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Domanda di Parodontologia

Risposte pubblicate: 12

Da quattro anni ho notato una notevole e repentina regressione delle gengive dell'arcate superiore

Scritto da Annabella / Pubblicato il
Salve ho 32 anni e da quattro anni ho notato una notevole e repentina regressione delle gengive dell'arcate superiore. Il mio dentista mi ha spiegato che il fenomeno è in parte congenito in parte derivante da un pregresso strofinamento aggressivo e non corretto dei denti ed in parte a traumi gengivali dovuti agli apparecchi che in età giovanile ho portato. Laddove è stato possibile mi è stata fatta una ricostruzione del colletti, ma temo che non sia sufficiente perchè ci sono denti che sono diventati sensibilissimi al caldo ed al freddo. Avrei bisogno di consultare uno specialista in questo genere di problematiche possibilmente in Campania o al più nel Lazio. Potreste indicarmi qualcuno?
Cara Signora Annabella... lei soffre di recessioni gengivali, ossia le gengive si ritirano sul dente scoprendolo...in una situazione così è grave errore ricostruire i colletti con otturazioni estetiche...prima bisogna risolvere il problema delle recessioni poi eventualmente si fa la terapia restaurativa conservativa ...Lo specialista a cui deve rivolgersi è il Parodontologo...IL trattamento di una recessione gengivale migliora l'estetica e l'ipersensibilità radicolare, consentendo una più efficace difesa dai traumi della masticazione e una igiene più accurata. Occorre tener presente che ogni recessione ha il suo intervento di elezione e che non tutte necessitano di trattamento ...Non c'e dubbio che il trattamento chirurgico delle recessioni gengivali sia tra i più difficili in terapia parodontale. La recessione gengivale si ha quando il bordo coronale del margine gengivale si trova in posizione apicale rispetto alla giunzione amelo-cementizia del dente interessato. La continua migrazione apicale della gengiva marginale caratterizza il processo della retrazione gengivale, ed è spesso correlata con un'atrofia dell'osso alveolare. La recessione gengivale coincide con un "allungamento" della corona clinica del dente, poiché la radice anatomica viene "denudata", trovandosi così esposta all'ambiente orale circostante: ciò costituisce fra l'altro un inconveniente estetico, creando un problema non minore della sensibilità della radice. Tra i fattori che favoriscono la recessione gengivale possiamo ricordare i seguenti: • mancanza congenita di adeguata gengiva aderente; • inserzioni muscolari o di frenuli aberranti; • deiscenza dell'osso alveolare associata oppure no alla prominenza del dente, con sua malposizione, oppure rotazione; • tecniche errate di igiene orale in presenza di situazioni anatomiche predisponenti. Purtroppo grande peso hanno le cause iatrogene: • riposizionamenti ortodontici non troppo corretti; • manufatti protesici con margini debordanti; • restauri conservativi irrazionali. ...Ogni recessione ha il suo intervento d'elezione: i parametri più importanti da valutare, a tale proposito, sono l'integrità dell'osso alveolare e la qualità del tessuto aderente. E' ovvio che se non esiste deiscenza alveolare, la condizione è senz'altro più stabile che non se esista invece la deiscenza. Condizione più labile e da considerare poi quella in cui si sia "perduta" la gengiva aderente e sia rimasta solo la mucosa alveolare, cedevole, elastica e quindi non perfettamente idonea a fungere da attacco epiteliale. E' quindi di primaria importanza accertare se la recessione abbia creato un difetto funzionale dovuto alla perdita totale della gengiva aderente. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Pertanto, nei casi controindicati per il lembo per scorrimento orizzontale, ovvero quando sia necessario creare innanzitutto una zona adeguata di gengiva aderente accontentandosi di ricoprire solo parzialmente la recessione, può essere indicato l'innesto libero di gengiva...L'estensione del nuovo tessuto su una zona non vascolarizzata di una recessione non deve essere superiore, per sopravvivere, a 2 mm. Pertanto le recessioni sono state classificate in base alla profondità e alla larghezza in modo da stabilire l'entità del collegamento vasale collaterale necessario. Le recessioni si distinguono cosi in: larghe e profonde; larghe e basse; strette e profonde; basse e profonde. L'innesto troverà una situazione favorevole di attecchimento nelle recessioni strette e profonde e in quelle strette e basse; viceversa, si constata che la situazione sarà sfavorevole all'attecchimento nelle recessioni larghe e profonde ***e in quelle larghe e basse. In queste, come vedremo ...si ricorre ad altri interventi tra cui: Il riposizionamento coronale del lembo Il riposizionamento laterale del lembo Lembo con doppia papilla Il lembo bilaminare Ulteriori metodiche Le lascio solo come esempio l'immagine di un innesto libero di gengiva...come ha visto gli interventi sono tanti e ognuno ha la sua indicazione...Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologo in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara signora Annabella, certo il suo problema è da riferire ad un parodontologo, non trovo utile dissertare sulla tipologia di intervento che si potrebbe sentire proporre e certo non dopo la competente risposta del collega Petti, in altenativa ad un riposizionamento o ad un innesto di mucosa, può solo procedere a terapie di desensibilizzazione, molto efficaci. Cordialmente Orazio Ischia

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Prima di cercare lo "scienziato" di turno valuti ogni possibile alternativa di carattere conservativo, ossia nel rispetto della sua dentatura senza interventi ulteriormente demolitivi. Esistono diversi prodotti, gel, colluttori o materiali ricostruttivi che consentono di migliorare la sintomatologia e limitare l'ulteriore riassorbimento. Ossequi. C.mare di stabia dott. Attilio Menduni De Rossi

Scritto da Prof. Attilio Menduni De Rossi
Castellammare di Stabia (NA)

Le recessioni le cura il parodontologo, date a Cesare quel che è di Cesare

Scritto da Dott. Bruno Pacilio
Pontecorvo (FR)

Il tipo di recessioni di cui parla..sembra riguardare le gengive..problema di tipo parodontale, e l'abrasione al colletto da spazzolamento o da altro trauma meccanico invece riguarda i suoi denti. Credo che il problema sia dento-parodontale, per cui la sola ricostruzione ai colletti, per cio' che descrive ovviamente potrebbe non essere sufficiente se c'è stata una perdita notevole dell'attacco dento-parodontale, con la conseguente necessità di intervenire sul parodonto. Ma una visita potrà chiarire il quadro clinico. Cari saluti Dr.Vincenzo Bifaro Giugliano(NA) vinbi@iwind.it
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Scritto da Dott. Vincenzo Bifaro
Giugliano in Campania (NA)

Sig. Annabella tutti gli odontoiatri hanno studiato la parodontologia e la maggior parte la esercita. Ricerchi in questo portale un odontoiatra di fiducia con area d’interesse per la parodontologia.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Annabella, a mio avviso la cosa non è affatto complicata, Lei deve intervenire su tre punti: Trauma da spazzolamento, sensibilità dei colletti anche questa risolvibilissima, chirurgia mucogengivale dove necessario. Non voglio per carità banalizzare il Suo problema, ma sono problemi di routine quotidiana. In conclusione ha solo bisogno di una persona seria. Cordialità Gustavo De Felice sapri (SA)

Scritto da Dott. Gustavo De Felice
Sapri (SA)

Gentile Annabella, certamente avere tali problemi alla sua età le produce angoscia, ma è tutto risolvibile stia tranquilla, le recessioni oltre allo spazzolamento e all'ortodonzia è riconducibile ad un problema gnatologico, in pratica bisogna valutare bene la sua occlusione, perchè ci potrebbero essere dei precontatti e poca gengiva aderente, che qualsiasi dentista che si occupa di gnatologia (occlusione) e di paradontologia riesce a risolverle il problema. Per avere un quadro più chiaro della situazione legga il mio articolo pubblicato: Recessioni gengivali. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Gentile Annabella, penso che sia necessario effettuare una visita per appurare il tutto. Mi permetto di invitarla presso il mio studio di Roma per un consulto gratuito e senza impegno. Cordiali saluti. Dott. Alessandro Gentile tel. 3384169353.

Scritto da Dott. Alessandro Gentile
Tivoli (RM)

Gentile paziente dalla sua descrizione mi sembra, e dico mi sembra perchè senza una visita è difficilissimo fare diagnosi, che nella sua bocca i problemi possano essere fondamentalmente due, quello parodontale, come già ampiamente ipotizzato dagli altri colleghi, ma lei potrebbe avere anche un problema legato ad un'abitudine viziata detta digrignamento centrico (tendenza a serrare in maniera importante le arcate), tale abitudine porta a sottoporre i denti a stress tensili che si evidenziano con la frattura dello smalto nella zona del colletto, le lesioni possono poi essere aggravate da un errato spazzolamento. In questo caso la terapia non è parodontale ma gnatologica (utilizzo di un bite in particolare nelle ore notturne) e conservativa per andare a ripristinare le corone colpite da tali stress. Poi nella peggiore delle ipotesi ci può essere concomitanza dei due problemi ed è quindi richiesto un approccio multidisciplinare. Dott. Massimiliano Arlotta 3476480751
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Scritto da Dott. Massimiliano Arlotta
Aversa (CE)

Gentile signora, a questo punto penso che che abbia una idea chiara sul tipo di trattamento da fare, ma come purtroppo accade spesso, noi dentisti non ascoltiamo tutto quanto il paziente ci dice, ma soltanto qualcosa. Tra le cose che a mio parere sono state sottovalutate, ci sono le informazioni che Lei ha dato sul fatto di avere praticato in passato un trattamento ortodontico. E' vero, a volte un trattamento ortodontico può essere causa di danno parodontale, ma molto più spesso dovrebbe essere per noi un segnale di disfunzione della muscolatura orale (specie di quella linguale). La spinta linguale è in grado di fare perdere molto più tessuto di sostegno dei denti di qualsiasi altra causa. Gli stessi trattamenti proposti risultano inefficaci a distanza se non viene eliminata la causa che fa perdere osso. Secondo il mio parere ha necessità di trovare uno studio dentistico ove, oltre ad un corretto trattamento parodontale, ci si occupi anche di riabilitare la sua funzione muscolare, nel caso fosse alterata. Saluti Antonio Ferrante
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Scritto da Prof. Antonio Ferrante
Nocera Inferiore (SA)

www.studiosicilia.it ), comprese radiografie, per capire meglio quali soluzioni sono piu adatte al suo caso. Distinti saluti Dott. Maurizio Sicilia'}">Gentile sig.tra Annabella, l'ipersensibilità dentale che riferisce indica che il problema della recessione gengivale è gia in fase abbastanza avanzata, tuttavia, le possibili soluzioni sono diverse ma di sicuro bisogna prima eliminare i fattori che hanno provocato il problema.In pratica senza eliminare i fattori causali, qualunque trattamento fallirebbe o avrebbe una durata limitata. Se vuole può mandarmi le foto della sua situazione clinica, comprese radiografie, per capire meglio quali soluzioni sono piu adatte al suo caso. Distinti saluti Dott. Maurizio Sicilia
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Scritto da Dott. Maurizio Sicilia
Napoli (NA)