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Domanda di Ortognatodonzia

Risposte pubblicate: 12

Ho 44 anni e soffro da 6 mesi di acufeni bilaterali

Scritto da luca / Pubblicato il
Gent.mi dottori, mi chiamo Luca, ho 44 anni e soffro da 6 mesi di acufeni bilaterali. Premetto che: 1) soffro di bruxismo da 6-7 anni (probabile cause nel mio caso: stress, ansia, insonnia), e la mattina talvolta mi sento la mascella “stanca” 2) ho una ipertrofia del massetere a entrambi i lati che mi causa un danno estetico, come se avessi sempre una ghianda in bocca o un gonfiore da ascesso 3) a livello posturale tendo a consumare i tacchi delle scarpe ai lati esterni. Uno gnatologo mi ha visitato, ecco la 1° diagnosi: “malocclusione di prima classe con affollamento e carenza basi ossee superiori e inferiori. Si consiglia terapia ortodontica fissa tecnica Damon”.La terapia dura 18 -24 mesi. La mia priorità è guarire dagli acufeni e dal problema estetico della tumefazione, che mi inizia a portare problemi relazionali, dato che tutti lo notano e pare si accentui nel tempo. La domanda è: 1) esistono terapie alternative al Damon, che è molto brutto esteticamente? l’ortodonzia linguale ad esempio? 2) per il danno estetico del massetere ingrossato cosa posso fare oramai? quali ulteriori esami e/o terapie? non mi resta altro che la chirurgia estetica? 3) è il caso di andare anche da un posturologo? 4) curando la malocclusione col Damon (o altra terapia similare) mi è stato detto che avrò miglioramenti estetici nella parte inferiore del viso. Ad esempio la plica naso –geniena che ho da 2 anni dovrebbero sparire dato che lo spazio sotto e intorno al naso dovrebbe riempirsi per effetto del Damon: c’è il pericolo che a fine trattamento la mia estetica peggiori anziché migliorare? Il Damon mi risolve il bruxismo, gli acufeni e l’ipertrofia del massetere? Un amico dentista (non gnatolgo) mi ha detto di lasciare tutto così com’è, (anche se quando mi ha visitato non avevo ancora gli acufeni). Lo stesso gnatologo mi ha detto che non è detto che guarisca dagli acufeni. Cosa mi conviene fare? Grazie mille e cordiali saluti.
Gentile Sig. Luca, il suo caso mi pare complesso e dare un giudizio via web senza una visita mi sembra non corretto. Il sistema Damon è una tecnica particolare che usa forze leggere. Non mi pare che esteticamente sia così orribile. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Caro Luca, io cercherei prima di tutto di curare l'ansia, lo stress e l'insonnia in modo da facilitare il compito dello gnatologo. Io, se fossi in lei, chiederei al collega se fosse possibile fare una placchetta di rilassamento prima di effettuare la cura ortodontica per vedere se c'e' un miglioramento nella infiammazione dei muscoli e dell'articolazione. Ho avuto pazienti con acufeni e in molti casi non erano ne' bruxisti ne' ansiosi. Diciamo che ci andrei cauto e cercherei di fare il punto della situazione col suo dentista per non avere delusioni estetiche e funzionali. Il problema nostro e' nelle aspettative dei pazienti che devono essere consenzienti ma molto informati dei pro e dei contro.
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Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Io proverei a farle un ortottico, prima di fare qualsiasi terapia ...se migliora segua il suo gnatologo; non faccia molaggi o altre terapie (l'ortottico se non va bene lo butta via...)

Scritto da Dott. Gianfranco Gentile
Locorotondo (BA)

Mi trovo molto in accordo con quanto espresso dal collega Vergiati. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Caro Signor Luca, lei parla di ansia, insonnia e stress. Bene quelle le faccia curare da uno Psicologo clinico o da uno Psichiatra o da uno Psicoanalista e vivrà molto meglio dalle prime sedute! Il Bruxismo è un sintomo, detto in parole povere, di un rapporto errato delle arcate dentarie, ossia una malocclusione e dei movimenti delle articolazioni temporo mandibolari, ATM. L'Ortodonzia con la metodica del Dr.Dwight Damon è una ortodonzia che applica forze super leggere sui denti in confronto alle tante altre. Ma e sottolineo MA è una delle tante metodiche esistenti. Ne esistono una infinità di altre e per scoprire quale sia quella adatta a lei, si deve fare una diagnosi ortodontica con cefalometria di angoli e semirette del suo profilo e studiarli a tavolino. La stessa cosa per la Gnatologia, bisogna studiare il suo caso oltre che clinicamente, con dei modelli di studio della sua bocca rilevati con un arco facciale e montati su un articolatore a valore almeno medio, se non individuale che permette di avere i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e la misura del movimento di Bennet, tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. A tutta questa patologia Gnatologica, si aggiunge anche quella da Disgnazia e quella non meno grave ed indicativa della postura, il problema è molto più complesso di quanto pensi, mi sta descrivendo una sindrome ( insieme di sintomi) abbastanza complessa da affrontare senza visitarla e complessa da spigare. La Gnatologia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione". Sono tante le patologie che possono provocare spostamenti dei denti, quindi precontatti nelle varie disclusioni delle arcate, canina, incisiva e relazione centrica con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione, tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura; aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi, l'apparato Cocleare dell'Orecchio, che determina la capacità di stare in equilibrio, ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta, e L’ACUFENE, gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato ed occluso-gnatologico in senso specifico. Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide. MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 34 anni, mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica, per dirle qualcosa di certo, ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA, bisognerebbe vederla Clinicamente; questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! Le lascio una foto che le parla anche del Bite oltre che dell'arco facciale. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Luca, dalla semplice descrizione del suo caso, parecchio complesso ed articolato, e, senza esami obiettivo ed esami Rx, spararti delle risposte sarebbe come tirare ad indovinare un terno al lotto. Tutte le terapie devono essere pedissequamente precedute da visite ed indagini strumentali per arrivare alla genesi della patologia ed è per questa ragione che non mi è possibile fornirti alcun elemento che servirebbe solamente a cortocircuitare ulteriormente il suo equilibrio psichico e che ritengo essere già concausa dei suoi malesseri. Cordiali saluti e tanti auguri
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Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Caro Sig. Luca, la sua situazione risulta ovviamente molto complessa, ma non rara. Le disfunzioni temporo-mandibolari (nella loro accezione più generale) spesso si associano a stati psico-fisici non ottimali; è frequente l'instaurarsi di circoli viziosi nei quali dirimere causa ed effetto diventa assai difficile, ma non impossibile. Innanzitutto è doveroso, attraverso esami ben accurati, stabilire qual è il problema a monte per poi approntare una terapia degna di questo nome; ma a prescindere da questo, stando a ciò che lei ci descrive, personalmente, in associazione ad una terapia psicologica che la aiuti a rilassarsi e a risolvere i suoi stati d'ansia, preferirei iniziare con un dispositivo gnatologico che induca un rilassamento della muscolatura masticotoria, di seguito, in base ai risultati ottenuti con questa prima fase terapeutica, rivaluterei la situazione e decidere eventualmente come proseguire (ortodonzia, protesi...). Cordiali Saluti Flaviano
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Scritto da Dott. Flaviano Di Vito
Monte Porzio Catone (RM)

Se lei ha tempo di leggere i miei articoli su ortgnatodonzia ed estetica etc etc, capirà molte cose, che peraltro le sono già state spiegate e lei ha focalizzato. Il concetto di base è che una malocclusione può coinvolgere una serie di distretti collegati molto complessa e quindi ossa, muscoli, articolazioni, nervi etc etc. E quindi si spiegano tutti i suoi disturbi, anche se bisogna dare spazio all'aspetto ansia - stress. C'è secondo la mia scuola, una categoria di apparecchi che possono intervenire non solo sui denti, ma su molte di queste componenti collegate.Un apparecchio fisso non riesce a fare questo, se non in modo del tutto indiretto e non diretto. Naturalmente io non so se quello che dico si adatta al suo caso, ma il tono generale del discorso mi fa pensare che io forse la curerei con questo tipo di apparecchio, che però è rimovibile e dunque richiede impegno e collaborazione..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile Luca, I colleghi che la invitano ad un approccio multidisciplinare di tipo psicoterapeutico/ortodontico hanno a mio modesto parere colto nel segno dando indicazioni oltre che scientifiche anche di buon senso ( non sempre le due cose combaciano purtroppo). Mi permetto tuttavia di dare il mio piccolo contributo: se la ruga /solco nasogenieno le crea tanto disagio si affidi ad un medico estetico o Chir Plastico, in breve infatti la ruga scomparirà o verrà di molto ridotta (solitamente con i fillers a base di Ac Ialuronico) in pochi minuti e in modo indolore. Cordiali saluti, Dr M.T. Rota
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Scritto da Dott. Massimo Rota
Alessandria (AL)

Sig. Luca, sembra interessante la proposta del Dott. Carpineri, forse empirica ma a mio giudizio discriminante inoltre le richiede solo un piccolo umano contributo. Non capisco perchè oggi è consuetudine di alcuni colleghi citare una determinata marca al paziente, mi sembra che si vendano delle pubblicità più che delle corrette cure. Probabilmente tra lei il gnatologo c'è stata qualche incomprensione, perchè l’occlusione di prima classe è la situazione ottimale che vogliamo ottenere da una cura ortodontica e la carenza di basi ossee è difficilmente modificabile ortodonticamente in età adulta. Le consiglio di riporre le domande all'esperto odontoiatra che si occupa di gnatologia e di farsi rilasciare una relazione scritta di tutto il caso, poi ne possiamo anche riparlare.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Concordo con il collega Vergiani

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)