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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 5

SEGUITO ALLA DOMANDA: Come possono capitare cose del genere?

Scritto da Laura / Pubblicato il

Gentilissimi Dottori, grazie per le preziose risposte. Vorrei aggiungere che gli esami erano stati fatti e come(cefalometria, elettormiografia, modelli montati su articolatore ecc), il fatto è che la situazione era già critica prima e solo ora mi rendo conto che non era affatto il caso di muovere i denti, però questo uno gnatologo onesto aveva il dovere di dirmelo! Sono davvero sconfortata, Dott. Lasagna: quanto vorrei che le sue parole mi suonassero nuove...purtroppo quello che mi ha descritto è proprio ciò che ho fatto...accortami del disastro sono corsa da uno gnantologo dell'AIKCEM che con accurati esami kinesiografici, tens ecc mi ha, con suo profondo rammarico, confermato che la dimensione verticale della mia bocca non avrebbe tollerato un bite con una correzione cosi alta. Francamente non mi sento di intraprendere nuova ortodonzia, è comunque una strada troppo lunga e troppo piena di incertezze. So che può sembrare una follia ma non si possono devitalizzare i denti inferiori e incapsularli? io ho bisogno di risolvere ad anche velocemente, questa situazione è intollerabile e psicologicamente deprimente!

 

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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/gnatologia/5978_problema-gnatologico.html

Cara Laura,non riesco a capire la diagnosi fatta dal collega iscritto AIKCEM , società a cui non appartengo da molti anni. Francamente non mi è mai capitato di esaminare un paziente nel quale non sia possibile ricondizionare la situazione articolare per eccesso di dimensione verticale. Sappia che si possono brillantemente portare a felice conclusione situazioni in cui era inizialmente rilevato uno spazio libero anche di 15-20mm. Aggiungo, inoltre, che il ritrovamento della corretta posizione spaziale nei casi particolarmente complessi non è mai esattamente deducibile in prima istanza da una analisi strumentale che deve solo essere una indicazione di partenza per una successiva serie di controlli e modifiche che possono, in base al rimodellamento ed alla guarigione dei tessuti articolare, produrre modificazioni anche vistose. Non si scoraggi e aspetti a intraprendere una soluzione protesica assai poco conservativa alla sua età e che, se non eseguita nei dovuti modi, anch'essa non risolverebbe il problema ma ne crerebbe di ulteriori. Sarei davvero curioso di conoscere la situazione che ha provocato tanta incertezza e sconforto nel giovane collega. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, sperando di esserle in in oualche modo d'aiuto. Non esiti anche a contattarmi telefonicamente. Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Cara Signora Laura sono in completo accordo col Collega Dr. Lasagna! La soluzione esiste e l'ho indicata nella lunga e completa mia risposta di stamane! Non commetta lei l'errore, dopo tanti errori, di decidere lei la terapia come quella che propone perchè potrebbe anche trovare chi la farebbe e cadrebbe dalla padella alla brace! Il riposizionamento deve essere ortodontico e gnatologico ed eventualmente solo alla fine potrebbe anche essere, ma stiamo parlando per ipotesi lontane lontane, anche protesico fisso totale magari con salutari telescopiche che permetterebbero nel tempo di intervenire sui monconi senza dover rifare la protesi fissa intera!Ma stiamo parlando di "aria fritta", di ipotesi. Bisogna fare una corretta diagnosi ed impostare una corretta terapia in modo serio, scientifico e realistico!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

I suoi ringraziamenti sono graditi.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Quello di tentare di risolvere il suo problema devitalizzando e protesizzando corrisponde esattamente a quello che dice: una follia. Piuttosto si prenda del tempo per poter serenamente intraprendere un nuovo percorso che la porterà a guarigione.

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Gentile Laura la fretta ci fa sovente commettere degli errori. Le rinnovo il suggerimento di rivolgersi ad un collega specialista in ortognatodonzia per una valutazione clinica accurata e l'individuazione del percorso terapeutico più appropriato al suo caso. Cordialmente Prof. Dott. Russo Ciro Odontoiatra Specialista in Ortognatodonzia.

Scritto da Prof. Ciro Russo
Frattamaggiore (NA)