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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 8

In cosa consiste l'innesto di gengiva, potrà realmente risolvere il problema?

Scritto da MARIA / Pubblicato il
Salve, ho una "bimba" di 11 anni che a dicembre 2011 ha iniziato ad usare un apparecchio notturno con la funzione di allargare l'arcata superiore e inferiore. Devo dire che a distanza di poco più di un anno i risultati sono arrivati. Per la precisione ha usato una apparecchio di nome OSAMU. Purtroppo all'inizio ha avuto un problema alla gengiva. L'incisivo centrale superiore era talmente ruotato e mal posizionato che dopo i primi utilizzi dell'apparecchio ha fatto si che lo stesso apparecchio comprimesse sulla gengiva creando una incisione profonda della stessa. Esteticamente la gengiva è molto alta e crea disagi alla bimba che tenta di controllare il sorriso. L'odontoiatra subito sperava che la gengiva scendesse un pò, ma questo non è accaduto, pertanto ha prospettato un eventuale innesto di gengiva quando la dentizione sarà completata. Si può fare diversamente? In cosa consiste l'innesto di gengiva, potrà realmente risolvere il problema? Grazie mille
Cara Signora Maria, ci sono tanti interventi per ricostruire la gengiva. Sceglierlo dipende solo dalla situazione clinica. Ma perchè aspettare tempo? Se clinicamente si potesse, lo si potrebbe fare anche ora ed in genere si può! Ovvio che lo dico così senza vederla, quindi col beneficio del dubbio. Ma non si deve lasciare così una bimba che è in una età difficile e si nasconde il sorriso con la mano, andiamo!!! Le dico qualche cosa. La recessione gengivale è un "ritirarsi" causando un "denudamento" della radice a partire dal colletto del dente. bisogna valutare se queste sono nella compagine della gengiva aderente o se sono già sfociate nella linea di giunzione mucogengivale e nella mucosa alveolare. Mentre la prima gengiva è rosa e aderisce all'osso sottostante e circonda i denti proteggenmdoli dal bolo alimentare e da altri stress ed insulti, la seconda gengiva, violacea, elastica, sottile, che si estende sul fornice della bocca e poi sulle labbra (parte interna), non è adatta ad avere la funzione di gengiva marginale che ha la prima e si crea una patologia che porta alla perdita del dente. Ecco che dal punto di vista funzionale le seconde recessioni descritte (quelle che arrivano od oltrepassano la linea di giunzione mucogengivale), vanno curate con la chirurgia parodontale mucogengivale. Quelle che fossero nella compagine della prima gengiva non vanno curate per problemi perchè non danno problemi funzionali ma solo estetici. E qui interviene il giudizio del Dentista che valuta la armonia della festonatura delle gengive e se questa fosse molto sconvolta, allora andrebbero curate anche queste perchè un cambiamento di forma della gengiva causa sempre un cambiamento di forma dell'osso parodontale causando prima o poi una patologia funzionale dell'unità dento-gengivale. Insomma il concetto è questo: il dente, il colletto del dente, la gengiva che lo circonda e l'osso che la sostiene hanno quella forma perché devono svolgere una funzione. Se perdono la forma, perdono la funzione e se uno dei componenti anatomici detti perdesse la forma, la farebbe perdere anche agli altri componenti. Solo se le recessioni fossero molto piccole, in assenza di erosioni, nella compagine della gengiva aderente, senza alterazione evidente della festonatira e delle forme gengivali e dei suoi rapporti con la corona clinica e con l'osso, allora si può aspettare e tenere la situazione sotto controllo con igiene orale, pulizia dei denti professionale in studio e a domicilio, curettage e scaling di mantenimento e visite periodiche di "sorveglianza". Legga nel mio profilo cliccando sul mio nome tutte le pubblicazioni mie che iniziano con la parola Recessione e legga anche "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale" che le spiega tutto. Il trattamento dovrà tendere a ottenere la completa ricopertura della radice denudata, senza venir meno però allo scopo principale dell'intervento stesso, che è quello di creare una zona di gengiva aderente intorno alla recessione. Gli interventi di elezione sono molti, tra questi: Innesto Libero di Gengiva , Il riposizionamento coronale del lembo (CAF) e sue varianti , Lembo Peduncolato Ruotato , Il riposizionamento laterale del lembo , Lembo con doppia papilla , Innesto bilaminare e sue varianti, Il lembo semilunare secondo Tarnow , lembo coronale posto a copertura di una membrana secondo i principi della GTR , amelogenine sulla superficie radicolare ,(veda nei miei Casi Clinici, ci sono tanti lavori, cliccando il mio nome ed entrando nel mio profilo). Ciò detto, perchè non cada in mani sbagliate, le specifico che il Laser non serve assolutamente a niente! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Maria, spero che chi sta agendo ortodonticamente su sua figlia sia iscritto all'ordine dei medici e le consiglio di controllare. Se spostiamo un dente fuori dall'osso indipendentemente dalla marca dell'apparecchio, questo dente presenterà una recessione gengivale nel lato con la mancanza d’osso, perchè la gengiva è supportata e nutrita dall'osso, infatti, il buon odontoiatra nella maggioranza dei casi parla di classi scheletriche, che ottiene da cefalometrie provenienti da teleradiografie, da cui rileva i rapporti tra le basi ossee e poi procede con la cura ortodontica. Se la causa della perdita gengivale è l'apparecchio che comprimeva, come lei cita, mi chiedo che cosa fosse controllato alle visite di controllo? Purtroppo noi conosciamo solo la sua versione e non quella del collega, che forse è correttamente motivata, per cui al momento le consiglio solo di inviarci una semplicissima foto.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

La risposta del Dr. Ruffoni è veramente importante: si tratta di un danno iatrogeno abbastanza serio. Bisogna vedere se è stata curata da un medico o da un abusivo. Alle volte i dentisti laureati fanno effettuare ortodonzia con molta leggerezza ai propri odontotecnici che agiscono in bocca ai bambini e provocando, non essendo consci della biologia umana, danni simili. Io mi scuso per la severità di questa risposta, ma se lei capisse che la bambina è stata curata da un soggetto non laureato, non gliela dovrebbe lasciar passare liscia. Lo dico ricordando i mille sacrifici continui che ad esempio IO ho fatto per essere quello che sono: anni di laurea con la famiglia che ti supporta e ti sostiene con sacrificio, aggiornamento e studio per tutta la vita, sempre, senza mai sosta. Congressi, apprendimento e insegnamento. Articoli, pubblicazioni, etc.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Gentile signora non appena la cura ortodontica sarà terminata intendo con la bimba in contenzione, si farà una rivalutazione del problema gengivale e se necessario si può procedere con una delle diverse tecniche parodontali compreso l'innesto di gengiva e/o di tessuto connettivo, interventi che si eseguono frequentemente. Con rotazioni importanti i denti facilmente possono andare incontro a recessioni gengivali e ossee anche se la terapia è stata eseguita da un odontoiatra specializzato in ortodonzia. Sia serena
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Rocchi
Roma (RM)

Gentile Sig,ra Maria, non vorrei che il dente è stato spostato troppo vestibolarmente (in fuori). In questo caso è ovvio che si produce una recessione che difficilmente si risolverà con un innesto perché la causa non è stata rimossa e continua ad agire. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile signora, il movimento ortodontico può provocare la recessione della gengiva. Quando ciò avviene, non solo la scienza, ma soprattutto il buon senso consiglia di sospendere il trattamento. Tragga le sue conclusioni

Scritto da Dott. Alvise Cappello
Padova (PD)

Il problema sembra abbastanza serio. Se è vero che una lesione leggera può dare una recessione temporanea con restituzio ad integrum, il perdurare della causa può rendere la lesione permanente. Da qui poi la necessità di ricreare artificialmente ciò che serve per avere salute, estetica e simmetria gengivale che, mi spiace, può guarire il difetto ma magari non perfettamente. Lei parla di odontoiatra, quindi si tratta di un medico e non di un abusivo. Palesi in maniera perentoria i suoi timori e chieda espressamente che cosa intende fare il collega per risolvere. Per il resto il mio parere è in linea con la seconda parte della risposta del dott Ruffoni. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Buonasera Signora, concordo con il dott. D.Ruffoni, è importante aver effettuato i controlli stabiliti. Cordiali Saluti.

Scritto da Dott.ssa Barbara Boniello
Ciampino (RM)