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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 9

Sono a chiedere il vostro aiuto per dei dolori sempre più invalidanti al volto

Scritto da barbara / Pubblicato il
Gentili Dottori, sono a chiedere il vostro aiuto per dei dolori sempre più invalidanti al volto, localizzati in zona preauricolare, zigomatica e temporale, prevalenti a destra e minori a sinistra, che mi sono stati classificati come nevralgie facciali atipiche. Ho effettuato diverse visite, purtroppo senza esito, da otorino, dentista, neurologo, neurochirurgo, osteopata, terapia del dolore. Infine l'ultimo medico mi ha consigliato di insistere e approfondire l'aspetto gnatologico. Premetto che nel corso degli anni ho subito diverse otturazioni localizzate a entrambe le arcate senza tuttavia devitalizzazioni. Guardando la bocca posso notare, a Destra: -un movimento a zig-zag della bocca, ovvero in apertura una deflessione verso dx che torna centrata in massima apertura per poi rideviare a dx per chiudersi, associata spesso ad rumore tipo scricchiolio, ultimamente meno marcato, - inizio ad avere problemi di recessione gengivale sia generali che in particolare sul premolare dell’arcata inferiore dx, - il 2° molare dell'arcata inferiore dx sembrano più bassi rispetto ai denti vicini. - ho la percezione (soggettiva) di un precontatto sul canino superiore dx. a Sinistra: - la guida canina è praticamente inesistente nel movimento a sx, è come se mi sentissi bloccata verso quella direzione (mi è stata diagnostica un incoordinazione condilo mandibolare), - crossbite sul 2° premolare dell’arcata superiore sx - tendenza a stringere il massetere di sx come a cercare un contatto, una chiusura. A livello di postura posso notare: - mento più basso verso sx e tendenza a tenere il capo un po’ ruotato ed inclinato verso sx, - arto sx più corto in quadro di scoliosi ad "esse italica" (sindrome ascendente o discendente? ), - muscolatura lombo-dorsale sx più tesa, - spalla dx più bassa, - frequenti e durature e dolorose contratture cervico-dorso-lombari. Segnalo infine problemi gastroenterici con dispepsia e nausee frequenti. Sono costretta ad evitare sole, freddo, vento, aria condizionata che scatenano in volto dolore prima urente e poi con base sorda con sporadiche fitte, quindi non esco praticamente più di casa e quando costretta lo faccio avvolta in ampie e possibilmente spesse sciarpe a coprire la zona del volto da sotto gli occhi fino a sopra le labbra. Sono disperata e ogni giorno mi sembra più difficile. In precedenti visite mi è stato diagnosticato incoordinazione condilo-mandibolare /disordini masticatori e mi è stata richiesta una RMN dell’ATM con i seguenti esiti: “ ….. le strutture discali appaiono assottigliate e disomogenee per fenomeni degenerativi. Si osserva una riduzione delle possibilità escursorie del condilo-mandibolare dx con regolare scorrimento del sx e di entrambe le strutture discali.” Sono a chiedervi: un approccio gnatologico con bite o PRM è indicato nel mio caso e un’eventuale terapia avrebbe come conseguenza anche un bilanciamento posturale? soprattutto potete indicarmi uno specialista che potrebbe seguirmi a Torino o eventualmente Milano? Ringrazio anticipatamente per i vostri consigli.
Cara Signora Barbara, capisco la sua ansia e la sua apprensione e le faccio i complimenti per essere stata capace di spiegare così bene la sua patologia. Il punto è che a fronte di una Sindrome così complessa ed articolata che coinvolge o è coinvolta dalla postura, ossia è discendente o ascendente a seconda che sia primaria la patologia gnatologica e secondaria la posturale o viceversa primaria la posturale e secondaria la gnatologica o anche un sovrapporsi di due patologie Gnatologiche e posturali entrambe primarie, si può fare diagnosi solo con una Visita Clinica Mirata, con un Ceck up Gnatologico e della fisiologia e postura della lingua e della intera postura corporea, in particolare una analisi computerizzata delle pressioni, analisi biomeccaniche e posturali podometriche statiche e dinamiche. Bisogna studiare i coinvolgimenti eventuali di neuromediatori e del sistema nervoso centrale e periferico dal punto di vista fisio-neurologico e tanto altro. deve metter solo nelle mani di un buon Gnatologo, esperto ed eventualmente avere una dioagnosi con valutazione cefaometrica ortodontica! Se vuole affrontare seriamente il problema, bisogna valutare il "discorso miofunzionale e di postura dell lingua" e sappia che le valutazioni da fare sono molto più complesse di quanto creda. Oggi esistono esami elettromiografici di superficie per l'analisi funzionale e non solo morfologica che misurano le attività elettromiografiche in occlusione centrica con contrazione di gruppi muscolari specifici in particolari e diverse situazioni contrattili e registrando degli indici o a seconda della situazione clinica, se avesse patologie gnatologiche tali da dover stabilire alcuni parametri quali Angolo di Bennet o meglio Movimento di Bennet delle teste dei condili e /o rapporti spaziali tra arcate e base cranica e tra base cranica e colonna vertebrale etc, occorrerebbe una analisi con un arco facciale gnatologico di trasferimento ed uno studio su un articolatore a valore medio o addirittura a valore individuale. Oppure se si trovassero reali affinità tra postura e patologia occlusale, per stabilire se questa patologia fosse ascendente o discendente ci sarebbe bisogno oltre che dello studio suddetto con arco facciale di trasferimento, anche di valutare proprio la sua postura con pedana podometrica computerizzata e tanto altro! E così via! Bisogna studiare i coinvolgimenti eventuali di neromediatori e del sistema nervoso centrale e periferico dal punto di vista fisio-neurologico e tanto altro! Per il Bite sappia che bisognerebbe sapere che non è la "panacea" che si crede; se il Bite è "nato" dopo una accurata diagnosi e pianificazione terapeutica gnatologica completa o è "nato" così solo in base ad una "visitina"! E' necessario integrare meglio le valutazioni cliniche suddette, gnatologiche di disclusione e protezione reciproca in protrusiva (incisiva), in lateralità (canine) ed in Relazione Centrica e Centrica abituale e Long centric ( posizioni di massima retrusione, abituale retrusione e spazio di retrusione) e dopo uno studio accurato posturale e spesso podometrico. Il bite , che deve essere ben realizzato da persona competente,sembra una "sciocchezza" ma non lo è,anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere,poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore,è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite, così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari, il cervello,per così dire, in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così,la nuova posizione della mandibola,quella "buona","corretta", il bite infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico,una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! Mi occupo di Gnatologia oltre che di Parodontologia da oltre 35 anni e, mi creda, occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica,per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA, bisognerebbe vederla Clinicamente, questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (la bocca nel suo intero)) sono complesse e richiedono Cultura, Intelligenza e Capacità Clinica, oltre che Terapeutica! Le lascio una foto dell'Arco Facciale di trasferimento che uso, quando serve e di diversi tipi di Bite. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Alla sua lettera devo purtroppo rispondere che probabilmente non troverà un professionista in grado di confezionarle un dispositivo magico che le risolverà in una settimana il disagio. Tuttavia ritengo che uno gnatologo in gamba possa porre in essere le condizioni affinchè i suoi problemi gradualmente si riducano, possibilmente fino a tendere allo zero. Non conosco la sua zona, ma sono sicuro che a Torino operano ottimi professionisti. Provi a cercare tra le pagine di questo portale, serve anche a questo. Buona fortuna.
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Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile Sig. ra Barbara, a Torino lavora il Prof. Pietro Bracco, sicuramente uno dei migliori, saprà darle delle risposte. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Gentile paziente, dalla lettura del suo racconto ne emerge un quadro decisamente complesso. L'articolazione temporo-mandibolare è danneggiata, ha fenomeni degenerativi, e di questo occorre tenere conto, perchè è un quadro non più modificabile. La complessità mi impone di non sbilanciarmi troppo, neppure su eventuali indagini ancora da effettuare. Occorre una visita preeliminare. . . . - - - . . . - - - Un aspetto sembra non sia stato ancora considerato, e a mio avviso sembra importante, forse determinante. Il bruxismo. Tante persone sono maloccluse, anche più di lei, e non hanno patologia. Ecco, ci deve essere qualcosa di differente nei due casi. Quello che è importante, in primo luogo, è la cessazione del dolore. Indipendentemente dalla sussistenza o meno della malocclusione. E' presto per parlare di eventuale bite. PRIMA la diagnosi, POI la terapia. E' possibile misurare il bruxismo, in modo oggettivo. DOPO, sapendolo, se lei è bruxista, si può fare una cura (e spesso NON E' il bite)
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Scritto da Dott. Sergio Formentelli
Cuneo (CN)

Buonasera, lei ha la fortuna di vivere a Moncalieri, Cerchi sull'elenco il Prof. Franco Mongini e gli si affidi con fiducia: è uno dei massimi esperti italiani del suo problema. Auguri e quando lo vede me lo saluti.

Scritto da Dott. Pierluigi Scaglia
Calenzano (FI)

Buon giorno, faccio gnatologia da più di 20 anni, e i sintomi che descrive sembrano senz' altro appartenere a quella classe di nevralgie essenziali del trigemino, cioè delle forme frustre della nevralgia classica del trigemino, e sicuramente, anche se ha senza dubbio anche una disfunzione dell 'atm, che và curata, non sarà lo gnatologo da solo a risolvere i suoi problemi, in quanto la disfunzione articolare può incidere solo come zona " grilletto " cioè che scatena le crisi, quindi la prima terapia gliela deve dare il neurologo.
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Scritto da Dott. Gianluca Pucci
Roma (RM)

Sig. Barbara, sicuramente il lato gnatologico deve essere preso in considerazione, dove lei dovrà descrivere la sintomatologia senza la minima esagerazione, altrimenti non si arriverà mai a una diagnosi corretta, sperando che sia la soluzione al suo caso. Se anche questa strada non andasse a buon fine, Lei dovrebbe pensare di essere fortunata! perché dichiara solo dei fastidi, come possiamo rilevare da tutti gli accertamenti già effettuati, non sono presenti patologie tumorali che possono essere invalidanti con possibilità di metastasi. Per cui stia tranquilla e cerchi d'imparare a convivere con questi fastidi, esca tranquillamente affronti pure sole e neve, evitarli non portano alla remissione della sintomatologia, si sforzi, da questo stato non grave, probabilmente dovrà uscirne con la sua forza.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Signora Barbara, lei é probabilmente sofferente di una Sindrome Mio-fasciale causata da una alterazione dei normali rapporti cranio mandibolari. Tale patologia si manifesta classicamente con algie cranio-mandibolari ed in taluni casi con algie e/o nevralgie facciali atipiche talvolta assai invalidanti e di difficile collocazione per chi non si occupa specificatamente di tali problematiche. La risoluzione ampia e stabile nel tempo passa inevitabilmente attraverso una corretta diagnosi neuromuscolare condotta mediante specifici tests computerizzati che, con lo studio dei micromovimenti mandibolari e delle attività elettriche muscolari, sono in grado di fornire una corretta posizione cranio-mandibolare a sua volta capace di ottimizzare le complesse risposte propriocettive che sono alla base di tale delicato meccanismo che coinvolge l'intero sistema stomatognatico. La mia trentennale esperienze in tale campo mi permette di esprimere tutti i miei dubbi e tutte le mie riserve circa soluzioni di carattere empirico, ancor oggi ampiamente proposte, nel trattamento di casi che presentino un quadro clinico simile al suo. Cordiali auguri Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)