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Domanda di Ortodonzia

Risposte pubblicate: 4

Agenesia di entrambi gli incisivi laterali

Scritto da Federico / Pubblicato il
Salve, sono un ragazzo di 19 anni e mi sono appena deciso a risolvere il mio problema legato ad un'agenesia di entrambi gli incisivi laterali. Inoltre presento diastema degli incisivi centrali e palato stretto e profondo. Il mio dentista mi ha proposto di ottenere lo spazio sufficiente affinchè io possa impiantare due incisivi di ceramica e risolvere il problema estetico. La soluzione è quella che più avrei preferito ma il dubbio mi sorge nella terapia proposta: dovrò portare un espansore palatale rapido per 6 mesi in modo da allargare il palato appunto e allo stesso tempo recuperare quei mm necessari per i due impianti da fare; successivamente porterò il classico apparecchio fisso a bracket per stabilizzare tutto per almeno 2 anni. Io mi chiedo se a quest'età la sutura palatina non sia già calcificata e quindi l'espansore palatale risulti inutile. Grazie.
Buongiorno caro Signor Federico. La "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari è un processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima e la sutura palatina media si chiude solitamente intorno ai 12, 13 anni nelle bambine e ai 13, 14 anni nei bambini. Quindi prima si inizia la terapia espansiva e meglio è. Anche intorno ai 5 anni. Ovviamente anche in un adulto è possibile espandere il palato attuando una frattura della sutura palatina.Dal punto di vista scheletrico è quindi necessario, nell'adulto, attuare un intervento chirurgico per espandere poi il palato.Ovvio che se ci si accontentasse di agire solo sui denti e non sullo scheletro, si potrebbe usare l'espansore senza intervento. Sarebbe però un compromesso spesso non accettabile ed in ogni caso da decidere solo dopo un esame cefalometrico completo, a tavolino e tanto altri accertamenti ortodontici.Devo purtroppo rispondere ribadendo per l'ennesima volta concetti "triti e ritriti" e chiedo scusa per questo a tutti i miei colleghi! Evidentemente però non basta mai parlarne se voi pazienti continuate a fare queste domande in queste situazioni. Ecco che la Diagnosi Ortodontica che è un atto Medico molto serio ed importante e che scaturisce solo da un Ceck up Ortodontico completo e da una analisi Cefalometrica che misura delle semirette che individuano dei piani e degli angoli in base a cui si fa una diagnosi e si prospetta una terapia ortodontica e che è compreso in più visite, rilievi di dati e soprattutto uno studio a "tavolino" dei problemi da correggere; è come una progettazione matematica di una espressione, di un problema che la cui soluzione è in una sequenza di espressioni , numeri e dati e, chiedere quello che chiede lei per l'ortodonzia, sarebbe come chiedere ad un matematico il risultato di un problema senza fargli fare tutti i "passaggi" che lo possano portare alla soluzione richiesta. Vede, siamo entrati in concetti complessi! Poi Modelli di Studio Ortodontici, Fotografie del profilo e di Fronte in rapporto 1:1 e ovviamente una Visita Clinica Gnatologica a completamento di quella Ortodontica già descritta!fare una Diagnosi e programmare una Terapia,bisognerebbe vederla Clinicamente, questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediato, è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La bocca nel suo intero) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica oltre che Terapeutica!bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura della lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici ben precisi. Ora esistono anche teleradiografie particolari che permettono di sovrapporre lo scheletro e il profilo fotografico per meglio fare queste valutazioni (stereofotografia che sincronizza il viso del paziente con il volume osseo, quindi, volumetrica). Banalmente forse, per lei, le dico : "Senza tutto questo che le ho spiegato, non posso rispondere, in modo professionale, deontologico e corretto"! Ma parlate tra voi, Lei ed il Suo Dentista? Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

L'espanzione palatina nell'adulto, salvo interventi chirurgici mirati di frattura della sutura palatina stessa, non è attuabile a livello scheletrico con nessun tipo di espansore rapido - tradizionale - fisso - mobile che sia. È possibile, senza alcun intervento chirurgico ovviamente, limitarsi ad espandere l'arcata dentaria superiore tramite appunto un apparecchio che funga da espansore: azione esclusiva sui denti e non scheletrica. È la strada giusta per lei? Lo può sapere attualmente soltanto chi l'ha visitata, noi qui non abbiamo dati a sufficienza. L'espansione non chirurgica alla sua età non è di per sè concettualmente sbagliata, intendendo però, ripeto, con essa, non una reale espansione del palato, ma più che altro uno spostamento dentale verso l'esterno ed allargamento dell'arcata stessa su cui si opera. La sequenza operatoria successiva che le è stata proposta è quella standard (recupero spazio necessario per inserimento implantare, ortodonzia fissa contenitiva, eventuale applicazione di provvisori adesivi, chirurgia sui tessuti duri e molli precedente o concomitante all'inserimento degli impianti ed eventuale chirurgia sui tessuti molli successiva, protesizzazione). Un trattamento lungo, complesso ed impegnativo, per lei e per chi la seguirà, quindi deve avere massima fiducia nei colleghi che la operano, altrimenti parte con il piede sbagliato.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Federico, l'espansione palatale assistita chirurgicamente è possibile anche in età adulta. Non sempre, una volta ottenuti gli spazi troviamo poi abbastanza osso per posizionare impianti, per questo le consiglio di sottoporsi a uno studio accurato del caso e di richiedere una relazione della proposta di trattamento con tutte le possibili complicanze del caso, chiaramente tutto questo a dei costi, ma saranno per lei i soldi meglio spesi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

I suoi dubbi sono giusti. Deve usare l'aiuto della chirurgia per espandere il palato (non lo ha proposto il suo odontoiatra? In tal caso lo cambi) e poi questo si deve tenere il meno possibile, diciamo 1 mese e poi faccia ortodonzia, magari invisalign. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)