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Domanda di Implantologia

Risposte pubblicate: 6

Grande rialzo del seno mascellare e antidepressivi

Scritto da cristina / Pubblicato il
Dovendo fare grande rialzo del seno mascellare volevo chiedere se il fatto che assumo antidepressivi (entact, talofen, en) per placare uno stato d'ansia possono interferire con il fissaggio dell'osso di innesto del grande rialzo? Sono un impedimento al buon esito dell'intervento??? Grazie
Cara Signora Cristina... è "semplicistico" pretendere che venga risposto via Web al suo quesito che sarebbe più giusto e normale e ovvio, porre al Dentista che le farà il Rialzo del Seno e al Medico che l'ha in cura per la sia patologia ansiosa... perchè non sono tanto i farmaci in se che possono dare ...in linea di massime (rispondendo senza conoscere le dosi, da quanto tempo le assume e perchè e le sue concomitanti eventuali patologie cliniche sistemiche...quanto, dicevo la gravità della sua patologia ansiosa...perchè i farmaci che assume non sono mica "acqua"...sono forti...potenti ...tranquilli da soli ma si rafforzano l'un l'altro ...insieme...per cui immagino che il suo soffrire uno stato psicoansiogeno, sia da non prendere alla leggera ed è questo più dei farmaci che influisce su tutto ...anche sulla risposta ossea all'intervento...spero abbia compreso...i farmaci di per se...non hanno controindicazioni di rilievo...l'Escitalopram, evoluzione del Prozim, sono controindicati in discrasie ematiche, affezioni epatiche ... le fenotiazine possono variamente interferire con numerosi gruppi di farmaci...e possono alterare il controllo glicemico (ipoglicemia o iperglicemia)...che a loro volta possono influire sulla guarigione chirurgica.....Le benziodiazepine insieme ai precedenti, influenzano la funzione piastrinica e quindi aumentano la tendenza al sanguinamento e all'emorragia (potenzialmente pericoloso per l'intervento...dipende da dose e periodo di assunzione e da altri farmaci e patologie concomitanti nonchè la dieta alimentare )....soprattutto anticoagulanti orali... cardiopatie aritmogene...e in senso lato provocano tutti alterazioni dell’apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo ... da tener presente nel processo di guarigione...non solo ma nel concetto stesso di fare implantologia.....quindi ne deve parlare col suo implantologo che deve sentire il suo psichiatra e parlare con lui...per focalizzare gli eventuali problemi...questo se ci si vuole (E LO SI DEVE FARE) comportarsi con Professionalità e serietà!.....Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

L'unica precauzione da prendere nel caso di assunzione di antidepressivi triciclici opp. anti-MAO è l'associazione ANESTETICO-ADRENALINA. Informi il chirurgo "MOLTO" prima dell'intervento, così che egli possa prendere ogni precauzione. Tutto qui! Riguardo all'osso, non ci dovrebbero essere problemi.

Scritto da Dott. Alberto Ricciardi
Trebisacce (CS)
Torino (TO)

Gent.le Sig.ra Cristina, l'intervento di rialzo del seno a cui dovrà essere sottoposta equivale, in linea di massima, ad un intervento odontoiatrico assimilabile a quello di un'avulsione dentaria complicata. Pertanto, se Lei è convinta e cosciente del fine ultimo a cui il suddetto intervento la condurrà, non dovrebbe esserci nessuna controindicazione per poterlo effettuare. Cordiali saluti. Dott. Aldo Santomauro

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Non esistono problemi, non esiste alcuna interferenza con il metabolismo osseo. L'ho eseguito più e più volte, sia il grande rialzo sia la normale implantologia senza nessun tipo di problemi. Le uniche interferenze da considerare sono quelle farmacologiche e, in particolare, quella segnalata dal dr. Ricciardi.

Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Non esiste alcun problema legato all' uso di antidepressivi

Scritto da Dott. Gino Perna
Roma (RM)

Sig. Cristina, questo intervento di norma è consigliato da un medico, che prima di procedere esegue una corretta anamnesi. Essendo lui il responsabile delle cure, difficilmente procederà se ci sono controindicazioni.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)