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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 10

Il 7 del corrente mese ho estratto due radici con dei residui di molari

Scritto da Rosina / Pubblicato il
Buongiorno, il 7 del corrente mese ho estratto due radici con dei residui di molari (inferiori), che quasi totalmente erano caduti spontaneamente a seguito di trattamento chemioterapico concluso a gennaio. L'estrazione è stata un pò complicata poichè durante la stessa un molare in particolare si è spezzato. Tutta la procedura è stata fatta senza terapia antibiotica. Il dolore successivo all'estrazione è stato intenso, credevo fosse normale sono andata avanti con antidolorifici fino al giorno dopo. Il giorno seguente mi sono alzata con la faccia deformata tanto che era gonfia e ho iniziato a prendere il mio antibiotico (prendo solo rulid da 150 - roxitromicina - perchè sono allergica alla penicillina e derivati) accompagnato sempre da antidolorifici. Ho chiamato il mio dentista ma lui mi ha detto che era normale di continuare l'antibiotico. Intanto il 3° giorno si è sgonfiato ma il dolore aumentava per cui tramite il mio oncologo fatto panoramica e sono andata dai dentisti dell'ospedale che hanno riscontrato una scheggia di dente residuo e un alveolite. Mi hanno raschiato fino a fare uscire sangue. Ieri (5 giorno) di nuovo da un'altro dentista che mi di nuovo raschiato e pulito con acqua ossigenta e mi ha prescritto antibiotico ogni 8 ore e oki sol. 3 volte al di. Ma perchè il dolore non si attenua? Sento delle fitte enormi e anche sotto il collo e come ci fosse ancora qualcosa. Premetto che non posso prendere più mesulid, toradol o quant'altro perchè, forse per il troppo abuso, mi arrivano sudorazioni fredde e mi sento tutta gonfia.. Vi prego datemi delucidazioni. Sono già al quinto giorno di antibiotico, ma nulla. Grazie anticipatamente. Premetto che ho un gran sollievo con acqua fredda.
Sig. Rosina, lei parla di chemioterapia, è stato forse somministrato di acido zoledronico ? Questo è un bifosfonato che può dare complicanze di osteonecrosi. Mi raccomando da questo momento si faccia mettere per iscritto sempre diagnosi, cure eseguite ed eventuali terapie prescritte e cerchi di responsabilizzare un solo professionista. ruffonidiego@virgilio.it

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Rosina, pessima abitudine, diventata ormai prassi, soprattutto nelle nuove generazioni di Odontoiatri di non prescrivere un antibiotico idoneo e pessima abitudine di non fare una revisione chirurgica dell'alveolo alla fine dell'intervento! Ormai è in via di risoluzione tutto. Lei ha avuto una complicanza, a parte il frammento di radice che il Dentista avrebbe dovuto vedere e estrarre subito, che si chiama alveolite secca. La revisione chirurgica con cruentazione dell'alveolo è stata fatta, gli antibiotici li ha, occorre pazientare un po' di tempo, purtroppo sono complicanze fastidiose e lunghe. Però il Dentista sa che esistono farmaci e sostanze da porre localmente che leniscono molto il dolore. Che dirle, faccia presente la cosa al suo Dentista!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Rosina, purtroppo l'alveolite post-estrattiva è una complicanza frequente ed imprevedibile che può verificarsi anche sotto copertura antibiotica, che certamente ne riduce il rischio, ed è particolarmente fastidiosa e lenta a guarire. Inoltre vi è anche una limitazione alla assunzione di farmaci più efficaci che ne rallenta ulteriormente la guarigione. Deve avere pazienza e continuare la terapia prescritta.Non conosco la sua anamnesi ma se prende dei farmaci della classe dei bifosfonati la situazione si complica ed in questo caso è necessario si facciano controlli frequenti della situazione locale. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Gentile Sig.ra Rosina, purtroppo l'alveolite post-estrattiva ha tempi di guarigioni lunghi e bisogna avere pazienza. La terapia che adesso le stanno somministrando è corretta. Come giustamente dice il dott. Petti esistono medicamenti da inserire nell'alveolo che aiutano a lenire momentaneamente il dolore. Sono a base di Cloretone, Iodoformio ed Eugenolo. Provi a parlarne al dentista che adesso la sta seguendo. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Non ci dice per quale tipo di neoplasia ha dovuto sottoporsi a chemioterapia, e vi sono tipologie di neoplasie che vengono trattate anche con farmaci bifosfonati che molto spesso danno come complicanza fatti come quello che riporta. Non ci dice anche da quanto tempo ha terminato la chemio, altro fattore importante implicato pesantemente negli "strascichi" dopo terapie estrattive orali. Per concludere, ritengo che purtroppo sia abbastanza normale quanto sia accaduto. Alla luce di tutto ciò, suona piuttosto strano l'aver estratto i denti senza aver instaurato una adeguata terapia antibiotica, che nel suo caso prolungherei ancora per qualche giorno. Certo è però che se il suo dottore si è comportato così, avrà avuto i suoi motivi. Non capisco però il suo peregrinare da diversi professionisti. Spesso cambiare in corso d'opera è sbagliato, perchè si confondono i confini di dove è arrivato il primo e dove continua il secondo e così via. Trovi un dentista bravo con cui iniziare un percorso basato sulla fiducia e sulla stima reciproca, perchè pazienti con il suo recente passato potranno avere bisogno relativamente spesso del dentista. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile Rosina, oramai la tempesta penso che sia già passata e, per il futuro, le consiglio sempre di far presente il suo stato di salute e la terapia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Sig.ra Rosina, nei siti estrattivi si è verificata una complicanza frequente chiamata alveolite secca, molto fastidiosa e lunga ma che guarisce ,come le hanno spiegato i colleghi, deve avere solo un pò di pazienza. Però rivolgerei l'attenzione sul fatto che l'applicazione di acqua fredda attenua in modo significativo il dolore, nell'alveolite questo non avviene, ma capita solo in caso di pulpite acuta irreversibile.Faccia presente questa sintomatologia al suo dentista che valuterà la possibilità di una patologia pulpare ai denti presenti in zona. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Piero Puppo
Imperia (IM)

Che tipo di chemioterapia le e' stata somministrata? Saluti dott. Gianfranco Vuolo

Scritto da Dott. Gianfranco Vuolo
Salerno (SA)

Si è trattato di un'alveolite postchirurgica ma ora guarirà tutto. Abbia pazienza

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Come già scritto dai colleghi che mi hanno preceduto, quasi certamente i suoi disturbi sono ascrivibili a un'alveolite post-estrattiva. Di solito il dolore scompare in un arco di tempo di 7 -10 giorni. Molto più efficaci dei farmaci antidolorifici, risultano le medicazioni professionali a base di eugenolo. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.

Scritto da Prof. Ciro Russo
Frattamaggiore (NA)