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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 11

E' un mese che combatto con la gengivite

Scritto da elisabetta / Pubblicato il
Salve, è un mese che combatto con la gengivite. La forma della mia gengivite è piuttosto grave, ho sanguinamento anche solo se sorrido, dolore e irritazione. Sono andata dal mio dentista che mi ha data degli antibiotici, delle vitamine e del gel da applicare sopra. La mia perplessità è dovuta alla causa, secondo lui la mia gengivite è causata da ciò che mangio e bevo,cioè dice che mangio delle cose sbagliate per il mio stomaco e la reazione è questa, pertanto insieme agl'antibiotici mi ha anche detto di mangiare in bianco per 15 giorni. E possibile che effettivamente la mia gengivite dipenda dallo stomaco???? Grazie per la vs cortese risposta
Gentile Elisabetta, penso che sia necessario effettuare una visita per valutare il tutto. Mi permetto di invitarla presso il mio studio di Roma per un consulto gratuito. Cordiali saluti. Dott. Gentile Alessandro tel. 3384169353.

Scritto da Dott. Alessandro Gentile
Tivoli (RM)

Carissima Elisabetta, la gengivite con sanguinamento niente altro è che la prima manifestazione di una patologia parodontale o di altra natura. Nulla ha a che fare con una alimentazione sbagliata o con una cattiva digestione. Credo che lei abbia bisogno di un dentista che si occupi di parodontologia o che sia comunque in grado di fare una sicura diagnosi e quindi una corretta terapia. Saluti dott. Maurizio Ciaramelletti

Scritto da Dott. Maurizio Ciaramelletti
Rieti (RI)

Gentile Elisabetta, sono veramente perplesso perchè nel Suo scritto non vi è traccia di "controllo dell'igiene orale", esistono in letteratura forme di gengiviti incoercibili. Forme di associazione fuso spirillare ma, prima di passare a cure con antibiotici ed altro la prima cosa che si fa è una attentissima seduta di scaling seguita se necessario da una curettage; per quanto mi riguarda l'alimentazione non c'entra un "fico secco", è possibile vista la sua età che ci possano essere delle forme di epulidi gigantocellulari che insorgono in giovani donne, non starò a spiegarle i motivi ma è una cosa curabilissima Credo che cambiare professionista per un'altro parere sia una cosa saggia, almeno per "vedere" la cosa da un un'altro punto di vista, quello parodontale per capirci. Cordialità Gustavo De Felice sapri sa.
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Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Gentile Elisabetta, Come spiegato molto bene dal collega De Felice, la stragrande maggioranza delle gengiviti, anche apparentemente molto gravi, sono facilmente risolvibili con un'accurata igiene professionale seguita da un attento mantenimento domiciliare. L'alimentazione non può essere considerata una causa. Saluti Dott. Stefano Petricone MARINO(Rm)

Scritto da Dott. Stefano Petricone
Marino (RM)

Cara Signora Elisabetta... si tranquillizzi la gengivite è curabilissima...e aggiungo a quanto hanno detto i colleghi che mi hanno preceduto ed in pieno accordo in particolare col Dr. Gustavo De Felice e Maurizio Ciaramelletti, che la Gengivite è una infiammazione della gengiva e occorre fare alcuni ricordi anatomici: I margini convessi, il solco gengivale e le papille interdentali costituiscono la gengiva libera. Tra essa e la linea di giunzione mucogengivale, è la gengiva aderente. La linea di giunzione mucogengivale è ben riconoscibile (mettendo ad esempio in trazione il labbro inferiore e separa la gengiva aderente (ad essa coronale) dalla mucosa alveolare ( ad essa apicale). Le patologie che si trovano al di sopra di questa linea si trattano con la chirurgia Gengivale (per esempio gengivectomia), quelle che sono al di sotto di essa o su di essa, si trattano con la chirurgia Mucogengivale (per esempio Innesti liberi di gengiva e tutti gli interventi per aumentare il fornice). La gengiva aderente ha consistenza compatta, color rosa corallo ed ha una superficie punteggiata “a buccia di arancio. L’aspetto a buccia d’arancio che ha la gengiva sana è dovuto alla compenetrazione bilaterale dell’epitelio (dall’esterno all’interno) con il connettivo (dall’interno all’esterno). Le zone elevate corrispondono a proiezioni connettivali, le zone depresse a proiezioni epiteliali. Quando si ha una flogosi di questi tessuti, praticamente questa compenetrazione viene meno per distruzione delle fibre connettivali e l’aspetto a buccia d’arancia non si ha più: siamo di fronte alla famosa GENGIVITE questo è un dato clinico obiettivo importante da ricercare. La gengiva marginale diventa “lucida”, rosso violacea, spesso sanguinante e dolente. Quando nella Gengivite è coinvolto il solco gengivale è bene precisare che dobbiamo tenere presente la posizione del margine e dell’attacco epiteliale. Se la Gengivite non viene curata, la colonizzazione batterica causi prima la formazione di un solco con infiltrazioni di neutrofili e mononucleati nell’epitelio giunzionale e causi altresì una vasculite con perdita di collageno per infiltrazione del tessuto connettivo con formazione di un infiltrato di neutrofili, monoliti, macrofagi, linfociti e plasmacellule ( attivate dall’interazione batterico-immunitaria). e qui siamo ancora nella fase della Gengivite. L’interessamento dei tessuti molli porta alla formazione di tasche parodontali , di depositi di tartaro ed iniziale coinvolgimento osseo, formazione di difetti ossei gravi che richiedono presidi terapeutici speciali , la GENGIVITE è involuta in Parodontite. Bisognerebbe fare una diagnosi differenziale con altre patologie...in ogni caso sarebbe bene iniziare subito con una igiene orale domiciliare e in studio con detartrasi, curettage e scaling e poi appena possibile con una visita dal Parodontologo...in ogni caso le lascio un link di miei articoli su questo portale DENTISTI ITALIA, per la Gengivite...GENGIVITE ... e per il Curettage e Scaling... CURETTAGE E SCALING ... e ora le spiego cosa sia una tasca parodontola e come si procede per arrivare ad una diagnosi... Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per “guarire” ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza “in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno”, in questo caso le Tasche Parodontali! la Parodontite è una infiammazione come le spiego più sotto le rispondo nel modo in cui spiego ai miei pazienti in studio, cosa sia una tasca parodontale e come si arriva ad una diagnosi e come si imposta una terapia ecco: “ Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l’osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all’osso e l’Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di “Piorrea” dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando “questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama “Tasca Parodontale”. In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo “granuleggiare” un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto “anarchico”. Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d’ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all’ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell’95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per “guarire” ma anche per l’organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza “in cavità dell’organismo comunicanti con l’esterno”, in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti." In questa sede si procederà anche alla pianificazione della eliminazione di tutto ciò che di irrazionale è in bocca ( restauri conservativi e protesici irrazionali, necessità di immobilizzazione temporanea o definitiva di denti con mobilità superiore al 1°, pianificazione della risoluzione di eventuali disgnazie (per le quali si segnerà una ulteriore serie di Visite anche per lo studio Cefalometrico), pianificazione di tutta la conservativa, endodonzia, chirurgia orale, Gengiviti e solo alla fine si pianificherà la “parte di riabilitazione Chirurgica Parodontale!...Arriveremo così ad una diagnosi esatta, ad emettere una Prognosi, ed infine ad un ulteriore colloquio col paziente che sarà reso edotto su tutti i suoi problemi (sottolineando complicazioni, tempi, possibilità di recidive etc.). la “terapia parodontale”, spesso,per la sua importanza e complessità, coinvolge tutta l’Odontoiatria. Per rispondere in modo completo alla sua domanda, cercherò di spiegarle brevemente in cosa consista la ..TERAPIA PARODONTALE . Essa consiste nel ricostruire ciò che la malattia parodontale ha distrutto: osso e gengiva ed ottenere una rigenerazione di questi tessuti, ossia la neoformazione di nuovo osso, nuovo, nuovo ligamento parodontale, nuova gengiva che si attacchi a nuovo cemento radicolare con un attacco epiteliale corto e non lungo nel primo caso si ha una rigenerazione .quello che gli Statunitensi chiamano New Attachment, nel secondo caso si ha una ricostruzione, sempre biologicamente valida, ma molto più “fragile” e soggetta a recidive. Questa terapia la si fa con membrane, PRP, PRF (Piastrine ottenute dal sangue centrifugato, prelevato dal paziente stesso, in passato prima dell’avvento dell’HIV si usava la colla di fibrina umana omologa = Nel PRP le piastrine sono integre e vengono iniettate nel sito chirurgico, senza l’avvenuta degranulazione, in quanto non attivate col Cloruro di Calcio e solo lì, per la superficie ruvida del sito, che si rompono e rilasciano i Grow factors = fattori di crescita nel PRF è avvenuta la degranulazione, per rottura delle piastrine durante la centrifugazione tale che il risultato ottenuto è il coagulo di fibrina, che viene innestato a mo di membrana) , amelogenine, Acido Ialuronico, solfato di calcio, fosfati di calcio etc, osso autogeno, osso omologo, meno bene eterologo ed artificiale, usati a seconda della situazione, della profondità ed ubicazione dei difetti ossei e delle tasche parodontali le lascio un paio di links a dei miei casi clinici che comunque può trovare in abbondanza in questo stesso portale di Dentisti Italia e nel mio sito personale: ..in questo primo link è descritta la tecnica della rigenerazione parodontale profonda in era pre HIV quindi con colla di fibrina e membrana amniotica..(ora si usa il PRP-PRF e la membrana artificiale riassorbibile .è interessante però leggerlo per capire i principi della terapia rigenerativa è diviso in 4 parti le lascio la prima e poi vada avanti nel leggere le altre ed avrà un quadro completissimo . LA RIGENERAZIONE PARODONTALE GUIDATA CON MEMBRANA AMNIOTICA E COLLA DI FIBRINA (TECNICA PERSONALE) 1°PARTE RIABILITAZIORE PARODONTALE E PROTESICA COMPLETA Mio Sito Web di Parodontologia www.gustavopetti.it . Le lascio una foto di una riabilitazione Parodontale completa in un caso molto complesso e grave di Parodontite, prima, durante e dopo la terapia Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari, Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

L'ottimo Gustavo De felice, con una sintesi e chiarezza estrema ha detto tutto quel che c'è da dire senza averla visitata. Non c'è da aggiungere che i miei saluti. Cordialmente Orazio Ischia

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Gentile Elisabetta, io oltre le sapienti risposte degli illustri Colleghi, le posso solo indicare di leggere i miei articoli, ricchi di iconografie: Igiene orale e malattie paradontali, Recessioni gengivali.

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Buongiorno signora, concordo con cio' che hanno detto i precedenti colleghi riguardo la curabilita'della sua gengivite, ritengo altresì che il collega che la sta curando in questo non sbaglia consigliandole un regime dietetico sano...io non conosco le sue abitudini alimentari, pero'posso dire che cibi molto speziati o bevande alcoliche in questo momento possono determinare maggiore sensibilità dolorifica su zone non perfettamente integre. Cordialmente

Scritto da Dott. Maurizio Tabacchino
Roma (RM)

Sig.ra Elisabetta, tutte le gengiviti con le relative cure sono reversibili, la patogenesi della gengivite e della malattia parodontale non è l'alimentazione, ma sono determinati batteri, (Jan Linde). Forse sarebbe meglio valutare il cortese invito del dott. Gentile.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Vorrei dirle tante cose, ma a questo punto, dopo tutte le spiegazioni fornitele dai colleghi, penso siano superflue tutte le parole oltre a queste due seguenti: CAMBI DENTISTA.

Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Signora Elisabetta, purtroppo ha trovato un altro pseudo dentista, quindi incompetente o perchè in età troppo avanzata o perchè forse medico dentista non è! Se accerti e ad ogni modo si faccia indicare dal ANDI un parodontologo certificato nella sua città Cordialità Dott. Adolfo Braga Parodontologo

Scritto da studio dentistico dottor Michele Lopez
San Giustino (PG)