Menu

Domanda di Ortodonzia funzionale

Risposte pubblicate: 8

E' possibile che la placca sia troppo grande per la bocca di mia figlia?

Scritto da alessandra / Pubblicato il
Salve, mia figlia di 7 anni è in cura per una malocclusione di II grado con una P.F.B. da appena due giorni. Tale placca è molto visibile, il mento e il labbro superiore sembrano sovrastare la parte superiore del viso. Inoltre presenta una salivazione abbondantissima, parla malissimo e il suo linguaggio risulta quasi incomprensibile. Ho notato che quando la bambina parla, la placca è sempre poggiata sull'arcata dentaria inferiore. Tutto questo è normale? Come può essere che questa placca sia funzionale? Quando la bambina dorme la bocca è semiaperta, funziona lo stesso la placca? E' possibile che la placca sia troppo grande per la bocca di mia figlia? Sicura di risposte esaurienti invio a voi tutti distinti saluti. Grazie Alessandra
Normalmente vi possono essere qualche disagio ma non avendo visto nè la placca né sua figlia é difficile risponderle chieda un controllo dal suo dentista. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Sig. Alessandra, gli apparecchi ortodontici non sono dotati di Taglie conformate da poter sostituire come vogliamo, ma sono strumenti di alta precisione studiati e costruiti con accortezza e utilizzabili esclusivamente per quel paziente, per cui ritorni allo studio e chieda spiegazioni, controlli anche se chi aveva consegnato l'apparecchio è iscritto all'ordine dei medici.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Alessandra, chiede risposte esaudienti in Ortodonzia ed allora capirà che non posso risponderle proprio perchè non posso analizzare la Cefalometria e le semirette ed angoli su precisi punti di repere, foto del profilo e di fronte in rapporto 1:1, modelli di studio, ceck up ortodontico completo etc. In ogni caso, sorvolando sugli Acronimi che non amo per niente, la placca funzionale bite è semplicissima e non è possibile "sbagliarne le dimensioni"! La sua caratteristica è quella di avere due Bite laterali per intrudere gli elementi dentali posteriori e nello stesso tempo fare estrudere il gruppo frontale siua superiore che inferiore e impedire l'inerposizione della lingua. Un Logopedista sarebbe molto indicato per una terapia coadiuvante. Non amo gli acronimi perchè, basta aggiungere un bite frontale e togliere i posteriori per avere la placca funzionale Cervera che spesso erroneamente la si indica con lo stesso acronimo, anzichè col suo PCF ma ha diverse funzioni, proprio quelle contrarie, ossia fare estrudere il gruppo posteriore e intrudere solo il gruppo frontale! Poi c'è la Placca Cervera Funzionale Bite, indicata sempre erroneamente cogenericamente con lo stesso acronimo PFB che ha altre funzioni e che avrebbe invece l'acronimo PCFB etc!In Genere si chiamano tutte con l'acronimo P.C. ossia Placche di Cervera. Come vede la confusione può essere generata in chi non è "del mestiere"! Detto questo, preciso che gli approcci in Ortodonzia, alla terapia sono tanti e diversi. L'importante è arrivare a risolvere le patologie e le disarmonie dopo avere fatto uno studio serio del caso. Il suo problema è che vuole fare lei il Medico e capire tutto fino in fondo. L'Ortodontista, il Medico, il Dentista, lo Specialista ci sono proprio per questo. E' essenziale che venga fornita tutta la spiegazione al paziente ma in base a quel che lui possa comprendere, non i dettagli terapeutici superspecialistici che gli creerebbero solo confusione. Dialoghi col suo Dentista e si fermi da lui! Faccia parlare il Dentista con il Logopedista. Dovrebbe essere già iniziativa del Dentista il fare questo perchè ci deve essere collaborazione! Non si ponga tante domande o le ponga al Dentista con fiducia. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Estetica Dentale e del Sorriso e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

E' normale che la placca tenda a cadere verso l'arcata inferiore ed è una dinamica utile a provocare la chiusura delle arcate così da ottenere il contatto con i "bites" metallici che guideranno la giusta conformazione delle arcate. E'anche assolutamente normale che inizialmente l'apparecchio provochi una salivazione aumentata ed un disagio nella fonazione, problematiche che, comunque, miglioreranno notevolmente con il passare del tempo. Cari saluti, Dr.Roberto Del Rosso, Specialista in Ortognatodonzia,Terni
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Roberto Del Rosso
Terni (TR)

La placca funzionale Bracco, evoluzione torinese della famosa PCF di Cervera, è fatta sull'impronta di suo figlio ed è libera in bocca senza ganci di stabilizzazione. Ha cioè quello che lei chiama difetti e che sono sue caratteristiche. Torni dallo studio che lo ha consigliato e veda che le spieghi bene il suo funzionamento ed anche l'inizio graduale perchè il paziente ci si abitui. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Gentile Sig.ra Alessandra, si tratta di un dispositivo costruito su misura, quindi credo improbabile sia troppo grande. I disturbi che sua figlia lamenta sono normali nei primi giorni, ma poi si risolvono. La P.F.B. lavora muovendosi in bocca, pertanto non sarei così preoccupata. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile signora stia pure tranquilla. Come già detto dai colleghi, tutte le "anomalie" che ravvisa nell'apparecchio di sua figlia sono delle caratteristiche tipiche degli apparecchi funzionali, ed il fatto che cadono quando apre la bocca è quella forse più importante; non a caso infatti vengono chiamati anche apparecchi a caduta. Possono forse sembrare un po' ingombranti ad un primo impatto, ma vedrà che la bambina si abituerà presto e tutto sarà più semplice.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Salvatore Medaglia
Caserta (CE)