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Domanda di Ortognatodonzia

Risposte pubblicate: 14

Sono in cura ortodontica da più di 5 anni...

Scritto da letizia / Pubblicato il
Vi prego aiutatami. Sono in cura ortodontica da più di 5 anni. Il mio problema era affollamento inferiore. L'arcata superiore non perfetta ma abbastanza regolare. I denti chiudevano. L'ortodonzista mi ha messo apparecchio fisso sopra e sotto. Con l'apparecchio i denti si sono allineati ma risultava chiaro che l'arcata superiore era troppo piccola per contenere l'inferiore. Sui denti inferiori e' stato praticato lo stripping per ridurre l'affollamento, ma i denti sono iniziati a venire avanti e a crearsi spazi tra i denti, allora ho iniziato con la logopedia per cambiare la deglutizione scorretta. Mi sono impegnata tantissimo e sono riuscita a deglutire regolarmente con la lingua sul palato. La logopedista dice che ora deglutisco correttamente ma c'è qualcosa che ancora non va evidentemente perché non riesco a tenere a bada i denti inferiori che hanno la tendenza a venire infuori e ad allargarsi. Indosso anche un bite notturno per non appoggiare la lingua contro i denti. La situazione dei denti inferiori sembrava migliorata con logopedia, bite e apparecchio e così e'stato tolto l'apparecchio e messo un reteiner. Adesso porto il reteiner inferiore ma si sono creati comunque degli spazietti tra i denti e i denti sono testa testa e le arcate comunque non chiudono e sopra ho l'apparecchio fisso che il dentista ha tolto e rimesso tre volte perché la situazione divenuta accettabile e' tornata a peggiorare nel giro di pochissimi giorni non appena si sono avuti problemi di distaccamento del reteiner dai denti. Il Dentista e' sfiduciato e secondo me non sa più cosa fare. La sua idea e' comunque di insistere con la logopedia e riestrudere i incisivi superiori. Ho paura del fatto che anche se ritornassi ad una situazione accettabile potrebbe peggiorare di nuovo tutto in pochi giorni, che devo fare? Mi sto rovinando l'esistenza da quasi 6 anni. Grazie anticipatamente.
Cara Signora Letizia, per risponderle adeguatamente dovrei visitarla e valutare soprattutto una analisi Cefalometrica che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica già descritta!fare una Diagnosi e programmare una Terapia,bisognerebbe vederla Clinicamente, questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediato, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica!bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura dell lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici ben precisi. Ora esistono anche teleradiografie particolari che permettono di sovrapporre lo scheletro e il profilo fotografico per meglio fare queste valutazioni (stereofotografia che sincronizza il viso del paziente co il volume osseo, quindi, volumetrica). Banalmente forse, per lei, le dico : "Senza tutto questo che le ho spiegato, non posso rospondere, in modo professionale, deontologico e corretto"!Le Consiglio di farsi visitare dal Dottor Paolo Passaretti di Civitanova Marche Alta (MC), Professionista Colto e Preparato in queste Disgnazie e in fin dei conti non lontano da Lei, tra parentesi percorrendo la bellissima "costiera E55". Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Letizia, mi piacerebbe sapere se non le manca un molare permanente perso in giovane età? La lingua svolge un attività importante verso i denti ma non è sempre la causa della recidiva, occorre anche ottenere un equilibrio occlusale stabile, altrimenti anche le contenzioni sono destinate all'insuccesso, le consiglio di ritornare dall'odontoiatra per una revisione del caso con un nuovo studio approfondito e chiaro che tutto questo a dei costi supplementari che lei deve accollarsi.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Premesso che concordo con il dr. Ruffoni sul fatto che la lingua non è la causa di ogni recidiva ortodontica e che è assolutamente indispensabile l'equilibrio occlusale ( che spesso è ottenibile solo con i denti inferiori "affollati"), per me -che mi occupo di disfunzione linguale da oltre un decennio- obbligatorio fare chiarezza sulla Terapia Miofunzionale, l'unico protocollo terapeutico in grado -se ben eseguita- di stabilizzare la funzione linguale. Il trattamento logopedico è sicuramente in grado di restituire una funzione linguale corretta ma solo con la partecipazione COSCIENTE del paziente. Durante la notte invece, in regime di massimo automatismo, torna a dettar legge il programma motorio errato. La TMF, per essere efficace, deve durare non meno di 1 anno e deve creare un nuovo engramma cerebrale.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Come purtroppo molto spesso accade, vi è un problema estetico iniziale, si studia il caso con le tecniche più raffinate e magari computerizzate, si esegue una cura a regola d'arte, e alla fine si sta peggio che non nella condizione di partenza, alla quale è impossibile ritornare. Credo sia meglio che lei e il suo odontoiatra torniate ad approcciare la terapia con serenità. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile sig.ra Letizia, non è possibile darle una risposta utile senza sottoporla ad un'accurata vista. Da come riferisce le cose è verosimile che nel pianificare il trattamento si siano trascurati dei dettagli determinanti. Se ha piacere dopo un'accurata visita le esprimerò il mio parere

Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

E' impossibile capire la causa di questa instabilità occlusale senza avere una serie di informazioni tipo rx OPT e telecranio latero-laterale, impronte montate in articolatore e una serie di foto intraorali ed extraorali; infine nel paziente adulto è necessaria una condilografia per valutare lo stato delle articolazioni temporo-mandibolari. Nella maggioranza dei casi si tratta di discrepanze posteriori o difetti di verticalità anteriore o posteriore, ma ripeto senza un'accurato studio del caso non è possibile individuare il percorso corretto. Dr Andrea NUZZOLI
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Scritto da Dott. Andrea Nuzzoli
Lecce (LE)

Alla risposta del dr. Alberti, aggiungo che probabilmente solo la categoria degli apparecchi mobili funzionalizzanti potrebbero risolvere la situazione. Dopo aver fatto i calcoli cefalometrici e valutata la funzione linguale e il frenulo linguale, si potrebbe vedere se c'è ancora a questa età la possibilità di una correzione. Perchè sembra da quello che ho capito, un caso di III classse che nell'adulto è difficile correggere senza chirurgia, anche se questi apparechi funzionalizzanti potrebbero aiutare molto, visto che sono in grado di agire sia sulla struttura scheletrica che sulla postura linguale. Cose non facili in un adulto, ma alle volte non impossibili del tutto. Se ci mandasse una fotto assai ben fatta, forse si potrebbe dare un parere migliore.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Bisognerà rivalutare il problema e ricercare le cause della malformazione. Alle volte bisogna cercare l'aiuto di un altro. Cerchi col suo ortodontista di raggiungere un accordo ma non abbandoni l'aiuto di un altro. Cordialmente.

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gentile Sig. ra Letizia, mi pare evidente che non è stata raggiunta una stabilità occlusale, che è più importante dell'estetica. Bisogna ricominciare da capo, cioè lastre, modelli, foto e studio del caso. Mi pare l'unica soluzione. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

forse un consulto da altro collega specialista in ortodonzia potrebbe esserle utile per capire la sua situazione purtroppo noi senza visita e documentazione radiologica non possiamo dirle molto pur capendo che forse l'occlusone sia compensata ma forse un compenso troppo forzato e impossibile da mantenere. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Bisogna fare una corretta diagnosi! Premesso questo, mi sembra il caso di una 3^ classe orientata alla chirurgia. Ne parli con il suo odontoiatra. Cordiali saluti . Fausto Perrone Catanzaro

Scritto da Dott. Fausto Perrone
Catanzaro (CZ)

Una recidiva cosi rapida denota una notevole instabilià occlusale e nei miei trentacinque anni di ortodonzia non ho mai visto una lingua cosi " potente da modificare tutto in pochi giorni . Temo che il suo problema debba avere una origine soprattutto basale ( scheletrica ) non evidenziato. Di conseguenza; senza offesa per il collega che non invidio proprio, al suo posto mi toglierei lo sfizio di qualche altro parere.

Scritto da Dott. Costantino Volpe
Salerno (SA)

Gentile paziente, nella programmazione di un caso ortodontico, la raccolta e lo studio attento di tutti gli elementi diagnostici è utile non solo per lo sviluppo del piano di trattamento ma anche per la gestione di eventuali complicanze. Necessario valutare sempre gli aspetti parodontali del paziente adulto , ovvero inquadrare quale sia lo stato dei tessuti di sostegno dei denti e la loro "qualità" e, quindi, se gli elementi dentari possano soffrire oltremodo con l'applicazione di forze ortodontiche. Per non dilungarmi oltre, reputo che, oggi, sia indispensabile un celere consulto con un altro collega e rivalutare il caso clinico per evitare di chiudersi in un vicolo cieco. Vedrà che un collega esperto di problematiche ortodontiche e parodontali le restituirà fiducia in una serena conclusione della sua terapia. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Macri'
Napoli (NA)