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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 12

Quando vado dal dentista mi prendono grossi attacchi di panico

Scritto da Sivieri / Pubblicato il
Buonasera, ho un grosso problema a cui non riesco a trovare una soluzione...Quando vado dal dentista mi prendono grossi attacchi di panico, vado in iperventilazione e il dentista non riesce ad operare. Tutto ciò è dovuto dal fatto che non so per quale motivo l'anestesia non ha effetto su di me. Tre mesi fa a causa di una grossa carie del primo molare inferiore ho dovuto fare una devitalizzazione e il risultato sono stati urla e conseguente attacco di panico. Ora ho altri 3 denti da sistemare ma ho paura di andare di nuovo in panico e che l'anestesia non faccia effetto di nuovo. Cosa posso fare? Grazie mille per le risposte Valentina Sivieri
Comprendo molto bene la sua situazione. E' molto frequente, ma pochi dentisti sono preparati a superare queste incertezze. Può provare a trovare un dentista che usi costantemente e correttamente la tecnica della sedazione cosciente inalatoria con protossido. E' un non-farmaco, del tutto innocuo che crea uno stato di relax formidabile ed allontana tutte le ansie. A Milano c'è chi fa al suo caso (qualora abbia difficoltà a trovare, chieda direttamente a me in privato). Intanto per sapere meglio di che si tratta, legga i miei numerosi articoli in questo sito, e nei miei siti, dove parlo di questa formidabile pratica, che denota da parte del medico dentista, una forma di interesse alla Persona molto profonda.. Io le posso testimoniare che in quasi 25 anni di pratica, ho risolto così tantissimi, infiniti casi, quotidianamente, restituendo così serenità e salute a tante Persone e bambini.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Qualora vi siano eventi pregressi (come nel suo caso) o ansia insuperabile non causata da brutti ricordi, che impediscono la giusta serenità nell'affrontare l'atto medico, è giusto e lecito l'impiego di presidi e farmaci che inducono la giusta rilassatezza. Un bravo dottore sa come impiegare entrambi, ma di solito sa anche come aggirare il problema senza il loro utilizzo. Non cambia solo una cosa: lei deve voler farsi curare. Se non partiamo da questo punto tutto il significato cade. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Caro Signore, tutte le Fobie sono patologie psicogene e quanto descrive potrebbe essere la punta di un iceberg che la base nell'inconscio e le cause in eventi traumatici, in genere dell'infanzia ma anche della età adulta, che il suo io più profondo ha rimosso ed esteriorizzato in comportamenti diversi da quelli che avrebbe in situazioni di salute e benessere dell'inconscio! Ha bisogno quindi di una terapia Cognitivo Comportamentale Psicoanalitica ad opera di uno Psicoanalista se no per tutta la vita si porterebbe dietro queste patologie che le rendono difficile affrontare la realtà di tutti i giorni. Quindi la soluzione non è certo la Sedazione Cosciente (da usare con lei solo in caso di urgenza medica od odontoiatrica)perchè sarebbe come prendere un antidolorifico per non sentire il dolore senza interessarsi delle cause e senza curarle! Spero che il concetto sia chiaro! Ovvio però che in questo caso urgente può essere di ausilio la Sedazione Cosciente come dice giustamente il Dr. Passaretti, esperto nel suo uso. Ma solo per questa urgenza. Poi deve affidarsi alle cure psicoanalitiche perchè come le ho detto potrebbe avere "un malessere interiore" che potrebbe aggravarsi diventando un "mostro" che le rovinerebbe la vita! E questo lei non lo deve permettere! Personalmente userei solo un approccio giusto, calmo, affabile con lei e riuscirei a curarle il dente in modo tradizionale. In 35 anni di Onorata Professione non ho mai avuto bisogno di sedare un paziente anche il più "difficile", Fobico e con attacchi di panico! Basta saperlo "prendere, per così dire"! Poi c'è un'altra considerazione:Per quanto riguarda la sedazione cosciente è una procedura ormai collaudata, ma ci sono due ma che di regola non vengono mai "toccati" e non vengono mai spiegati ai pazienti! Trovo giusto e doveroso dare delle informazioni corrette e complete perchè, qui sembra che la Sedazione Cosciente sia la "panacea" di tutti i problemi e sia assolutamente scevra da rischi! Invece non è così. I rischi di complicazioni anche gravi, sia pur rari, esistono e si verificano! La consapevolezza dell'esistenza di complicazioni, deve essere pienamente conosciuto dall'intero team Odontoiatrico affinchè sappia agire di conseguenza! Il Team intero deve essere formato ed abile in tutte le procedure mediche e di rianimazione d'urgenza! In particolare, deve essere esperto in protezione delle vie aeree, apporto di ossigeno e farmaci per uso d'emergenza. Il paziente sotto sedazione cosciente deve essere monitorato continuamente nei valori di pulsemetria, pressione sistolica e diastolica ed ECG che ovviamente lo si deve saper interpretare.(quest'ultimo monitoraggio non è da tutti ritenuto per la verità importante ma da molti e da me per primo, si!). Il Medico deve essere in grado di somministrare ossigeno con intermittente ventilazione a pressione positiva in caso di complicazione cardiopolmonare. Protossido di azoto e bombole di ossigeno, devono essere sotto costante manutenzione e si deve avere una perfetta conoscenza dei due gas e delle giuste proporzioni. Bisogna avere conoscenza della giusta pressione a cui vanno usate! Bisogna avere una conoscenza clinico-internistico-medica non indifferente perchè non tutti i pazienti e soprattutto non tutte le patologie sistemiche possono sopportare una sedazione cosciente! Oltre che per inalazione la Sedazione può essere Orale o Endovenosa ma in ogni caso è bene "isolare" già una vena per iniettarvi i farmaci d'urgenza senza perdite inutili di tempo preziosissimo, in caso di necessità! PERCHE' MI SON PRESO L'ONERE di spiegare tutto questo? Per farle capire che le variabili da affrontare sono talmente tante, come ha visto, che si deve guardare, da parte di voi pazienti con più "rispetto", meno superficialità e più consapevolezza ed informazione (questo è il tanto importante consenso informato), alla tanto ricercata Sedazione Cosciente! Questa è ovviamente una opinione mia personale supportata però da tanta letteratura scientifica! Quindi non era mia intenzione di spaventarla ma solo di renderla consapevolmente edotta che esistono rischi! Ora, quando vale la pena di correre questi rischi? Quando non esiste nessuna altra possibilità di curare in altro modo patologie importanto dell'apparato stomato-gnatico! Lei ha veramente questo bisogno e necessità? Poi per l'anestesia locale non è possibile che non faccia effetto, evidentemente è stata fatta in modop non proprio ortodosso:non esiste che ancora oggi, si possa soffrire dal Dentista! Sicuramente sarebbe sempre buona norma dominare l'infezione con antibiotici perché l'effetto dell'anestesia potrebbe essere invalidata parzialmente perchè è presente una forte infiammazione perchè il PH locale si abbassa acidificando l'ambiente e l'anestetico libera la sua base attiva in ambiente basico o almeno neutro, non in ambiente acido! Ma in queste situazioni basta risolvere prima l'infiammazione e poi procedere all'anestesia, oppure fare una anestesia regionale, nel senso di tronculare del tronco nervoso che innerva quella particolare "regione" della bocca, da trattare terapeuticamente, anzichè locale! Ma se si deve intervenire subito d'urgenza, ripeto, basta potenziare l'anestesia plessica o tronculare con anestesie peripress nello spazio parodontale e subperiostea ossea e, aperta la camera pulpare, intrapulpare, che l'effetto diventa pieno in qualsiasi situazione patologica! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile paziente, la paura del dentista è relativamente frequente. Nella storia che racconta è probabile che l'anestesia non abbia fatto completamente effetto (questo è vero soprattutto per i denti inferiori). Ovviamente, dopo la negativa esperienza, è giustificato il suo stato d'animo attuale. Si accerti col dentista dell'avvenuta anestesia e se non la trova adeguata vi sono altri ausili ed altri dentisti. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Armando Ponzi
Roma (RM)

A volte è più difficile che l'anestesia faccia effetto per determinate situazioni particolari ( zone molto infiammate, tecnica inadeguata o sede di iniezione non precisa, ma è quasi impossibile che l'anestetico non agisca, quindi, stia rilassato, cerchi di avere fiducia nelle capacità del suo dentista, egli troverà la soluzione.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Sig. Sivieri, l'anestesia non è la cura per il panico, viene utilizzata per annullare la sensibilità del dolore e funziona indipendentemente dall’ansia e dal panico. La sedazione cosciente non ha effetti sulla sintomatologia dolorifica, ma è un ottimo rimedio per ansia e panico.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Concordo con il Dott. Colla, dovrebbe trovare qualcuno che opera sotto sedazione cosciente con protossido di azoto. Ho adoperato quella tecnica per più di dieci anni e mi ha permesso di risolvere situazioni molto più gravi di attacchi di panico. Anche un dentista che si occupi di ipnosi potrebbe fare al suo caso: conquella tenica ho potuto trattare un paio di pazienti con allergia accertata agli anestetici.

Scritto da Dott. Pierluigi Scaglia
Calenzano (FI)

Gentile Sig. Sivieri, vi sono dei casi (soprattutto nei molari inferiori) in cui a volte è difficile ottenere una buona anestesia. Un bravo dentista dovrebbe aiutarla nel superare questo momento. Si può anche provare ad usare la sedazione con il protossido. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile sig.ra Valentina, ho scritto un articolo sugli attacchi di panico, che troverà tra le cose che ho scritto. Gli attacchi di panico hanno spesso una genesi remota, nell'infanzia. E' sempre una cosa ottima instaurare un colloquio personale con un paziente delicato come una persona che soffre di questo genere di attacchi. Oltre al colloquio, tutto quello che può generare fiducia è molto auspicabile. Nel mio studio ho spesso a che fare con questo genere di patologia, e per questo tendo sempre a mettere molto a proprio agio le persone. Vede,la paura patologica di sentire dolore affonda nella notte oscura di anni molto lontani. Oltre quindi a un calmante generico prima della visita, é meglio conoscere la persona del dentista,e parlarci con franchezza, in modo che ci possa essere un vero feeling collaborativo. Comunque, quando una persona sente arrivare l'attacco, è molto buono respirare profondamente e non obbligare mai a nulla. La paura patologica infatti è un atto irrazionale che può generare violenza, e questo proprio non deve succedere. Cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Gentile Valentina, oggi non è lecito ascoltare casi come il suo. E' assolutamente possibile farle delle cure in totale assenza di ansia e in TOTALE ASSENZA DI DOLORE. Basta che si rivolga a professionisti che conoscano le tecniche di anestesia adeguate. Che l'anestesia non abbia effetto su di lei è una sciocchezza. Significa solo che l'anestesia non è stata fatta in modo efficace. Cordialità.

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Caro amico, vi sono varie e diverse tecniche per affrontare situazioni odontofobiche come la sua, certamente non rare. Esse sono di ordine crescente a seconda della gravità del caso e devono essere previamente discusse col paziente in pieno accordo fiduciario ed in clima di totale tranquillità. E poi l'anestesia deve poter funzionare efficacemente per dimostrare al paziente che le cure odontoiatriche possono essere affrontate senza alcun timore. Auguri Michele Lasagna.

Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)