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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 13

Ho scoperto tre anni fa di avere forti problemi di malocclusione dentale

Scritto da luigia / Pubblicato il
Chiedo un parere sulla questione dell’apparecchio ortodontico per il riallineamento dei denti per malocclusione dentale a 46 anni. Ho scoperto tre anni fa di avere forti problemi di malocclusione dentale. Sapevo di avere una terza classe, ma dopo aver iniziato a soffrire di dolori alle orecchie, il dentista gnatologo mi ha detto che a causa di una malocclusione dovuta al non allineamento dei denti e a delle capsule non "perfette" soffrivo di questi dolori e anche dei problemi alla cervicale e a tutta la schiena. Mi ha proposto di mettere l’apparecchio (dopo aver tolto i denti del giudizio) per tre anni per risolvere la faccenda. Altrimenti avrei potuto con un byte tamponare la cosa. Con il byte le cose sono migliorate ed il dolore alle orecchie è passato anche se, dopo un tamponamento, mi sono ritrovata con tre ernie cervicali. A gennaio, a seguito di una gomitata al mento, mi è fuoriuscita la mandibola ed il lavoro del byte è stato annullato in tre secondi. Sono tornata dal dentista per il controllo e mi ha detto che l’unica soluzione definitiva era ricorrere allo studio della masticazione e altro per procedere con l’apparecchio fisso. Riallineando i denti la masticazione dovrebbe essere meno sofferente e quindi non portare squilibri dal collo in giù. Andando in ospedale per prendere appuntamento per togliere i denti del giudizio (lo faccio in ospedale perché sono diabetica insulinodipendente e non voglio correre dei rischi) il dentista mi ha detto che assolutamente l’apparecchio è inutile perché sono "vecchia" e che in questo caso i denti devitalizzati incapsulati con l’apparecchio sarebbero caduti. Quindi, mi ha consigliato di sentire un altro specialista per consulto differenziato. Mi è crollato il castello di certezze fino ad ora costruito. Questa mattina ho sentito il medico consigliatomi dal dentista dell'estrazione dentale (quello dell'ospedale per intenderci) e ha fatto un discorso esattamente contrario a quanto detto dallo gnatologo. Che l'apparecchio fisso non serve, che il disturbo ATM dipende da un qualche problema della colonna vertebrale o soprattutto della cervicale..... basta un byte in lega dura studiato apposta da portare durante il giorno ed uno morbido di quelli in farmacia da portare la notte, e tutto si risolve! Ma allora, l'apparecchio fisso, non serve proprio a niente, soprattutto a 46 anni? e il fatto di cercare di riallineare i denti non risolverebbe in parte il problema? con questo dubbio, le porgo i miei più distinti saluti. Luigia
Cara Signora Luigia...ho l'impressione che lei purtroppo si sia imbattuta in troppa "leggerezza"...la diagnosi gnatologica è cosa seria e non si fa con una sola visita e lo stesso vale per la progettazione di un bite e per un piano Ortodontico = -la diagnosi Ortodontica è cosa seria e dipende da una infinità di problemi da valutare con accurato check up ortodontico e cefalometria che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica ... e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere........è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati...e chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta.........che le può dire solo un dentista dopo le visite suddette ...non posso quindi esprimere giudizi...senza vederla! Non solo non sarebbe corretto, ma non sarebbe professionale.................2- COME DETTO:l'Ortodonzia è una scienza esatta ...dopo una prima visita clinica, bisogna procedere ad una attenta analisi cefalometrica che studi semirette ed angoli che "passano" per formazioni anatomiche precise dello scheletro e dei tessuti molli...individuando piani che si studiano di regola con una radiografia latero laterale ...modelli di studio e tanto altro ancora...questo si chiama check up ortodontico che è il solo che permette di fare una corretta diagnosi ed impostare una altrettanto corretta terapia... ... si può anche simulare su simulatori orali la malposizione ortodontica per "vedere proprio" i denti del paziente spostarsi nel modello con le varie terapie.....alla fine segue un terzo colloquio e visita in cui l'ortodontista può finalmente impostare e spiegare la terapia più idonea e discutere anche dei suoi eventuali desideri .... importante è che Lei deve tenere presente che poi l’Ortodonzia sfuma nella Gnatologia a che si intreccia con essa. Infatti si devono valutare: Classi Dentali di Angle, a livello dei primi molari e dei canini, I Cl.Dentale, II Cl. Dentale (e se in I o in II Divisione), III Cl., Overbite e quindi se c’è deep bite, Overjet e quindi se è presente un open bite. Curva di Spee e di Wilson per il piano occlusale rispettivamente sagittale e frontale, rotazioni, inclinazioni, estrusioni, intrusioni, migrazioni, faccette d’usura. Tutto questo sfocia nello studio delle A.T.M. (Articolazione Temporo Mandibolare) rilevando se sono presenti Algie, Scrosci, Click, Sublussazioni, Contratture dei muscoli in particolare Massetere e soprattutto lo Pterigoideo. E l’insieme di tutto questo "sfuma a sua volta" con il Parodonto…ossia il tessuto di sostegno dei denti che soffre per i problemi di "cattiva occlusione"…nella Parodontologia……non mi dilungo di più…questo per farle capire la complessità dei problemi che stanno dietro le semplici parole "malocclusione" ... "ortodonzia" …"gnatologia"……………………………………. POI ..........:........... per il Bite = il problema è molto più complesso di quanto pensi....mi sta descrivendo una sindrome ( = insieme di sintomi) abbastanza complessa da affrontare senza visitarla ... e complessa da spigare. Devo fare un piccolo preambolo anatomico: sappia che dal nervo alveolare inferiore, prima che entri nel canale della mandibola, si diparte verso l'interno il nervo linguale che innerva la metà corrispondente della lingua ...da questo nervo ... a ritroso c'è un nervo ...detto "la Corda del timpano" a forma di "arco" che lo unisce al Nervo Facciale (importante come dice il nome per l'innervazione degli organi della faccia), passando per gli organi dell'orecchio...non solo ma lo stesso nervo linguale come ho già detto, è un ramo del nervo Mandibolare che nasce dal Ganglio del Famoso Trigemino e passa sotto o vicino al dente del giudizio nel Canale Mandibolare. Perchè le dico questo?... per farle capire che un "risentimento a livello della bocca" può dare i sintomi che ha lei....in particolare cause gnatologiche (cattivi rapporti tra le arcate dentarie) e delle Articolazioni Temporo Mandibolari...c'è un intera specialità dell'Odontoiatria che studia queste patologie: La GNATOLOGIA: essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione".... L’avulsione chirurgica di un dente del giudizio incluso, a limite, può provocare spostamenti degli altri denti, quindi precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso... il Bite Plane…deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 32 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! ….......................... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Cara Luigia, il byte che lei ha portato e che ha alleviato alcuni suoi fastidi, le ha dimostrato che il dentista-gnatologo aveva ragione! Purtroppo il chirurgo ospedaliero le ha parlato con troppa superficialità e, probabilmente, non è un buon conoscitore della gnatologia. A 46 anni si possono curare con successo tante patologie posturali originatesi o complicatesi dalla malocclusione! Ritorni dal primo gnatologo, o ne consulti un altro che si occupa della stessa materia, e si affidi a lui per uno studio diagnostico serio dei suoi disturbi. Poi affronti con fiducia la terapia che le verrà ordinata. Forse non le riallineeranno i denti in modo perfetto (dipende dal tipo di III classe!), ma le verrà trovato un equilibrio tra l'occlusione, l'ATM e la postura che la farà rinascere! Il primo passo è la corretta diagnosi della sua patologia; la terapia sarà come "fare le scale in discesa" verso lo "star bene". L'alternativa è il continuare a soffrire ed il veder peggiorare la qualità della vita, solo per la sfiducia e l'ignoranza in materia di alcuni medici specialisti in altri settori, che le prescriveranno farmaci antidolorifici ed antinfiammatori per alleviare o curare una sintomatologia dolorosa che è in realtà espressione di una patologia ben precisa. Vorrei visitarla personalmente per aiutarla a risolvere i suoi dubbi, ma la distanza non ce lo consente. Le faccio comunque i miei auguri e le mando cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Sig. Luigia, i benefici del bite, che è uno strumento diagnostico, si sono potuti apprezzare. Le consiglio di portare tutta la documentazione rilasciata dall'ospedale al collega gnatologo, che potrà contattare i colleghi ospedalieri ottenendo un giusto compromesso tra le parti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

La situazione del diabete con insulina-dipendenza fa anche pensare una cosa: qual'è la situazione del parodonto a 46 anni?? Cioè dell'osso e della gengiva e dei tessuti quindi di sostegno dei denti?? Se è assolutamente vero che una malocclusione, qualunque essa sia, migliora la situazione parodontale perchè i denti poi lavorano meglio, più in asse, si sforzano meno e quindi durano di più, però bisogna valutare bene se i denti possono "sopportare" i movimenti necessari con l'apparecchio. Bisogna fare una completa valutazione di tutta la situazione e valutare i pro e i contro. Diagnosticare bene tutti gli aspetti, compresi i disturbi dell'articolazione, della postura etc. In effetti il byte è come una aspirina: allevia i sintomi finche lo si porta ma non risolve. Invece il trattam ort se ben condotto potrebbe migliorare più stabilmente la situazione. Un grande parere potrebbe venire dall'osteopata, ed io ne conosco in Ancona una bravissima. Se vuole, legga alcuni dei miei articoli qui nel sito riguardanti tutti gli argomenti di cui si parla..
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara signora Luigia, lei si è comportata bene, ed è stata solo il chirurgo che ha parlato probabilmente a vanvera. Torni dal primo gnatologo e segua i suoi consigli. Se con solo ortodonzia si può correggere la sua malocclusione, vuol dire che la 3° classe e solo dentaria ed anche alla sua età si può sistemare ( se il suo parodonto lo sopporta). Cordiali saluti E.Spagnoli

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gentile signora Luigia, la sua età di per sè non è assolutamente un vincolo alla cura ortodontica. Ritengo positivi i consigli dati dal primo medico, per il semplice fatto che le hanno portato i benefici di cui scrive. Se non avesse ricevuto il trauma, starebbe ancora bene presumo. Una cosa è certa, e cioè che il potenziale di "guarigione" mediante una cura ortodontica è maggiore quando si è più giovani, ma assolutamente consistente anche ben oltre la sua età. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Cosa aggiungere alla risposta del Dott. Petti?

Scritto da BIZETA DENTAL CENTER
Catania (CT)

Cara Luigina, mi sembra già tutto cosi strano il fatto che ha scoperto una malocclusione a 46 anni che ciò che dirò non le piacerà, alla sua eta lei ha avvertito i sintomi di una patologia che probabilmente e' presistente da anni e che probabilmente ha determinato a catena uno squilibrio muscolare articolare ed osseo. Lei può anche migliorare la sua occlusione con probabili benefici (soprattutto come sintomatologia ) ma penso che le alterazioni articolari ed ossee non sono più modificabili. Ritengo comunque che lei debba lavorare molto con il suo dentista cercando di recuperare il più possibile sia con l'ortodonzia che eventuale protesi riabilitative
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Scritto da Dott. Alessandro Sanna
Lucca (LU)

Il suo non è un caso così semplice. Solo la buona concertazione tra ortodonzista-gnatologo-posturologo-osteopata le darà i risultati che lei si auspica. Cordialmente

Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Il trattamento ortodontico nei pazienti adulti ha indicazioni diverse e diversi risultati rispetto a quello fatto nei pazienti in crescita. Nel suo caso il disturbo all'atm e di primaria importanza e va tenuto sotto controllo con un bite rigido adeguatamente costruito. In seguito si può valutare se attuare o meno un trattamento ortodontico che potrebbe andare a risolvere i suoi problemi ma in tempi molto lunghi. cordiali saluti.

Scritto da Dott. Gilberto Urbinati
Pesaro (PU)

Cara Signora Luigina, lei soffre di una Sindrome algico disfunzionale cranio-cervico-mandibolare e probabilmente di una parodontosi legata alla sua patologia diabetica. Bene dicono i colleghi quando affermano che il bite ha una funzione ,nel migliore dei casi, temporanea e non risolutiva. Un trattamento ortodontico convenzionale (studiato su tracciati ricavati dalla teleradiografia,per intenderci) le sposterebbe i denti in una posizione standardizzata e non tenente conto della sofferenza neuro-muscolare in atto,facendole correre il rischio,non solo di non risolvere ma addirittura di peggiorare il suo problema. Occorre nel suo caso effettuare uno studio strumentale per il reperimento di una corretta posizione mandibolare e il mantenimento di tale posizione su di un posizionatore mandibolare (ortotico) fino alla completa risoluzione della sintomatologia algico-disfunzionale. Raggiunto tale obbiettivo si instaurerà il trattamento ortodontico necessario che scaturirà dalla occlusione dentale reperita e tenente conto della situazione parodontale procuratasi nel tempo. Quando si intraprende un viaggio occorre sapere esattamente quale sarà il punto di arrivo. Altrimenti si resta nel campo delle ipotesi e non delle certezze.
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Tutto giusto ciò che i colleghi le hanno risposto, c'è un aspetto profondamente condizionante nella diagnosi e terapia delle cosiddette malocclusioni e cioè :che cosa si fa con la bocca, in quanto i pazienti con problemi sono sempre parafunzionali, e quindi non è la "ciabatta"in questo caso il byte a risolvere il problema bensì l'individuazione dei problemi funzionali e la loro risoluzione, molto spesso un trattamento con biofeedback è risolutivo
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Scritto da Prof. Pierluigi Capitanio
Milano (MI)

Buonasera, il consiglio e' quello di tornare dal collega gnatologo che sapra' trattare la sua malocclusione in maniera adeguata senza ricorrere ad interventi di chirurgia invasivi. Saluti. Dott. Fabio Gramaglia

Scritto da Dott. Fabio Gramaglia
Alessandria (AL)