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Domanda di Odontoiatria

Risposte pubblicate: 10

Ho problemi ai denti sin da piccola.

Scritto da LUCIANA / Pubblicato il
Gentili dottori vorrei sottoporvi il mio caso nella speranza di avere un consiglio. Ho problemi ai denti sin da piccola. A tredici anni mi sono stati devitalizzati i due incisivi centrali e un incisivo laterale per la presenza di granulomi. A venti anni gli incisivi furono nuovamente devitalizzati sempre per la presenza di granulomi e incapsulati. A 35 anni furono rifatte le capsule e nuovo trattamento per i granulomi. In quella occasione però il dentista fece una apicectomia a livello dell'1.1 e da allora (ora ho 46 anni) il dente in questione mi ha sempre dato problemi, mentre prima nonostante le infezioni non avevo mai avuto alcun dolore. Aggiungo che dopo quest'ultimo trattamento, a cui si sommano anche una estrazione e rifacimenti vari di otturazioni ho iniziato a soffrire di nevralgie al lato sinistro del volto con dolore che sembrava partire dal sesto superiore sx e che si irradiava all'occhio, zigomo, nuca, spalla ecc. Il problema attuale è purtroppo legato all'1.1 che mi fa sempre più spesso molto male ed è diventato leggermente mobile. Ho già consultato tre diversi dentisti. I primi due (molto giovani entrambi) erano abbastanza indecisi e hanno rimandato alla eventuale visita successiva la decisione da prendere. Il terzo dentista contattato, dopo una visita abbastanza veloce, mi ha detto che la scelta tocca a me tra due alternative: ritentare l'apicectomia dell'1.1 e contestualmente effettuarla anche sull'1.2 oppure provvedere subito all'estrazione dell'1.1 e successivo impianto. Io ho paura di entrambi le soluzioni e soprattutto dell'estrazione perché ho terrore che la mia occlusione peggiori ulteriormente e che mi tornino le nevralgie, senza contare ovviamente il lato estetico della questione. Mi scuso della lunghezza e spero di ricevere un prezioso parere da parte Vostra.
Caso clinico non semplicissimo il suo, ma neanche irrisolvibile. Prima di tutto le suggerisco una Tac dentale Dental Scan sia sul 26 (primo molare superiore sinistro, per valutare la terapia canalare nella sua completezza, soprattutto relativamente alla radice palatina) che, e soprattutto, sul blocco frontale (prima rx endorali e poi anche CBCT). Sicuramente il problema principale è relativo alle terapie canalari su 21 - 11 - 12: 12, otturazione canalare incongrua e probabile infezione peri - apicale (eziologia della stessa a carico sia del 12 che dell'11); 11, esiti non ben definiti di apicectomia (otturazione retrograda sembra non congrua né sigillante) ed estesa infezione peri - apicale; 21, terapia canalare incongrua (manca il sigillo) ed infezione peri - apicale. Per quanto riguarda il 21, ri-facendo correttamente la terapia canalare per via tradizionale ortograda, l'infezione apicale si risolve e quindi non è necessaria, a mio avviso, terapia retrograda chirurgica. Per quanto riguarda il 12, stesso discorso che per il 21. Le cose ovviamente si complicano per l'11 e, a mio avviso, le ha detto cose corrette l'ultimo collega che l'ha visitata: tentare un recupero con nuova terapia retrograda (su radice già molto compromessa); se questo fallisse, estrazione ed implantologia (con tutte le procedure correlate di rigenerazione ossea e tissutale funzionale ed estetica, provvisori e relativa gestione, etc etc....quindi piani di trattamento lunghi, costosi e complessi, ma attuabili. L'estrazione di per sé non peggiorerà certo la sua occlusione e non peggiorerà la sua nevralgia: se causata dalle infezioni apicali a carico dei frontali, scomparirà una volta rimosse le stesse; se causata da una terapia canalare incongrua a carico del 26, si risolverà ri-trattando lo stesso.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Cara Signora Luciana, buongiorno. Il Dottor Sbarbaro le ha spiegato dettagliatamente tutto e bene e mi trovo in sintonia con Lui su tutto tranne che sull'avulsione (estrazione) del 11. Legga quanto ho scritto nella risposta precedente al paziente di Cagliari riguardo alla Visita ed alle cause etiopatogenetiche di una osteolisi di origine endodontica in cui spiego che i i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Si riassorbe anche la eventuale fistola, se fosse presente, che è solo un tramite epiteliale che mette in comunicazione l'osteolisi con l'esterno per fare uscire il pus! Le lascio un Poster di una Retrograda. “Alla luce del fatto che c'è un piccolo granuloma che sembra che finirà per essere trattato in maniera radicale estraendo in dente”. Guardi che si deve trattare radicalmente nel modo che le ho spiegato. Procedere alla avulsione del dente è una mutilazione inaccettabile ed inutile. Occorrono però mani abili e soprattutto una Diagnosi differenziale accurata tra le diverse patologie, parodontali, endodontiche ed endoparodontali! Quindi fa bene ad "avere paura", su tutti i "fronti di cui lei ha così lucidamente parlato e sapientemente descritto"! Cari saluti ed un grande in bocca al lupo :) ma ne verrà "fuori" :) ha bisogno in ogni caso di una Visita da un Parodontologo perché vedo una morfologia ossea alterata. Per esempio tra i due incisivi superiori centrale ha un "cratere osseo" difetto parodontale osseo a due pareti che sicuramente è rappresentazione radiografica di tasche parodontali e quindi il suo problema non si deve e non si può fermare solo ai denti ed all'endodonto ma deve abbracciare, come già spiegato, anche il Parodonto, se no non "si cava un ragno dal muro". Ha bisogno di due visite cliniche strumentali, semeiologiche e anamnestiche, intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente! Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo ai difetti ossei e la qualità della trabecolatura ossea, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti.Si faccia Visitare da un Parodontologo. Glielo dice un Parodontologo. La Visita Parodontale diventa una visita "totale odontoiatrica". È quindi una visita complessa che richiede almeno un’ora/due ore, compreso un Colloquio col Paziente, seguita da una Preparazione Iniziale dell’apparato Stomatognatico, un rilievo di dati ed eventualmente analisi cliniche, che richiedono almeno ulteriori due/quattro ore ed infine una seconda visita detta Visita di Rivalutazione Parodontale, che richiede due/tre ore in cui si emette una Diagnosi, una Prognosi, un Piano Terapeutico non solo Parodontale ma Totale di tutti i problemi e Patologie presenti! Questo è essenziale per arrivare ad una corretta Diagnosi ed emettere una altrettanto corretta Prognosi. Insomma devo poter mantenere viva ed in allerta tutta la mia "Capacità di Clinico Medico e Parodontologo". Legga come faccio io una Visita leggendo sul mio Profilo "VISITA PARODONTALE", ma vale come visita Odontoiatrica generale, perché la visita che si fa nel mio studio, a prescindere dal motivo per cui è venuto il paziente, è questa! E stia certa che tutte le patologie "saltano fuori" con la relativa terapia CORRETTA!!!
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

E' più facile trovare un fungo porcino che un dentista canalizzato all'estrazione di denti conservabilissimi e con l'impianto in mano pronto a inserirlo? POVERI PAZIENTI

Scritto da Dott. Luigi Malavasi
Castiglione delle Stiviere (MN)

Sono d accordo con il collega cc sui due laterali sup da cui a mio modestissimo parere dipendono i suoi dolori in seguito può perfezionare il resto. Augurandole una pronta risoluzione dei suoi problemi la saluto cordialmente

Scritto da Dott. Luigi Pesce
Salerno (SA)

Gentile Sig. ra Luciana, l'apicectomia sul 1.1 non mi sembra fatta a regola d'arte. Sotto il materiale che doveva sigillare l'apice sembra ci sia il vuoto e non mi pare che vi sia un corretto sigillo. Pertanto bisognerebbe rifare tutto da capo. Tra l'altro anche le altre cure endodontiche sono son proprio corrette. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cara signora Luciana,anche se il problema e' chiaro, la panoramica non e' esaustiva. Dovrebbe fare qualche lastra endorale per capire meglio la situazione del 11. Da come la vedo in questa lastra, un'ulteriore apicectomia diventerebbe quasi una rizectomia cioe' una avulsione di una radice in un dente con un unica radice; rimarrebbe una piccola radice di qualche millimetro.Pero' estrarre l'11 per fare un impianto lo si puo' fare solo se si elimina il granuloma sul 12 che e' ,obiettivamente molto grosso(cisti?). Una soluzione potrebbe essere eseguire lo stesso l'apicectomia sull 11 e 12 considerando perso l'11; poi pero' allora bisogna estenderla al 21 e 22 devitalizzando preventivamente il 22. A risultato ottenuto potrebbe estrarre l'11 e mettere un impianto in una sede dove l'osso e' ottimale. Io pero' non glielo garantirei tutto cio' e nemmeno potrei garantire che rifacendo le terapie canalari nel 12 e 21 si arriverebbe a un altra situazione ottimale per cui estrarre l 11 e avere il letto osseo ottimale per l'impianto. Quindi e' molto importante che lei abbia un rapporto di reciproca fiducia col suo dentista per trovare la via giusta che tenga conto dei fallimenti pregressi per un approccio psicologico corretto. E' un caso molto complicato che va trattato con molta cautela
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Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Sig. Luciana, ci manca la visione clinica e questa non è la corretta Rx per valutare il suo caso, per cui le posso solo consigliare di ricercare un semplice odontoiatra che le fa pagare la visita.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile sig.ra, dall'esame della sua OPT emergono le seguenti osservazioni:l'1.1 presenta un vasto granuloma che rappresenta una fonte di infezione generale, anche detta "malattia focale"; anche l'1.2 presenta una infezione apicale.Lei tende ad estrarre i denti senza provvedere a rimetterli in arcata; nel tempo, ha perso la maggior parte dei punti di contatti interdentali ed è esposta a malattia parodontale e perdita di altri elementi. Il consiglio è il seguente: a) estrazione dell'1.1. per evitare il mantenersi di una infezione in un dente che non è recuperabile b) valutazione dell'ortodonzia sopra e sotto per il miglioramento dei contatti interdentali c) protesi adeguata al caso clinico finale Gentile sig.ra, non faccia sconti sul trattamento ortodontico, che allontana nel tempo la protesi totale e rimette in piedi la fisiologia corretta, la masticaizone e la postura. Si ricordi infatti che dalla stabilità delle due ATM dipende la postura della colonna vertebrale. Distinti saluti
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Se vi è una lesione va trattata o con apicectomia se tecnicamente possibile o ritrattamento anche se già fatta apicectomia ed in questo caso necessita di un esperto endodonzista che sia abituato a ritrattare gli elementi dentari.
L'eventuale estrazione di un incisivo con sostituzione di impianto richiede grande esperienza e professionalità per il sito ad importanza estetica. 
I disturbi da lei riferiti vanno analizzati da un collega gnatologo e quindi afferisca a chi ha esperienza nel settore.
Cordiali saluti
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Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)