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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 9

Ci sono casi in cui il ritiro dell'osso è così grave che la rigenerazione non si può fare??

Scritto da FRANCESCA / Pubblicato il
Buongiorno, mi chiamo Francesca ed ho 37 anni. Ho due impianti e diverse corone nelle arcate superiori. In particolare su due corone (vicine) mi è stato diagnosticato una carie della radice e un ritiro dell'osso (quindi perderò i denti?) Il dentista mi ha proposto o un intervento di rigenerazione con osso autologo, oppure intanto di provare una visita dall'ortodonzista per provare a mettere un apparecchio che dovrebbe tirando la radice tirare giù anche l'osso. Quindi risolverei oppure comunque faciliterebbe la situazione per un eventuale ulteriore intervento di rigenerazione. La mia domanda è: non sarebbe meglio fare direttamente l'intervento, dato che non è detto che l'apparecchio aiuti, o ci sono casi in cui il ritiro dell'osso è così grave che la rigenerazione non si può fare?? EW poi ci sono casi di studio che dimostrano che un apparecchio può aiutare? Grazie per le informazioni che vorrete darmi per aiutarmi a capire.
Gentile Francesca, per poter rispondere in maniera professionalmente corretta alla sua domanda occorrerebbe conoscere il suo caso clinico ma, comunque, ritengo che il consiglio del suo dentista di consultare l'ortodontista sia saggio. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Lo so che l'ortodonzia a molte signore non è gradita per via dell'apparecchio con le stelline.. Ma i denti se lavorano dritti, in asse, secondo una occlusione giusta, durano immensamente di più di denti fuori- asse.. Quindi le rigenerazioni ossee funzionano molto molto meglio

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Francesca, siamo precisi e non confondiamo i termini. Intervento di rigenerazione ha un significato parodontale ben preciso e non lo si ottiene con un innesto osseo di osso autologo, detto meglio autogeno, ma con membrane. Una cosa è infatti ricostruire un osso e un'altra è rigenerarlo. Entriamo in un argomento parodontale complesso e altamente specialistico ma cercherò di spiegare la differenza. La chirurgia ossea ricostruttiva parodontale avviene facendo un innesto osseo per colmare e correggere il difetto osseo in corrispondenza della tasca parodontale che abbia raggiunto l'osso. Poichè la velocità di guarigione dell'osso è molto minore di quella della gengiva, succede che la gengiva, velocemente si interpone tra osso e radice del dente scivolando sulla radice stessa formando un attacco cosiddetto epiteliale lungo che impedisce la formazione del ligamento parodontale. E' una condizione sia pur biologicamente valida ma è molto aleatoria come resistenza alle noxe potogenetiche della Parodontite che possono così riaprire la tasca parodontale! Allora cosa è necessario ottenere? E' necessario rallentare la guarigione di osso e ligamento parodontale e portarla ad una velocità, semplificando, uguale a quella dell'osso. Ossia si deve guidare la guarigione del connettivo, dell'epitelio gengivale , del ligamento parodontale, delle cellule di cemento e dell'osso e questo lo si fa con l'uso di membrane. Questa è la chirurgia ossea rigenerativa parodontale profonda!Si ottiene così anche un attacco epiteliale cosiddetto "corto2 proprio per la barriera costituita dalla membrana che impedisce la migrazione apicale dell'epitelio gengivale, ottenendo quello che gli Statunitensi chiamano "New Attachment". Ha capito? Tutto questo lo si programma solo dopo aver fatto una diagnosi corretta con una visita parodontale. La visita Parodontale è una visita altamente specialistica che si sa fare o non si sa fare! Consiste in breve in una prima visita dove vengono sondate e misurate le tasche parodontali, massima espressione patologica delle Parodontiti, in sei punti di ogni dente di tutti i denti in bocca. Vengono fatti inoltre rilievi gnatologici, gengivali parodontali profondi con indici di dolore, sanguinamento, placca e tartaro e tanto altro. Viene quindi programmata una preparazione parodontale iniziale con curettage e scaling e root planing ( che ha lo scopo diagnostico di eliminare il tessuto di granulazione attivo o inattivo a seconda della attività od inattività della malattia Parodontale in modo del tutto anarchico in ogni punto sondato e poter quindi riprendere in un secondo tempo le vere misure parodontali che consentono di fare diagnosi).modelli di studio, Rx endorali in proiezione Parodontale e, rimosso il tessuto di granulazione presente nelle tasche che falsa la loro misurazione, si fa una seconda visita parodontale in cui si rileva la risposta alla preparazione iniziale e si rilevano tutte le misure delle tasche parodontali per confrontarle con le prime misure. Ora, non essendo più falsate dalla presenza del tessuto di granulazione, le seconde misure sono quelle "vere" o che più si avvicinano alla realtà. Tutto questo insieme a tanto altro, porta ad una diagnosi sul tipo di Parodontite che ha, ad emettere una prognosi ed a programmare la terapia più idonea! Si ricordi che la Parodontite è una malattia che si può e si deve curare! Personalmente, essendo Parodontologo da 34 anni, ne ho curate, di qualsiasi gravità, una infinità!Quindi le parlo con l'esperienza clinica, didattica, di ricerca e con migliaia di casi clinici curati nel corso della mia vita e centinaia pubblicati in Italia ed all'Estero. Legga nel mio profilo "VISITA PARODONTALE" poi La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!' poi "Parodontite (nozioni di etiopatogenesi, clinica, diagnosi)" e "Terapia chirurgica della parodontite La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." e si faccia un giretto nel mio sito personale di Parodontologia ed Odontoiatria il cui link troverà nella mia Home page qui su Dentisti Italia, cliccando sul mio nome! Le chiedo scusa per questo lungo e veemente discorso e chiedo scusa anche ai colleghi, ma è inammissibile che si tratti ancora, nel 2012, la Parodontite come un "mostro sconosciuto ed incurabile"! Le lascio una foto di una chirurgia ricostruttiva ossea ed in basso di una chirurgia rigenerativa ossea. Per quanto riguarda l'Ortodonzia, meglio fare prima la Parodontologia, magari solo di chirurgia ossea conservativa o resettiva che consenta di eliminare la tasca parodontale e di fare "spazio" per la terapia ortodontica e solo a guarigione avvenuta eventualmente la ortodonzia ed alla fine di essa una rivalutazione del tutto per vedere se fosse necessaria altra parodontologia questa volta di rigenerazione parodontale profonda o solo di ricostruzione se bastasse questa!E' l'intelligenza, la cultura e l'esperienza Professionale del Parodontologo che decide tutto e fa la differenza!Infine, per rispondere alla sua ultima domanda, non si può curare un difetto osseo solo quando, in linea di massima, sono presenti in sei punti intorno a quel dente tasche parodontali profonde tutte 14 mm che corrispondono alla lunghezza media di una radice (esclusa quella dei canini che arriva a 30 mm) e la radice stessa ha quindi perduto tutto l'osso presente ed ha una mobilità di 3° ossia oltre il millimetro in senso vestibolo palatale o linguale e sempre oltre un millimetro in senso assiale! Altrimenti si può e si deve salvare! Legga sul mio profilo TRA I MIEI CASI CLINICI, seguenti sotto Casi Clinici (guardi che continuano aprendo "TUTTI I CASI CLINICI", in fondo in basso, sono 4 pagine): a Pag 1, LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE - Considerazioni Istologiche e Sperimentali e le altre tre parti, a Pag 2.Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria e poi Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente, infine vada sul mio sito, le sarà molto utile. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia, e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia ed Endodonzia, la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig,ra Francesca, effettivamente un'estrusione ortodontica tende a "portare giù anche l'osso". Ho visto molti casi trattati in questo modo con un discreto successo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

La rigenerazione ossea ottenuta tramite ortodonzia è una scelta valida e riconosciuta come efficace. L'osso che si ottiene è di ottima qualità e buone mani riescono a trarne anche buone quantità, spesso utilizzabili per fini implantologici senza problemi insormontabili. Il guaio è che... ci vuole l'apparecchio, ma non è escluso che possa servire anche per allineare le arcate. Da non sottovalutare anche il fatto che comunque anche con la chirurgia "classica" c'è bisogno di attendere alcuni mesi per il consolidamento dell'osso, per cui diciamo che i tempi in gioco, possono assomigliarsi. Dire quindi se è meglio una o l'altra tecnica via web non è possibile, sarà il chirurgo che l'ha in cura a consigliarla per il meglio. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile paziente, la sua descrizione è molto approssimativa, il che non rende le idee a noi chiare. Fare rigenerazione ossea per fini implantari è una cosa molto specifica, a prescindere dalla qualità ossea da utilizzare e con tempi un pò lunghi circa 6 mesi. Fare ortodonzia e permettere un allineamento osseo è ancor più lungo e richiede molta attenzione in termini d'igiene orale. La cosa più saggia è che un dentista di sua fiducia possa veramente saper diagnosticare al meglio la sua situazione clinica e valutare la terapia più indicata alla sua situazione attuale. Cordiali saluti Dr. Tommaso Giancane
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Scritto da Dott. Tommaso Giancane
Noci (BA)

Sig.Francesca, lei cita " una carie della radice e un ritiro dell'osso (quindi perderò i denti?) ", perchè non curare la carie e conservare tutto con un trattamento parodontale? Forse, dovrebbe farsi chiarire bene meglio per iscritto le proposte del suo odontoiatra.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

L'estrusione ortodontica è valida e la si consiglia per evitare recessioni gengivali del settore anteriore che può diventare esteticamente non accettabile. La rigenerazione è anch'essa valida ma non sempre risolve il problema estetico.

Scritto da Dott. Paolo Terrachini
Reggio Emilia (RE)