Menu

Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 9

Sono un paziente disperato con problemi gnatologici

Scritto da Domenico / Pubblicato il
Cari e care Sono un paziente disperato di ventisei anni. La mia è una storia assurda quanto vera. Sei mesi fa, a giugno, malauguratamente, un amico mi spiegò alcune cose sulla mia postura e sul fatto che potesse dipendere dalla mia “malocclusione”: ero da bambino respiratore orale, quindi eccesso verticale di mascella e mandibola retrusa, testa in avanti con iperflessione del collo e iperlordosi lombare, la gamba destra più corta. Giusto una curiosità, dato che non ero mai stato male in vita mia, facevo sport di tutti i tipi senza problemi e avevo una vita normale; l’unico problema è che continuo a respirare male durante l’inverno e ad ammalarmi spesso di raffreddore, come chissà quante persone al mondo. Un giorno (sempre nel giugno scorso), nel pieno del mio benessere, mi viene un’idea malsana e assurda (ma di cui ormai ho pagato fin troppo le conseguenze): provo ad avanzare la mandibola in protrusione (oltre gli incisivi superiori) e a flettere il collo in avanti eliminando la curva, così, per vedere se respiravo meglio. Ci resto un paio d’ore o forse di più, mentre lavoravo al computer. Cose che si fanno senza pensare, ad un certo punto mi viene in mente che potevo farmi male (ma immaginavo un torcicollo, magari, nulla più...). Non ci penso più, esco; la sera, quando vado a dormire il collo tende a riandare in flessione e la mandibola in avanti: non mi allarmo, anzi assecondo il movimento e continuo a cercare di dormire. Ad un certo punto sento una scossa dall’occipite al sacro, un calore alla pancia e alle gambe e inizio a tremare: sono tutto contratto e non riesco a rilassarmi nella mia posizione abituale, come se fossi rimasto incastrato in quella dannata posizione forzata. Non dormo tutta la notte, vado in ospedale, mi danno il valium. Due giorni dopo sto meglio, tranne i trapezi di marmo. Da lì in poi a distanza di 15 giorni più o meno mi risuccede più o meno la stessa cosa, con una nausea che mi tormenta invece quasi ogni giorno. A volte mi risvegliavo con il collo dritto e incisivi superiori e quelli di sotto in serramento. Dopo un paio di mesi inizia a sollevarmisi instabilmente la lingua (che ho sempre tenuto sotto) verso il palato, una cosa terribile da far scoppiare il cervello. Piano piano, con il passare delle settimane mi si blocca tutta la schiena fino alla giuntura tra dorsali e cervicale. Sul collo, dietro le orecchie sono sempre contratto. Borgorismi e strane sensazioni quotidiane allo stomaco e al torace. Inizia così un incubo: gnatologi che mi danno bite per avanzare la mandibola, chiropratici, osteopati...niente. In famiglia non si rendono conto della sofferenza e minimizzano, così anche il medico di base. Poi con un osteopata che mi tratta il sacro e il mesentere ho i primi risultati: la notte, in un delirio vertiginoso con cambi di tensione alle braccia e le gambe e rumori addominali si sblocca il sacro e il collo con la lingua, anche il diaframma mi sembra, dura qualche secondo e poi mi ricontraggo a riccio. Nulla da fare. Una settimana fa l’osteopata ha per la prima volta toccato la mandibola: non ho capito bene cosa abbia fatto perché è molto evasivo, ma pare l’abbia cercata di spostare indietro: miracolosamente la parte sinistra si è sbloccata in poche ore, l’occipite era più rilassato, anche il collo, la lingua si è rilassata sotto, si è rilasciata la zona lombare; ma a destra dalla tempia al piede (atm destra sternocleiodomastoioideo, braccio destro, sacro-iliaco) era ancora tutto “appeso”; aspetto, ho pensato magari si sblocca anche quello: niente, ho sentito un qualcosa all’atm sinistra e ho ricominciato a contrarmi tutto con tanto di crisi di ansia (di cui mai e poi mai avevo sofferto). Ecco, questo è quanto: ho un corpo che da sei mesi non risponde più, vuole rimettersi in quella posizione forzata, sono davvero disperato, non immaginavo si potesse soffrire così tanto. D’altra parte nessuno si prende in carico la cosa a fondo cercando davvero di capire cosa sia successo. Magari si aggiusta tutto con una manovra ben fatta al distretto collo-mandibola. Magari no. Magari ci vuole un bite. Ma non riesco a fidarmi di un dentista che mi visita in 3 minuti e nota semplicemente che ho un morso profondo: non è quello il problema. Sono sempre stato bene e questa tragedia è iniziata, come ho spiegato, in un momento preciso e in un modo preciso. Magari bisogna fare tutt’altro, non avanzare la mandibola (il che mi sembra un contro senso, nel mio caso, ma è spesso molto difficile riuscire a comunicare con voi medici, a capirli e a farsi capire). Spero possiate aiutarmi con qualche consiglio.
E' un tipico problema di DCM, disturbi cranio mandibolari, cioè legati alla malocclusione. Ne ho visti diversi.. Il trattamento secondo me sono le placca funzionali della mia scuola (uni TO) che si chiamano anche FCB function generating byte, associato al trattamento logopedico ed osteopatico. Io collaboro in studio con due dottoresse di queste specialità, di cui mi fido moltissimo e che rapportandosi con me, mi danno ottimi risultati sui pazienti comuni. Infatti è ottima cosa il collegamento stretto fra le tre figure terapeutiche che devono intervenire in casi come il suo..
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Domenico, ho letto con tutta l'attenzione che merita il tuo caso ed i consigli che posso darti sostanzialmente si esplicitano in: 1) nel non somatizzare parecchio il problema in quanto mi pare di avere ravvisato dal tuo lungo racconto che fino a sei mesi fa convivevi tranquillamente con la tua supposta maloccclusione ed, a questo riguardo, sarebbe utile un supporto psicologico; 2) non provare il "fai da te" che può solo aggravare la situazione di compromesso che madre natura ha instaurato; 3) affidarti ad un odontoiatra con profonda competenza gnatologica che valuterà se il problema deriva da una malocclusione oppure se quest'ultima è secondaria ad altre disfunzioni (diagnosi differenziale tra sindrome algico disfunzionale discendente e/o ascendente) ed, eventualmente, con un supporto interdisciplinare (osteopata, fisiatra, ortopedico, etc.) può migliorare la situazione. Tanti auguri di trovare rapidamente e brillantemente una situazione di benessere e di buone feste.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Caro Signor Domenico, complimenti per la precisione del suo racconto e della padronanza della lingua e della terminologia medica! Lei stesso si rende conto della "complessità" della sua situazione patologica. Non posso certo esprimere giudizi senza visitarla clinicamente a fondo ed anamnesticamente oltre che strumentalmente con il rilievo delle impronte per costruire modelli delle due arcate ed il rilievo con un arco facciale di trasferimento della posizione spaziale della sua base cranica per montare su un aricolatore almeno a valore medio i suoi modelle suddetti per studiare tutto e soprattutto il movimento di Bennet, misurandone gli angoli relativi.Per la presa dell’Arco Facciale di Trasferimento i due punti di repere posteriori si ottengono inserendo i terminali dell'arco nei meati acustici esterni; il terzo punto di repere anteriore e individuato dal supporto glabellare, che definisce la posizione verticale anteriore dell'arco stesso. In questo modo si definisce il piano di riferimento asse cerniera-piano orbitale. Una forchetta a ferro di cavallo consente di mettere in rapporto l'arcata superiore con l'arco facciale. In conclusione, trasferiti in tal modo i modelli maestri su un articolatore, possiamo orientare i modelli delle arcate rispetto al cranio e studiare l'inclinazione dei tragitti condilari e dell'angolo di Bennet meglio detto movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia misurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici! Il Bite ha senso se poi porta ad una terapia risolutiva della malocclusione, o meglio della persa giusta occlusione. Le lascio una foto con diversi tipi di bite e in basso l'arco facciale di trasferimento.Il Bite Plane, che sembra una "sciocchezza" ma non lo è, anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata fissa perchè solidale con la base cranica, ma a volte va posizionato sulla arcata inferiore, dipende dalla diagnosi e da quello che vogliamo ottenere, poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ,ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore; è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite,così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari e il cervello dimentica la posizione errata patologica memorizzata da esso e si può trovare così la nuova posizione della mandibola,quella corretta". Il bite plane infatti può essere terapeutico sintomatico e diagnostico ed una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia. Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
CONTINUA A LEGGERE
domenico121211.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Lei si trovava in uno stato di adattamento che probabilmente il suo sistema nervoso centrale gestiva con sufficiente tranquillità. In ultima analisi si trovava in uno stato di equilibrio, sia pur instabile.In situazioni come la sua basta un evento genericamente traumatizzante a far precipitare la situazione. Ho visto che è di Alba adriatica, se mi contatta privatamente ho un indirizzo che fa al caso suo a San Benedetto del Tronto (dr.lorenzo.alberti@gmail.com)

Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Gentile Sig. Domenico, il suo caso è troppo complesso per avere una risposta via Web. Lei giustamente non si fida di un dentista che la visita per soli tre minuti, pertanto come possiamo noi darle una risposta. Trovi un bravo gnatologo e si affidi alle sue cure. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cerchi un ottimo ortodonzista

Scritto da Dott. Alessio Battistini
La Spezia (SP)

Sig. Domenico, lei è un paziente difficilissimo da curare e penso che lei con qualche fastidio dovrà sempre convivere.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Salve Domenico. Potrei darle degli ottimi consigli su chi rivolgersi. Mi contatti via mail in modo da poterne parlare con calma. Cordialmente

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)