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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 11

Da 5 giorni ho un ascesso all'altezza dell'incisivo superiore destro

Scritto da Alessandra / Pubblicato il
Buongiorno, mi chiamo Alessandra e ho 37 anni. Da 5 giorni ho un ascesso all'altezza dell'incisivo superiore destro. Sto curando con Augmentin e Orudis e solamente oggi l'ascesso pare leggermente sgonfio. Ieri pomeriggio sono stata dal dentista, mi ha effettuato una radiografia e mi ha riscontrato un problema parodontale e la mobilità dell'incisivo in questione. Venerdì verrò sottoposta ad un curettage urgente. La mia domanda è, rischio la perdita sicura del dente? C'è la possibilità di salvarlo? Sono molto spaventata. Vi ringrazio anticipatamente. Cordiali saluti Alessandra
Gentile sig.ra Alessandra, anche se ci fosse un problema parodontale di modesta entità la prima manovra da effettuare è a mio avviso l'apertura del canale e il suo sondaggio e l'igiene della bocca, il che significa ablazione del tartaro in modo accurato, il che permette meglio l'azione degli antibiotici e degli antinfiammatori che già sta assumendo. La sola radiografia non dice molto sull'aiuto immediato che una tale evenienza comporta e che necessita.Da aggiungere anche Colluttori alla clorexidina e un paio di giorni di attesa sgonfiano l'ascesso. Il problema è abbattere la carica batterica. Se poi questo ascesso dovesse presentarsi vestibolare, è necessario nella stessa seduta intervenire chirurgicamente, vale a dire fare un lembo e permettere la fuoriuscita del pus. Non bastano i farmaci, bisogna intervenire in questi casi chirurgicamente e subito. Le assicuro che non perderà il dente, a meno che non abbia già per suo conto una mobilità tale da non aver bisogno di tutte queste misure. Ma non credo che sia il suo caso. Tanti auguri
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Gentile Paziente, la diagnosi di malattia parodontale (piorrea) si effettua con una accurata visita clinica, un sondaggio parodontale da effettuarsi su sei punti su ciascun dente e delle radiografie endorali. Mi sembra strano che in passato tutto questo non sia stato fatto e non "una tantum" ma durante ogni visita odontoiatrica! La malattia parodontale se non diagnosticata e trattata correttamente ha delle conseguenze devastanti per la salute della sua bocca, quindi il consiglio è di verificare con lo specialista esattamente il suo problema e di affrontarlo seriamente: una volta debellata l'infezione acuta, se ci sono le condizioni, si potrà eventualmente effettuare interventi di chirurgia rigenerativa per "ricostruire" il tessuto di sostegno del/i dente/i perso. A patto che lei abbia adesso e per tutta la vita un'igiene orale impeccabile ed esegua dei controlli periodici di igiene orale professionale in studio, per prevenire possibili re-infezioni future. Cordialmente
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Scritto da Dott. Paolo De Carli
Majano (UD)

Potrebbe salvarsi, dipende dalla qualità del trattamento parodontale. Successivamente andrà splintato, comunque tanga presente che il problema possa essere generalizzato ad altri denti difficilmente un problema parodontale è localizzato solo a un incisivo superiore, quindi o lei ha una parodontite acuta aggressiva o quel dente a suo tempo quel dente ricevette un trauma quindi la lesione non ba causa parodontale ma polpare. Questa ipotesi potrebbe essere molto probabile a mio avviso quindi non va scartata. Che lei ricordi ricevette un colpo sul quel dente? Prima dell ascesso quel dente era scuro? E mai stato degitalizzato quel dente? Questo è la miglior cosa le possa dire, per approfondire bisogna fare una visita clinica e radiografica. Il curettage potrebbe non essere sufficiente Saluti Dr Alessandro Vacca Cagliari-iglesias-gadoni
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Scritto da SORRISI & SOGNI dentistica e medicina del sonno
Cagliari (CA)

Gentile paziente senza vedere il caso clinico è senza una lastra è difficile fare una diagnosi, ovviamente dipende dal grado di mobilità e dal tipo di lesione, se c'è un problema parodontale attenzione soprattutto per la diagnosi, si ricordi che le visite di controllo semestrali sono fondamentali per evitare complicazioni. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Gentile paziente, la valutazione fatta dal suo dentista sicuramente avrà anche contemplato il controllo della vitalità del dente interessato, nel qual caso è corretto procedere ad una levigatura del dente stesso, con applicazione locale di antibiotici. Purtroppo spesso a seguito di qs ascessi, o dello stesso curettage, è poi necessario eseguire altre terapie come splintaggi, rigenerazioni ossee, o terapie canalari. Spesso però la prognosi del dente è buona. Cordiali saluti dott Andrea Oria, dentista, centro odontoiatria microscopica e chirurgia microinvasiva, implantologia, protesi, endodonzia, conservativa, ortodonzia
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Scritto da Dott. Andrea Oria
Torino (TO)

Cara Signora Alessandra, si fidi del suo Dentista e parli con Lui dei suoi dubbi e domande! In ogni caso basta fare una Visita Parodontale. la Diagnosi di Parodontite si può fare solo dopo una Visita Parodontale con misurazione delle tasche parodontali in sei punti di ogni dente di tutti i denti, una preparazione iniziale parodontale con Rx complete endorali in proiezione Parodontale, modelli di studio, analisi gnatologica ed Odontoiatrica completa, Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing per eliminare il tessuto di granulazione che falsifica la misurazione delle tasche stesse ed infine una seconda visita Parodontali con seconda misurazione delle tasche Parodontali che ora sarà non più falsata ma vera e reale e solo ora si può fare una corretta Diagnosi, Prognosi e impostazione Terapeutica . la Diagnosi di Parodontite si può fare solo dopo una Visita Parodontale con misurazione delle tasche parodontali in sei punti di ogni dente di tutti i denti, una preparazione iniziale parodontale con Rx complete endorali in proiezione Parodontale, modelli di studio, analisi gnatologica ed Odontoiatrica completa, Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing per eliminare il tessuto di granulazione che falsifica la misurazione delle tasche stesse ed infine una seconda visita Parodontali con seconda misurazione delle tasche Parodontali che ora sarà non più falsata ma vera e reale e solo ora si può fare una corretta Diagnosi, Prognosi e impostazione Terapeutica la Diagnosi di Parodontite si può fare solo dopo una Visita Parodontale con misurazione delle tasche parodontali in sei punti di ogni dente di tutti i denti, una preparazione iniziale parodontale con Rx complete endorali in proiezione Parodontale, modelli di studio, analisi gnatologica ed Odontoiatrica completa, Igiene orale Professionale, Curettage e Scaling e Root Planing per eliminare il tessuto di granulazione che falsifica la misurazione delle tasche stesse ed infine una seconda visita Parodontali con seconda misurazione delle tasche Parodontali che ora sarà non più falsata ma vera e reale e solo ora si può fare una corretta Diagnosi, Prognosi e impostazione Terapeutica .E' opportuno che le spieghi cosa sia la Parodontite e la tasca parodontale e come avvenga una Visita Parodontale e Preparazione iniziale, visto, a quanto sembra, che ha le idee molto confuse e non chiarite dal suo Dentista!ECCO LA SPIEGAZIONE CHE FACCIO AI MIEI PAZIENTI IN STUDIO PER FARMI CAPIRE:SPIEGAZIONE DI COSA SIA UNA PARODONTITE E DEL PERCHé SI DEVE FARE UNA PREPARAZIONE INIZIALE PARODONTALE CON CURETTAGE E SCALING " Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." clicchi sul mio nome in questa risposta ed entri nella mia pagina di INFORMAZIONI GENERALI, qui clicchi su PUBBLICAZIONI e si aprirà la finestra con da sin a dx ARTICOLI, CASI CLINICI e VIDEO e cerchi i seguenti titoli sotto Articoli: VISITA PARODONTALE da questa lettura sulla visita Parodontale capirà se chi ha fatto gli interventi è un Parodontologo o un Dentista che si opccupa di Parodontologia (cosa molto diversa) quindi è importante che lei la legga Mio Sito Web di Parodontologia www gustavopetti it , POI sempre sotto gli ARTICOLI, La 'tasca parodontale, questa sconosciuta!' poi TRA I MIEI CASI CLINICI, i seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti a Pag 2 Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, POI La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta.Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Alessandra, una diagnosi di malattia parodontale si fa dopo una rx endorale e sondaggio. Passato l’episodio acuto bisogna fare un’accurata pulizia delle superfici radicolari ed eliminazione del tessuto di granulazione. Solo dopo si può eventualmente programmare una terapia chirurgica. In ogni caso solo in presenza di elevata mobilità un dente va estratto. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Bisogna fare diagnosi certa del problema. Se è una lesione endodontica che ha portato una lesione parodontale o viceversa. Trovato il problema si troverà la cura. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Sig.ra Alessandra, solo il suo odontoiatra le saprà dare la risposta corretta.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Sig Alessandra, senza una rx è difficile poterle rispondere, il problema potrebbe essere di natura parodontale, o endodontica, non sappiamo se è presente una tasca parodontale, o se il pus è dovuto a necrosi della polpa dentaria, personalmente effettuerei una terapia canalare, ed un courettage, se la mobilità continuasse uno splintaggio, cordiali saluti Cristina Cortis

Scritto da Prof. Cristina Cortis
Cagliari (CA)

Il danno parodontale a carico di un elemento frontale al di là di un fatto infettivo o traumatico può avere un'origine occlusale. Sorvolando che la risposta potrebbe essere nel libro "le patologie Occlusali" di U. Pasqualini, sicuramente il maggior esperto che io abbia conosciuto, letto ed ascoltato è in Italia il dottor Sebastaino Carpentieri. Questi partecipa spesso al gruppo di discussione lo contatti o almeno cerchi di farlo un saluto affettuoso angelo

Scritto da Dott. Angelo Bernardis
Latina (LT)