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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 7

Il 37 deve essere per forza devitalizzato per poter mettere il ponte?

Scritto da Matteo / Pubblicato il
Buongiorno Dottori, il mio quesito riguarda il quadrante inferiore sx; 35 devitalizzato molti anni fa e di recente tolta la vecchia otturazione al fine di procedere con l'impianto quindi l'endodonzista prepara la gengiva e viene inserito il perno. 36: dente che ha subito svariati interventi nei 20 anni passati e viene presa la decisione di estrarlo: 2 ore e un quarto di VERA tortura, 15 fiale di anestetico (contate dal medico) dolore e "voglia di alzarsi e scappare" ma alla fine si conclude l'estrazione. La seduta successiva avrebbe avuto come protagonista il 37 che, sano, avrebbe dovuto essere devitalizzato per fare un ponte tra lui ed il 35 (dove ho ancora solo il perno). Un disastro in quanto la prima tronculare appena toccato il dente sentivo dolore; seconda tronculare nella stessa seduta e continuavo a sentire dolore; due tronculari e 3 plessiche ma niente, il dolore è forte quindi si richiude il dente, di poco aperto, con cavit e me ne vado verso casa. Mi viene consigliato di ricorrere alla sedazione semi-cosciente poiché, cito, :"il tuo organismo sta assimilando troppo l'adrenalina, sei troppo teso e quindi l'anestesia non ha alcun effetto". Ora, dopo questo doveroso preambolo (e mi scuso per la terminologia probabilmente non proprio esatta) il/i quesiti sono i seguenti: il 37 deve essere per forza devitalizzato per poter mettere il ponte? Il 35 che si trova solo con un perno non risentirà di tutto questo tempo trascorso (circa due mesi)? Come mai 2 tronculari e 3 plessiche non sono state sufficienti per addormentare il nervo? Come mai dormivo fino alla tempia, non sentivo la lingua (con conseguente sensazione di soffocamento)ma sentivo dolore? Ricordo male o esiste/esisteva una pasta arsenicale che veniva messa all'interno del dente per devitalizzare? Reputo tutti i dottori dello studio dei grandissimi professionisti e mi sono affidato ciecamente a loro e sono anche certo che in parte il problema sia mio in quanto l'estrazione mi ha particolarmente "stressato" ma vorrei risolvere questa questione quanto prima e si sa, due pareri sono una mezza certezza. Grazie in anticipo per l'attenzione e per la vostra collaborazione, saluti cordiali.
Caro Signor Matteo, buongiorno a Lei. Non ha le idee chiare. Parla di impianto dopo aver tolto la vecchia otturazione del 35 e parla di endodonzia. Allora non è un impianto ma una terapia endodontica e una riabilitazione della radice con un perno-moncone o con una grossa ricostruzione con perno endocanalare! L'endodontista non prepara la gengiva ma i canali delle radici. Quindici fiale di anestetico per anestetizzare un dente? Ma andiamo! L'anestesia evidentemente non è stata fatta a dovere! Poi attenzione alla quantità di anestetico. Se lei ha un peso e massa corporea rilevante, ci stanno ancora 15 fiale! Ma se ha un peso normale, no! In ogni caso è vivo dato che ci scrive! Le è andata bene! L'estrazione di un dente non è una "battaglia di forza" ma è un intervento chirurgico programmato e non improvvisato. Non esiste motivo per "lavorarci due ore ed un quarto con torture comprese! Riguardo a "ed è vero che in presenza stress e soprattutto di infezione l'anestesia non fa pienamente effetto e si sente dolore?" rispondo si e no. Si perché perché l'effetto dell'anestesia potrebbe essere invalidata parzialmente perché è presente una forte infiammazione perché il PH locale si abbassa acidificando l'ambiente e l'anestetico libera la sua base attiva in ambiente basico o almeno neutro, non in ambiente acido!No, perché, in queste situazioni, basta risolvere prima l'infiammazione e poi procedere all'anestesia, oppure fare una anestesia regionale, nel senso di tronculare del tronco nervoso che innerva quella particolare "regione" della bocca, da trattare terapeuticamente, anzichè la sola anestesia locale!Ma se si deve intervenire subito d'urgenza, ripeto, basta potenziare l'anestesia plessica o tronculare con anestesie peripress nello spazio parodontale e subperiostea ossea e, aperta la camera pulpare, intrapulpare, che l'effetto diventa pieno in qualsiasi situazione patologica! Devo dire ancora " Povera Odontoiatria , dove stiamo andando a finire? Ed insieme con l'Odontoiatria, Voi pazienti siete quelli che soffrite di più da questo stato di cose!" . Se vuole risposte concrete deve fare una visita completa odontoiatrica da Dentista Valido, almeno stando al suo racconto! Mi dispiace dirlo ma è così! Quello che sentiva lei si chiama parestesia ed è dovuto proprio al fatto che l'anestesia ha fatto effetto, avrebbe dovuto sentirla sulla metà omolaterale della lingua e del labbro inferiore. A volte capita di sentire anche qualche cosa all'orecchio e zona limitrofa perchè i nervi anestetizzati con la tronculare alla Spina di Spix, ossia il Nervo Alveolare inferiore ed il Linguale che da esso emerge, hanno un nervo , che si chiama "corda del timpano" che emerge in quella zona per dirigersi verso l'orecchio medio ed interno! Diciamo in conclusione che ha raccontato un film dell'orrore! Basta un Dentista normalissimo che sappia fare il Dentista e sappia fare una semplice anestesia! Tutto qui! Se poi per motivi suoi psicologici volesse ricorrere alla Sedazione Cosciente, lo faccia per essere più sedato e tranquillo! Che altro dire? In bocca al Lupo e cari saluti! Sono esterrefatto! Questa è banalissima Odontoiatria di Routine di tutti i giorni!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cerco di risponderle con ordine, premettendo che senza neanche una radiografia (endorali e panoramica) non mi è molto facile darle risposte esauriente su tutto quello che mi chiede. Il 37, ad esempio, può essere devitalizzato oppure no, a seconda delle sue condizioni: se compromesso (vecchie otturazioni estese infiltrate, carie destruenti..) conviene devitalizzarlo prima di utilizzarlo come pilastro per un ponte; se è un dente complessivamente sano (piccola carie, piccole otturazioni non particolarmente compromesse), è opportuno non devitalizzarlo (di fatto, nel tempo, un dente devitalizzato risulta più fragile rispetto ad uno vitale, quindi la devitalizzazione si esegue solo quando ritenuta necessaria). Il 35, se è stato trattato correttamente (cura canalare e relativa ricostruzione senza precontatti occlusali), non avrà problemi. Purtroppo può capitare che l'anestesia, anche se ripetuta più volte, non faccia effetto come dovrebbe: la causa può essere riconducibile all'operatore (ad esempio che non riesce ad avvicinarsi sufficientemente al nervo, come nel caso della Tronculare) oppure al suo dente (polpa dentaria infiammata). Da quello che descrive l'anestesia tronculare si è avvicinata adeguatamente alle strutture nervose (anestesia linguale con effetto anche verso la tempia), ma non è riuscita ad addormentare adeguatamente l'alveolare inferiore (e non sono riuscite a farlo neanche le anestesie plessiche: dato che la anestesia tronculare è un'anestesia loco-regionale che interessa la zona del Ganglio del Gasser ed essenzialmente quindi la branca mandibolare del Nervo Trigemino (eseguita in corrispondenza dell'area anatomica della Spina dello Spix all'interno del ramo mandibolare), da cui si dipartono diversi rami nervosi collaterali, è possibile che si addormenti ad esempio la lingua (nervo linguale) ma non completamente i denti dell'arcata inferiore (nervo alveolare inferiore). Lasci perdere la pasta arsenicale, è fuori commercio/produzione ed attualmente il suo utilizzo è vietato in quanto assolutamente tossica per l'organismo. Risposto indicativamente alle sue domande, tenga conto che, così a grandi linee, non noto aspetti particolarmente negativi nell'operato dei colleghi (avanzo qualche dubbio sulla necessità di devitalizzare il 37 e sulla lunghezza "allucinante" relativa all'estrazione del 36), e, se lei si fida di loro, non posso certo essere io a dirle di cambiare, ci mancherebbe. Ovviamente non spetta a me fare diagnosi specifica (non potrei neanche dato che non ho dati a sufficienza), ma spero comunque di esserle stato utile con questa mia risposta.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Non so con quale criterio abbia scelto il suo curante, se consigliato o per puro caso, ma in ogni caso mi sembra che la sua scelta sia stata infelice per non dire sfortunata. E sarei curioso di sapere se anche lei è vittima di chi lavora nei cosiddetti low cost (vitaldent, dooc ecc.)Certamente farebbe bene a sentire il parere di un collega più preparato, che magari sappia fare una normale anestesia e che non le proponga cose impensabili. Nel suo caso si possono fare scelte diverse che le dovrebbero essere illustrate in modo esaustivo e che le permetterebbero di fare una scelta più consapevole. Auguri
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Scritto da Dott. Bruno Cirotti
Roma (RM)

Non è assolutamente vero che un dente sano debba essere ucciso (OOOPS Devitalizzato) solo per mettere una corona protesica come pilastro di ponte. Va vista la situazione, ma è sempre meglio mantenere i denti vivi per quanto possibile. Cordialmente

Scritto da Dott. Andrea A. Saratti
Firenze (FI)

Sig. Matteo, dovrebbe controllare se chi opera su di lei e che gestisce il suo caso è iscritto all'ordine dei medici, questa è la miglior garanzia che possa avere; poi dovrebbe calmare la sua fantasia perchè difficilmente odontoiatra trattiene il paziente per 135 minuti con la bocca aperta e soprattutto valuta bene l'over-dose d'anestetico (15 Fiale!!!)per poi non ottenere gli effetti desiderati. La pasta devitalizzante esiste ed è tuttora commercializzata, ma l'utilizzo è ad uso esclusivo dell'odontoiatra e non sulla richiesta del paziente. Le consiglio di rivedere la sua domanda e di riscriverci.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Buon giorno, sarebbe importante vedere almeno una rx,se vuole mi contatti il mio studio si trova a Paestum, cordiali saluti ed auguri

Scritto da Dott. Luigi Pesce
Salerno (SA)