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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 9

Ho 46 anni e da 2 anni circa soffro di problemi alle articolazioni temporo mandibolari

Scritto da Marco / Pubblicato il
Buongiorno Dottore! Mi chiamo Marco, ho 46 anni sono di Genova e da 2 anni circa soffro di problemi alle articolazioni temporo mandibolari. Ho fatto 2 RMN bilaterali bocca aperta, bocca chiusa rispettivamente ad agosto 2010 e maggio 2011 e hanno evidenziato una dislocazione bilaterale dei dischi articolari che nella ultima RMN e' apparsa ancora piu' evidente. Per il momento non ho dolori ma solo disturbi funzionali. Ora dopo aver consultato decine di medici fra gnatologi, maxillofacciali, osteopati, chiropratici e chi piu' ne ha piu' ne metta mi sembra di aver capito che al di la del bite che magari puo' risolvere temporaneamente la sintomatologia algico disfunzionale non ci sia altro da fare. Un maxilofacciale di Pisa mi ha detto che interviene solo in caso di dislocazione irriducibile! Io pero' fatico a parlare e nel mio lavoro fatto di continue riunioni e meeting non posso stare sempre in silenzio!!!!!!! E poi quando mangio devo spostare manualmente la mandibolare un po a sinistra un po a destra altrimenti tende a piantarsi contro il menisco. Di questo passo prima o poi i poveri dischi finiranno col consumarsi e l'artrosi prenderà- il sopravvento! Un unico gnatologo mi ha parlato di infiltrazioni di acido ialuronico che se fatte x benino sperando di non danneggiare il nervo facciale possono dare benefici. Qualsiasi informazione in merito e' apprezzata. Su facebook a questo URL  https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1926679244120.2107884.1156324508 si trovano i referti sotto forma di immagini jpeg delle mie 2 RMN Cordiali saluti Marco da Genova
Ho 46 anni e da 2 anni circa soffro di problemi alle articolazioni temporo mandibolari
Questo è un caso di disturbi DCM, craniomandibolari, molto serio. Le consiglio vivamente una delle migliori scuole a livello mondiale, quella del prof Pietro Bracco e Torino, universita'. L'approccio è multidisciplinare e in quella clinica universitaria ci sono le persone giuste davvero. Per fare diagnosi vera ed accurata e terapia adatta. Si fidi!!

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Marco, mi spiace tanto per il suo "calvario"! Lo so, c'è giù stato, ma devo ribadire che solo un bravo Gnatologo può affrontare in modo serio le sue problematiche. Il Bite non è la cura per la malocclusione e le patologie della ATM se non è usato a tal fine!Tutti i bite non sono uguali e soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! Le lascio una foto, dove vedrà in basso anche un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio per studiare la gnatologia della sua bocca e la sua clinica e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo o movimento di Bennet tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che è la fotografia reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione e il rapporto delle cuspidi tra antagonisti e tra di loro, incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia misurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici! Si affidi ad uno Gnatologo noto e che magari sia anche Parodontologo ed Ortodontista!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Il dott Piero Silvestrini Biavati è di Genova... lo può consultare. Valeriano Capone

Scritto da Dott. Valeriano Capone
Roma (RM)

Concordo con l'amico dott. Petti. sicuramente il problema è multiplo, ma deve fidarsi di qualcuno altrimenti veramente c'è il rischio di complicanze ben più importanti. Saluti

Scritto da BIZETA DENTAL CENTER
Catania (CT)

Occorre un approccio serio e multidisciplinare, un bite non e' la "panacea" per tutti mali. Concordo col collega dr Passaretti: a Torino puo' consultare i professori Bracco e Mongini. Cordialita'.

Scritto da Dott. Cosimo Coscia
Collegno (TO)

Caro sig. Marco, lei soffre di una dislocazione menisco-condilare, situazione che non necessita di alcun approccio chirurgico nè tantomeno di iniezioni di acido ialuronico. Occorre inquadrare attraverso delle indagini kinesiografiche ed elettromiografiche computerizzate il grado e le caratteristiche della disfunzione che potrà essere corretta con l'uso di un posizionatore mandibolare (ortotico). Si tratta di un apparecchio in resina trasparente alloggiato sui denti inferiori e che consente una vita di relazione assolutamente normale e permette, attraverso opportuni controlli strumentali, di reperire una fisiologica posizione mandibolare con ripristino della cinetica mandibolare. Successivamente si considererà uno spostamento dei suoi denti per convalidare a vita il risultato raggiunto. Tale è il protocollo terapeutico che applichiamo da più di venti anni con una percentuale di successo clinico altissima. Cordiali saluti Dr Michele Lasagna
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Concordo con i colleghi che le hanno consigliato un approccio multidisciplinare. C'è a Torino prof Pietro Bracco, insigne ortodontista e gnatologo, che farebbe al caso suo, proprio perchè ha un approccio multidisciplinare con i pazienti gnatologici. In clinica non lo trova perchè è andato in pensione proprio lo scorso anno ma le posso fornire il numero di telefono del suo studio a Torino : 011331753. Cordialmente Dott.ssa Cuccuru Graziella Bosa

Scritto da Dott.ssa Graziella Cuccuru
Bosa (OR)

Buonasera sig. Marco, concordo in pieno con le affermazioni del collega Lasagna, con il quale condividiamo impostazione clinico-scientifica e protocollo terapeutico. E'evidente che la riabilitazione protesica e/o ortodontica post-ortotico è un passaggio fondamentale ed inevitabile ! Cordialmente

Scritto da Dott.ssa Biancamaria Castellucci
Firenze (FI)

Sig. Marco, mi trova in accordo con il dott. Lasagna.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)