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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 6

Potrebbe trattarsi di una micro lesione?

Scritto da ANTONIETTA / Pubblicato il
Salve. Da un periodo a questa parte soffro di dolore ad un molare vicino a quello del giudizio. Premesso che ci tengo alla cura dei miei denti in quanto ogni 6 mesi o all'anno effetto la pulizia d'igiene. Non soffro neanche di carie. A 33 anni ho i miei denti sani. Ho effettuato una panoramica è non è uscito niente. Il mio dentista ha valutato che potrebbe trattarsi di una micro lesione. I sintomi sono non sempre frequenti il fastidio avviene durante la masticazione è lieve congelamento dove viene il dolore. Il mio dentista ha consigliato di aprire il dente. Devo accettare o pagherò le conseguenze una volta aperto è poi chiuso. Preciso che ogni tanto soffro di molari del giudizio perché non sono usciti del tutto.
Sig. Antonietta, la panoramica non è adatta per la sintomatologia che lei descrive, meglio una RX endorale mirata, che darà la corretta diagnosi con le relative cure.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Antonietta, buongiorno. Sinceramente non so che dirle. Non è possibile fare una Visita Clinica On Line e proprio di una Visita Clinica lei ha Bisogno! Posso dirle che in genere quando un Dentista non riesce a fare una corretta Diagnosi "Tira Fuori le microfratture" (comodo, troppo comodo!). Non è fare il Medico questo! Posso dirle come procederei io: dopo aver fatto una Visita Clinica Completa, Gnatologica per palpare le articolazioni, i muscoli Pterigoidei e masseteri per valutarne la dolorabilità alla palpazione e il loro stato di contrazione fino alla contrattura che è una contrazione dolorosa che indica patologia presente. Bisogna valutare le tre disclusioni incisiva o protrusiva, laterale sin e dx o canina e massimamente retrusa coi denti posteriori a contatto o Relazione Centrica con valutazione di Over Jet ed Over Bite! Proseguendo con una Visita Parodontale con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo ai difetti ossei e la qualità della trabecolatura ossea, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.Si faccia Visitare da un Parodontologo.La Visita Parodontale diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un'ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell'apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo". Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certa che tutte le patologie "saltano fuori"! E' necessario che venga fatta una Diagnosi Differenziale per stabilire la vera e reale e sicura causa del Suo Problema e di conseguenza attuare la terapia giusta. La Sofferenza Pulpare che provoca il "fastidio doloroso" va valutata clinicamente e con Rx Endorale (la panoramca non serve a niente), con stimoli termici con il caldo e con il freddo, esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare, la si scopre, il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo, il processo è reversibile perché si tratta di semplice iperemia attiva come spiegato più sotto e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite perché si tratta di iperemia passiva e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito spesso , a seconda della situazione clinica e dell'operatore, sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa, qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato. LE SPIEGO QUALCHE COSA: Nella iperemia attiva , il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dagli stimoli termici, in questo caso il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!Se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti, tipici della Pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono = necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx endorale) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.IL DOLORE DA NECROSI è invece sordo profondo e non pulsante. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Quindi bisogna fare una accurata visita Odontoiatrica completa ed accurata Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Ma qui non c'è niente di complesso! Mi sembra normale Routine di una Normalissima Diagnosi Odontoiatrica, non dimenticando i denti in disodontiasi (gli ottavi che ha detto che le danno disturbi) Poi non bisogna estrapolare la bocca dal resto dell'organismo. Potrebbe avere delle sinalgie, infatti esistono dei sintomi, detti sinalgie, che praticamente, per incapacità del nucleo caudato del cervello a cui arrivano tutti gli stimoli dolorosi di una metà della bocca, possono provenire non dal dente in causa ma da denti o parodonto anche lontano. Non solo ma potrebbero essere dolori riflessi di Organi Esterni alla bocca, magari dell'apparato Genito-Orinario, per esempio! Bisogna avere competenze Cliniche Semeiologiche che fanno parte della Cultura di ogni Medico Odontoiatra! La Differenza tra una Odontoiatria Colta e di Qualità è tutta qui! :) Cari Saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Antonietta, tantissime volte è stato detto in altre risposte che la panoramica da sola non è sufficiente a dirimere debbi simili ma è necessario effettuare una visita accurata con rx endorale con centratore di Rinn che è sicuramente più definita e di maggior ausilio. La visita rimane un punto fondamentale e non si può esaurire in qualche minuto ma deve essere accurata ed analizzare la cavità orale in toto e quindi non solo l'aspetto delle mucose o la presenza o meno di carie ma va visto anche il problema gnatologico e cioè la correttezza dei rapporti tra le arcate dentarie. Solo attraverso una analisi profonda e completa si può giungere ad una diagnosi per una corretta terapia altrimenti si procederà per tentativi che di solito non risolvono alcun problema. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Salve Signora, considerando quanto ha indicato le problematiche potrebbero essere due. La prima è che se il dolore è periodico, potrebbe essere il dente del giudizio che quando spinge per uscire comprime dal basso verso l'alto della corona del dente antagonista e quindi ne crea un trauma parodontale. Il secondo potrebbe essere la presenza di una carie non visibile alla visita in quanto potrebbe essere sotto la parte gengivale e corrispondente alla cuspide mesiale del dente del giudizio. Questo lo potrà veder meglio con una RX endorale che ha una definizione maggiore della OPT. Non posso che augurarle in bocca al lupo nella speranza che risolva il suo problema. Cordiali Saluti 
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Scritto da Dott. Giovanni Sansone
Torre del Greco (NA)

Gentile Sig.ra Antonietta, siccome la panoramica è l'esame meno indicato nel suo caso, bisogna fare una rx endorale ed una accurata visita prima di decidere sul da farsi. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Senza una rx endorale, una visita clinica dettagliata (palpazione, percussione, test caldo freddo, test occlusali, sondaggio parodontale) non é facile farle una diagnosi. Il problema comunque o é dentale (e in questo senso il collega potrebbe essersi espresso bene) o parodontale (comunque valutabile clinicamente).

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)