quest'ultimo caso, essendo lei di Milano, le posso dare solo un consiglio spassionato: eviti come la peste i cosiddetti centri "low cost" che in genere fanno un odontoiatria mirata al portafoglio e non alla sua situazione psico-fisica. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

Sig. Elisa, non ci racconta l'ultima sentenza del suo odontoiatra, che tanto attendeva! A sua disposizione ruffonidiego@virgilio.it

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)