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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 6

Persistente e pulsante dolore dopo l'estrazione di un dente

Scritto da Elena / Pubblicato il
Buongiorno, vorrei esporre il problema che mi affligge cercando di spiegarmi bene e sinteticamente. In seguito al ritrarsi di qualche pezzo di gengiva su alcuni denti, è stata necessaria la devitalizzazione per evitare una estrema ensibilità, almeno così consigliatomi. pertanto l'ho eseguita inizialmente su un molare. Sembrava tutto a posto, ma restava un dolore profondo alla pressione non tanto da masticazione ma al tatto. Un paio di mesi fa ho dovuto devitalizzare anche il premolare adiacente. Da qui l'inizio di odissea. Il molare è stato riaperto, strappato (pare) un residuo nell'apice (il tutto senza anestesia), ha iniziato a far male sempre di più cosicchè, 15gg fa mi è stato tolto. Ma non è finita. Oltre al dispiacere di averlo perso (mi domando ad oggi se era proprio necessario), alla sera il dolore che avvertivo si è spostato sul premolare adiacente (devitalizzato). Sono 15 gg che impazzisco, un dolore pulsante continuo, ho la gengiva piuttosto gonfia ma non mi sono stati prescritti antibiotici. Il dentista mi ha detto che l'evoluzione era del tutto normale. Premetto che ho tolto altri denti (giudizio) e non ho mai sofferto così. Sono così andata dal mio medico di base che mi ha prescritto inizialmente l'amoxicillina (12gg) e da ieri la spiromicina. Il dolore pulsante è atroce, qualsiasi movimento io faccia si intensifica, viaggio ad aulin e non è possibile continuare così. Ho mendicato al dentista una lastrina di controllo ma ha ribadito che non era il caso. Dolore pulsante a parte, non posso sfiorare questo dente perchè il dolore è terribile. Sempre il mio medico di base lunedì scorso mi ha fatto fare la panoramica però non si vede nulla di particolare se non una "tenue area rarefattiva peri apicale". Ora chiedo: che cura è possibile fare per non perdere anche questo dente e soprattutto per far passare il dolore dal momento che non ne posso più? Chi mi può aiutare? Son disperata ed inoltre mi è venuta molta molta paura..ringrazio anticipatamente.
Gentile Elena, ci sono diversi punti del suo racconto che non mi convincono, forse per le terapie attuate o solo perchè non le sono state date le giuste spiegazioni. ad ogni modo il caso è abbastanza complesso. E' in grado di poterci spedire una copia delle radiografie? Secondo me ci sono tante concause tra le quali una alveolite post-estrattiva nella zona del molare che richiede un rintervento nella zona. Se è così la sola Amoxicillina non basta, ma on-line non le posso prescrivere farmaci. Parli col suo dentista. cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)

Sig. Elena, forse va rivisto il caso ed escludere che il dolore sia di origine odontoiatrica, lei deve descrivere e localizzare bene i sintomi al suo odontoiatra. Qualora non fosse diagnosticato nulla, si potrebbe sospettare il dolore atipico facciale che, come la sindrome della bocca urente, non presenta segni clinici obiettivi e diagnostici.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Elena mi dispiace dover dire che non è per niente tutto normale . Anzitutto la causa reale della sensibilità non è stata curata...ossia le RECESSIONI GENGIVALI = la gengiva, ritirandosi e scoprendo la radice ed il colletto del dente, li mette a "nudo" rendendoli sensibili agli stimoli termici e chimici .quindi si sarebbero dovute curare le recessioni le lascio una foto e dei link a miei casi clinici su questo argomento così che capisca meglio .poi estrarre il dente via non andava fatto ovviamente in linea di massima non conoscendo la sua situazione clinica ma per l’esperienza di 32 anni di professione che ho..si poteva indubbiamente salvare e si DOVEVA i denti si curano non si estraggono le lascio anche qui dei link a miei casi clinici . Poi se ha un dolore pulsante continuo bisogna cercare la causa in una pulpite di un dente che può anche essere non vicino alla zona per il fenomeno della sinalgia, ...esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!...se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esci più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...però è sufficiente da parte del dentista fare un semplice esame che si chiama di stimolazione termica: si saggia la risposta del dente ad un liquido che abbassa la temperatura istantaneamente a qualche grado sotto zero...dai 37 gradi che abbiamo in bocca...a -4 , il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente và devitalizzato... ...ora non potendo raggiungere gli apici delle radici per la presenza della corona...per via normale...li si raggiungono per via retrograda ...sigillando..gli apici con MTA o Amalgama chirurgica priva di zinco...il concetto è questo:... ...Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la terapia nuova endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Per togliere il dolore basta fare questo una volta individuato il dente e fatta una diagnosi: non può convivere con tanti granulomi per di più fistolizzati (alcuni)...sono pericolosi non solo localmente per i denti...il Parodonto...l'Osso...le gengive...ma anche per l'Organismo intero...dal Granuloma possono partire microbi che col torrente ematico vengono portati in organi ed apparati importanti quali Rene, Cuore e tanti altri...e dare infezioni pericolose...fortunatamente molto rare...ma esistono e sono pericolose ripeto!...quindi un granuloma va eliminato...se poi sono più di uno come nel suo caso ...motivo in più per eliminarlo e soprattutto se sono fistolizzati...: guardi che è semplice e normale terapia alla portata di qualsiasi buon Dentista!... Le spiego cos'è un Granuloma: I granulomi si curano: essi sono dei tentativi dell'organismo di bloccare l'infezione che risiede nel dente...ossia i microbi sono nella radice...le tossine escono dall'apice e provocano l'insorgenza del granuloma...curate le radici...il granuloma si riassorbe da solo in un tempo variabile di pochi mesi al massimo ... ma i microbi non ci sono più!...se fosse impossibile curare le radici per la via "normale"...le si curano per via retrograda, chirurgicamente, entrando nelle radici dagli apici che poi vanno sigillati con materiali particolari!...il granuloma i può anche non escidere chirurgicamente intanto si riassorbe! Ciò detto le possibilità di dovere estrarre il dente sono molto ma molto remote...quindi con una buona terapia endodontica o di chirurgia endodontica...lei mantiene il suo dente senza neanche dover fare protesi o distruggere quelle che ha o fare impianti...spendendo tra l'altro enormemente di meno!... Il suo DENTE NON VA ASSOLUTAMENTE ESTRATTO (ovviamente lo dico solo in linea di massima...ma l'esperienza ...mi creda ... è veramente tanta per dirlo...ovvio che dovrei confermarlo con una visita clinica...ma tant'è... ..vediamo di mettere un pò di ordine nei suoi problemi: A- Per il dente devitalizzato e riaperto ... non capisco ... con una Rx Endorale, una Visita accurata, si deve arrivare ad una diagnosi sulla patologia di cui è eventualmente affetto il suo dente dolente ... se come sembra c'è un quarto canale a quanto pare in necrosi ... dato che si sono pianificate più sedute...bisogna procedere così: 1- Bisogna iniziare almeno tre giorni prima di intervenire una copertura antibiotica con un antibiotico potente, a largo spettro soprattutto su anaerobi gram neg. come il ceftriaxone bisodico in fiale intra muscolari da 1Gr. (una al di per tutto il trattamento e proseguire oltre di almeno 4/5 giorni. (ovviamente è solo un suggerimento ...non posso prescrivere antibiotici per vie web senza neanche averla vista e fatto una anamnesi accurata...lo farà il suo medico che la prenderà in cura)!!!!Faccia la prima seduta un lunedì...la seconda un Venerdì e la terza di chiusura dei canali il Lunedì successivo...in modo da assumere, partendo da tre giorni prima e terminando 4/5 giorni dopo, in tutto 14/15 Fiale da 1 Gr. (una al dì) 2- procedere alla strumentazione accurata con lavaggi (sotto diga ovviamente) di ipoclorito neutralizzato poi da acqua ossigenata e lavaggi soprattutto prima della chiusura provvisoria a fine seduta con prima Clorofenolocanforato, poi con lo stesso antibiotico lasciato dentro il canale. Si chiude poi il dente alla fine di ogni seduta con membrana osmotica per impedire la reinfezione dei denti coi microbi da fuori a dentro e nello stesso tempo per fare uscire il gas prodotto dai microbi sopravvissuti dentro che causerebbe pressione e quindi dolore! E qui finisce la prima seduta! 3-Nella seconda seduta si rifinisce la strumentazione... si vede se c'è pus ( se c'è bisogna programmare altre sedute) si ripete tutto e si chiude sempre con membrana osmotica... 5-infine in terza seduta si chiude il dente. ... se per disgrazia ci fossero problemi veramente insormontabili per una terapia canalare quasi impossibile...però possibile)...allora si curerebbero le radici per via retrograda ossia entrando nel dente dagli apici per via chirurgica e poi sigillando gli stessi con vari materiali chi preferisc l'amalganma chirurgica priva di zinco chi altri particolari cementi chirurgici...curato così...il dente si salva ne stia certo! basta essere esperti endodontisti e chirurghi endodontici ... o più generalmente basta essere eccellenti Dentisti!!!!! RIPETO NON FACCIA ESTRARRE IL DENTE...è un crimine! ...metaforicamente parlando...i denti si curano...non si estraggono...concetto apparentemente banale...ma REALE!!!... RECESSIONI GENGIVALI : Innesto libero di gengiva    .. Lembo semilunare   . Riabilitazione Orale Parodontale e Protesica Completa, in un Caso Complesso di Compromissione Grave Parodontale ossea, conservativa, endodontica, protesica in presenza di insufficienza di gengiva aderente.   .. quest’ultimo è in bocca da 30 anni circa quindi questi "lavori" durano . .. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia e Riabilitazioni Orali Complete in Casi Clinici Complessi
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Recessioni-Gengivali-x4.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Signora Elena non mi è chiarissimo cosa sia accaduto al molare, cosa sia stato strappato via in particolare. Poi adesso il suo premolare parrebbe avere una parodontite apicale acuta, allora si può fare qualcosa, un ritrattamento è d'uopo. Per quel che riguarda il suo molare estratto non si può che fare supposizioni riguardo la necessita di estrarlo, allora è meglio astenersi.Cordialmente Orazio Ischia

Scritto da Dott. Orazio Ischia
Lipari (ME)

Sig.ra Elena, togliere un dente perchè fa male e non perchè dondola, mi pare un pò azzardato, ma non voglio giudicare nessuno, perchè senza visitarla e senza vedere almeno una panoramica, ogni nostro dire può essere inficiato dai fatti. Io sono pienamente d'accordo col Dott. Petti, perchè la terapia d'elezione per le recessioni gengivali, è l'intervento muco-gegivale e paradontale con innesti di mucosa, lembi bipapillari o spostati lateralmente e non certo la cura canalare. per saperne di più le consiglierei di leggere i miei articoli pubblicati su questo portale, dove potrà vedere le tecniche di parlo sopra: Igiene orale e malattia paradontale; recessioni gengivali. I due articoli si completano. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Gentile Signora Elena, le pongo più domande per poter capire meglio. Il dolore corrisponde alla regione orbitaria (intorno all'occhio), mascellare (di lato al naso) o mandibolare? Si propaga ad accessi "elettrici" della durata di pochi secondi? Rimane una "sofferenza di base", ed il dolore si esprime ad ogni minimo movimento o stimolo del viso?

Scritto da Dott. Angelo Raffaele Izzi
Lainate (MI)