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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 10

Gravidanza, cure odontoiatriche e anestesia locale

Scritto da romina / Pubblicato il
Salve sono Romina avrei bisogno di una informazione. Da pochi mesi mi si è staccato un dente (Ultimo dente in basso a destra non è quello del giudizio) causa carie. Il dentista mi ha curato la carie ripulito all'interno con medicazioni anche canalari. Attualmente deve chiudere il dente ma ho una pasta provvisoria in quanto il dentista ritiene di tagliare un pezzo di gengiva e successivamente mettere un perno per poter inserire la capsula provvisoria di un dente. La mia domanda è questa: se fosse in corso una gravidanza e fossimo al primo max. secondo mese ci sono problemi nell'effettuare questo piccolo intervento con anestesia? L'anestesia anche in piccole quantità è dannosa per il feto? O è possibile effettuale questo intervento dopo alcuni mesi. Che controindicazioni ci sono in gravidanza con anestesia locale anche in una fase di concepimento. Quanto posso rimanere e quali controindicazioni ci sono se il mio dente rimane dodici mesi mezzo spezzato con pasta provvisoria. Grazie e saluti.
Cara Romina l'ideale nei primi tre mesi di gravidanza sarebbe non effettuare terapie farmacologiche ed eseguire esami radiografici. Le linee guida sconsigliano di effettuare anestesie locali a meno di cause di forza maggiore. Nel tuo caso specifico potresti aspettare il secondo trimestre per proseguire le cure odontoiatriche. Saluti

Scritto da Dott. Alessandro Aglietti
Firenze (FI)

Cara Signora Romina...Il suo dentista sta procedendo molto bene...la gengiva che le deve togliere...si chiama in termine Medico Parodontale : Gengivectomia per ottenere un allungamento della coronaclinica del dente (ossia un allungamento della parte di dente che emerge dalla gengiva in modo che la gengiva stessa sigilli la radice e difenda l'osso sottostante dall'attacco deri microbi che vivono in bocca)...e veniamo alle sue domande ...PREMESSO CHE DEVE AVERE UNA GRAVIDANZA NORMALE E SENZA PROBLEMI...e questo glielo può dire solo il suo GINECOLOGO! Detto questo se la Gravidanza è "normale"...deve capire che la Gravidanza non è una malattia ma è una situazione fisiologica normale di una donna...L'anestesia locale non fa assolutamente male e non costituisce controindicazione per una gravidanza ..dal primo al nono mese...magari eviterei per prudenza..la seconda metà del nono mese...ma dipende anche lì da cosa le dice il suo Ginecologo che DEVE SENTIRE IN OGNI CASO! In fase di concepimento...non esistono controindicazioni...il suo dente deve esere quindi curato tranquillamente. Poichè in gravidanza il "movimento esplosivo ormonale provoca accellerazioni di carie e di gengiviti (legga il mio articolo la GENGIVITE MARGINALE...su questo stesso portale) il dente cariato e medicato lo potrebbe "perdere"...e non c'è motivo...lo può e lo deve curare...per mantenere la salute delle gengive è consigliabile una seduta previa visita Parodontologica di una Detartrasi ad Ultrasuoni e un Curettage e Scaling ogni tre mesi...quindi ora...al 4/5 mese e al 6/7 mese di gestazione poi dopo la nascita continuare ogni tre mesi per un anno almeno! (legga per favore sempre su questo portale il mio articolo il Curettage e Scaling e capirà e legga anche l'altro mio articolo la "piorrea questa sconosciuta"... Cordialmente
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Le linee guida consigliano di limitare i farmaci durante l'embriogenesi, ovverosia i primi 2 mesi di gestazione. Comunque non sono noti effetti dannosi sul feto derivati dalle anestesie locali odontoiatriche.

Scritto da Dott. Bruno Tortorelli
Roma (RM)

Sig. Romina, il suo odontoiatra è un medico, che le ha eseguito un’anamnesi e conosce benissimo come ci si deve comportare alla presenza di una donna gravida o in caso di presunta gravidanza. Eventualmente al prossimo appuntamento, parli al collega del problema. I protocolli sono indicativi e non applicabili a tutti i casi, in cui sono presenti esigenze diverse.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Nei primi tre mesi, solitamente, i ginecologi sconsigliano l'utilizzo di anestetici per un possibile effetto ossitocinico (potrebbe venir indotto un aborto spontaneo... questo a livello teorico, non ho mai sentito dal vero di casi simili). dopo si può lavorare tranquillamente, magari limitando le radiografie... soprattutto per tranquillità Sua. lasciare il dente con l'otturazione provvisoria per molto tempo è sconsigliabile: dopo 3 settimane l'interno "si inquina" e costringerebbe ad effettuare il ritattamento dei canali che, con tante attenzioni e sotto diga le avevano curato... spero! Se deve aspettare può essere indicato sostituire la chiusura provvisoria con un restauro adesivo (anche "brutto" e temporaneo, ma più "sigillante")
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Scritto da Dott. Attilio Venerucci
Finale Ligure (SV)

Gentile Romina, meglio attendere il terzo mese di gravidanza per fare una anestesia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Signora Romina, la sua è una gravidanza presunta o certa? Non si capisce da quello che ci dice...comunque le consiglio di parlarne con il suo curante che saprà come affrontare il "problema". Saluti.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Gent. Romina, non vi sono controindicazioni ad eseguire anestesie locali dentali in gravidanza. Le norme sono solo prudenziali e generiche ma è chiaro che se è necessario intervenire l'anestesia può essere fatta tranquillamente con giusta tecnica e dosaggio. Tutto questo è sicuramente nel bagaglio culturale del suo dentista, quindi si rivolga a lui con tranquilità visto che oltretutto la conosce personalòmente attraverso la sua anamnesi. Saluti

Scritto da Prof. Francesco Scarpelli
GORIZIA (GO)

Cara Romina, come le ha già risposto perfettamente il collega Dr Petti, l'anestesia non causa nessun problema, anche perchè la dose di anestetico che le viene somministrata è veramente minima. Distinti saluti e Tanti auguri per la sua gravidanza.

Scritto da Dott. Gerardo Cafaro
Campagna (SA)

Cara Romina, dalla tua domanda traspare la meravigliosa voglia di avere un figlio e quella ben più concreta di salvare il tuo dente. La ricerca ha evidenziato un ridotto aumento dei rischi che si corrono normalmente per l'uso di anestetico puro e di rx anche nei primi mesi. Più controverso sembra essere l'uso di anestetici con vasocostrittore. Comunque le consiglio di rivolgersi al centro più qualificato che abbiamo in Italia: esiste un servizio telefonico gratuito, promosso dall’Istituto di Ginecologia e Ostetricia dell’ Università Cattolica di Roma, che prende il nome di Telefono Rosso e che offre una consulenza in merito ai rischi e alle conseguenze di assunzione di farmaci in gravidanza. E' lo 06-3050077, una linea telefonica dedicata a future e neo mamme. Si chiama Telefono Rosso ed è lo speciale servizio gratuito del Centro Studi per la Tutela della Salute della Madre e del Concepito dell'Università Cattolica di Roma, nato col sostegno della Regione Lazio, che offre informazioni e chiarimenti “a domicilio” per la prevenzione dei difetti congeniti del neonato e una valutazione dei rischi teratogeni (fattori che possono causare malformazioni dell’embrione), per esempio derivanti dall’assunzione di farmaci in gravidanza. Il servizio (al costo della sola telefonata) è attivo dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 13.00. Il Telefono Rosso fornisce consulenze mediche in fase preconcezionale, in gravidanza o durante l’allattamento a chiunque ne faccia richiesta: per esempio coppie, in particolare donne che desiderano avere un figlio o che si trovano nelle prime fasi della gravidanza, ma anche medici di base, farmacisti e altri operatori sociosanitari. La consulenza viene effettuata da medici specializzati in ostetricia e ginecologia con particolari competenze nel campo della medicina prenatale, delle gravidanze a rischio e della teratologia clinica. La valutazione del possibile rischio riproduttivo si avvale anche delle banche dati specifiche disponibili a livello internazionale. Il Telefono Rosso – è infatti integrato nella rete dei servizi omologhi (Teratogen Information Service) europei (ENTIS) ed extraeuropei (OTIS), con i quali esiste un rapporto continuo di scambio di informazioni relative soprattutto alle problematiche che risultano più rare o nuove
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Scritto da Dott. Giovanni Furlani
Legnago (VR)