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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 4

Esiste una pellicola che si applica in due o tre sedute per proteggere un dente quando è consumato?

Scritto da antonella / Pubblicato il
Mi chiamo Antonella ed ho 53 anni. ho una domanda da fare per un problema di consumazione dei denti per serramento notturno: essendosi consumato superficialmente un molare inferiore a dx per cui quando mastico è sensibile, il dentista mi ha detto che c'è una pellicola che si applica in due o tre sedute che protegge il dente in quanto consumato. Da un altro dentista, però, che mi aveva rivelato questa mia abitudine notturna di serrare i denti, non mi ha però mai accennato a questa pellicola da applicare. Sono dubbiosa, posso avere una risposta a riguardo per sapere se effettivamente esiste una tale cura. Grazie anticipatamente per il vs contributo.
La pellicola consiste forse in un po' delle paste che usiamo noi (composito adesivo) che tende a colmare le lacune di usura con diversi vantaggi. Consigliabile ed economico. Bene associare anche un semplice byte da portare la notte per limitare queste usure.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara Signora Antonella, lei parla di "serramento notturno" ossia di bruxismo che è un sintomo di una patologia occlusale! Non basta ricostruire i suoi denti con una "pellicola" ossia con materiale estetico ricostruttivo ma bisogna fare prima una diagnosi gnatologica adeguata per impostare la terapia giusta. Le lascio una foto, dove vedrà in basso anche un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia m isurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici! Il Bite ha senso se poi porta ad una terapia risolutiva della malocclusione, o meglio della persa giusta occlusione, Il Bite Plane, che sembra una "sciocchezza" ma non lo è, anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata fissa perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere, poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore; è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite,così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari e il cervello dimentica la posizione errata patologica memorizzata da esso e si può trovare così la nuova posizione della mandibola,quella corretta". Il bite plane infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico ed una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia. Dopo questa terapia, potrà fare una implantologia seria. Quindi l'implantologia è solo la parte terminale e semplice di una terapia invece molto complessa gnatologica. Spero che oggi abbia "imparato veramente qualcosa" e che ne capisca l'essenza e l'importanza, perchè non lo ha letto lei su internet, ma gliel'ho spiegato io! Tutto questo l'implantologo dovrebbe saperlo e avrebbe già dovuto spiegarlo a lei, paziente! Se non lo ha fatto significa che non vede un millimetro più in la della implantologia fine a se stessa e non come mezzo importantissimo di reale riabilitazione orale in casi clinici complessi! Ovvio che bisogna valutare anche la presenza eventuale di tasche parodontali spesso presenti in patologie scatenanti come quelle gnatologiche. Ho detto scatenanti, quindi la causa di esse deve essere una Parodontite che ha un'altra etiopatogenesi ma che è scatenata dalla malocclusione, dallo stress dei precontatti occlusali sul parodonto!Si affidi ad uno Gnatologo noto e che magari sia anche Parodontologo ed implantologo!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Sig. Antonella, le consiglio di farsi mettere tutto per iscritto dalla diagnosi alla proposta di trattamento, poi ne riparliamo.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)