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Domanda di Gnatologia

Risposte pubblicate: 8

Circa 11 anni fa ho iniziato una terapia ortodontica con le classiche piastrine.

Scritto da Valentina / Pubblicato il
Salve, sono una ragazza di 24 anni che circa 11 anni fa ha iniziato una terapia ortodontica con le classiche piastrine. Dopo qualche mese ho avuto il primo blocco articolare al quale è seguito un bite morbido. Non avendo ottenuto nessun beneficio e avendo dovuto cambiare città ho cambiato specialista. Mi sono state rimosse le piastrine (intanto i blocchi erano sempre più frequenti) e ho iniziato una terapia con bite (quello vero, non più morbido e usa e getta) ed elettrostimolazione dei muscoli facciali. A questa terapia, durata quasi un anno, è seguito un apparecchio espansore (per correggere il cross) e nuovamente le classiche piastrine. Dopo circa un anno e mezzo la situazione sembrava risolta. Nel 2005 ho cambiato di nuovo città e, per diverse cause, non ho più fatto uso del bite che, secondo la dentista, avrei dovuto portare a vita. Dopo un anno il problema non solo si è ripresentato ma è diventato molto più acuto. Ho consultato due specialisti che non hanno voluto "assumersi la responsabilità" della cura, e un terzo che ha "tentato" di nuovo con un bite che non ha fatto altro che peggiorare ulteriormente il problema. La situazione attuale è la seguente: blocco articolare (apertura massima di 2 cm scarsi) da entrambi i lati ogni volta che chiudo la bocca (per sbloccare devo premere con le dita e a volte, non riuscendosi, devo aspettare un paio d'ore in modo che i muscoli si rilassino), mal di testa (invalidanti per il lavoro che faccio) almeno 4 giorni su 7, perdita d'equilibrio, dolori muscolari al collo, alla schiena e al volto, sonno disturbato. Da poco mi sono rivolta all'ennesimo specialista che ha consigliato di rimuovere 3 denti del giudizio (uno superiore e due inferiori inclusi) e di ricominciare con la terapia ortodontica (prima espansore e poi piastrine) senza usare bite (allego panoramica e stratigrafia). Le mie domande sono: - a 24 anni si ottengono risultati con un apparecchio espansore (quello sotto il palato con la rotellina da girare ogni giorno, per intendersi)? - come si possono estrarre i denti del giudizio con un'apertura massima della bocca (quando sbloccata) di non più di 3 cm? Spero di essermi spiegata sufficientemente. Ringrazio anticipatamente per la disponibilità e porgo distinti saluti VS
Circa 11 anni fa ho iniziato una terapia ortodontica con le classiche piastrine.
Qualsiasi trattamento debba fare, espansione ed estrazioni non va fatto in queste condizioni che potrebbero solo peggiorare è indispensabile ritrovare un equilibrio articolare prima e qui uno gnatologo la deve seguire anche in collaborazione con altri specialisti se necessario ( osteopati, neurologi, etc... ) e solo successivamente si potranno affrontare altre cure l'espansione alla sua età la si può fare solo se associata alla chirurgia, cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Cara Signora Valentina, per i denti del giudizio, non si preoccupi sul come il chirurgo potrà fare, lo farà e basta! Perchè non lo ha chiesto a lui? Io non posso rispondere non conoscendola e non vedendo neanche le lastre (quelle che ha inviATO NON CI SONO!).In ogni caso si accede chirurgicamente dai fornici, vestibolarmente di lato, non si preoccupi, è normale amministrazione di normale protocollo chirurgico ! Per l'espansore del palato, è efficace come terapia ortopedica prima che avvenga la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima! In ogni caso prima che sia terminata la crescita scheletrica prima quindi dei 18 anni con elasticità perchè l'età scheletrica non corrisponde sempre a quella cronologica. Basta fare una Rx del polso e della mano e controllare i nuclei di ossificazione per conoscere l'età scheletrica! Dopo, ossia ora a 24 anni lo scheletro non lo "muove" più se non chirurgicamente. Forse l'Ortodontista si accontentava di avere un falso allargamento con spostamento dell'asse dei denti inclinandoli vestibolarmente e alterando così però l'occlusione e tutta la fisiologia miofunzionale ed articolare delle sue ATM, già maltrattate da altre patologie disfunzionali e/o occlusali gnatologiche! Lo specialista che le occorre è uno Gnatologo. Poi riguardo al Bite, esso non è la "panacea" di tutti i mali occlusali e non tutte le bocche lo possono ricevere. E non tutti i bite sono uguali. E soprattutto non tutti i Dentisti sanno come usarli e quindi cosa ottenere con il loro uso! Le lascio una foto, dove vedrà in basso anche un arco facciale di trasferimento, essenziale per rilevare i rapporti spaziali delle sue arcate con la base cranica e per il montaggio dei suoi modelli di studio su un articolatore a valore medio (che se poi fosse a valore individuale, sarebbe ancora meglio) per studiare la gnatologia della sua bocca oltre a quella clinica che è altrettanto importante e le sue articolazioni con angoli di spostamenti come l'angolo di Bennet (dato dal movimento di Bennet) tra il piano sagittale ed il movimento del condilo in lateralità della mandibola che ci dice moltissimo sullo stato reale della sua patologia! Per esempio, maggiore è il movimento di Bennet e minore è l'altezza delle cuspidi e viceversa, quindi l'occlusione, l'articolato come concetto statico e l'articolazione come concetto dinamico e la forma occlusale dei denti incidono sul movimento di bennet e sulla misurazione dell'angolo che forma con le strutture citate ed in ultima analisi con le patologie del lato lavorante e di quello non lavorante della testa dei condili. Questo movimento di bennet può essere immediato o progressivo a seconda delle patologie presenti o non patologie presenti, ovviamente!Il movimento di lateralità è bene studiarlo anche clinicamente con la palpazione perché è determinato dalla contrazione dello pterigoideo esterno del lato opposto a quello verso cui si sposta la mandibola. Un dolore durante questa palpazione indica una contrattura del muscolo e quindi la presenza di una patologia articolare. Palpazione che va fatta non solo in lateralità ma anche in apertura.Solo così si può arrivare ad una corretta DIAGNOSI che porta poi ad una terapia. Diagnosi che deve essere anche conseguenza di un completo Ceck up ortodontico con cefalometria, ossia m isurazione di angoli e segmenti di retta sulla teleradiografia e sul suo profilo non solo Rx ma anche fotografico e modelli di studio Ortodontici, diversi da quelli Gnatologici!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig.ra Valentina, alla sua età l'unico modo per espandere il palato è quello chirurgico. La terapia da effettuare è quella di eseguire una manovra di sblocco manuale dell'articolazione temporo-mandibolare. In pochi minuti aprirà molto di più la bocca. Successivamente andrà eseguito un bite costruito in base alla nuova posizione ideale dell'articolazione. Raggiunta una situazione stabile si deciderà sulla finalizzazione della terapia. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Cara Valentina, purtroppo non tutti gli ortodontisti si occupano anche di gnatologia. Allora per rispondere ai vari quesiti: L'espansore non può più espandere il palato alla sua età; i risultati che si ottengono sono dovuti a spostamento dentale. Sono documentate in letteratura espansioni anche a suture chiuse... ma la tecnica direi che è poco predicibile senza chirurgia. La lastra che ha postato evidenzia come il suo tragitto condilare sia regolare da ambo i lati, i condilo in posizione di riposo, mantiene una giusta distanza dalla fossa, cosa che può far presupporre una regolare interposizione del menisco articolare, mentre in apertura raggiunge il tubercolo anteriore. Purtroppo ho detto supporre.. la lastra in questione non è un'esame dettagliato per uno specialista in gnatologia. E' necessaria una Risonanza magnetica dell'articolazione con proiezioni sagittali e coronali a bocca chiusa ed aperta se si sospetta un problema a carico del menisco oppure una TC se si presume invece un problema osseo. Solo un attento esame clinico supportato da esami radiografici mirati (come quelli descritti sopra) potrà chiarire la sua condizione articolare. Dopo questo allora può aver senso parlare di bite, arco facciale e movimento di Bennet ecc... giusto per evitarle il terzo inutile Bite! Dalla descrizione fatta (chiaramente non ho potuto visitarla) "dolore che si diffonde alla schiena, al volto, sonno disturbato" il problema non sembra risolvibile con un Bite! Anzi penso che il bite possa non servire proprio a nulla! Perchè non è un problema articolare! Un'altra indicazione che ci fornisce è data dalla possibilità di "sbloccare" la mandibola aspettando qualche ora il rilassamento dei muscoli.... Se fosse un problema articolare, solo una particolare manovra permetterebbe lo sblocco... non l'attesa. Detto questo mi pare essere un problema di origine muscolare, esistono varie terapie per trattare questi problemi in maniera efficace, io per il momento consiglio di trovare uno gnatologo padrone della materia, risolvere il problema cranio-mandibolare, dopodichè pensare a stabilizzare la situazione con una terapia ortodontica. rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott. F. Fusaro
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Scritto da Studio Medico Odontoiatrico Dott.ri Bianciotto - Fusaro
Torino (TO)
AOSTA (AO)

Sig. Valentine oggi in gravi casi è possibile per via endoscopica correggere alcune patologie dell'ATM, ma come in tutti i casi occorre una diagnosi strumentale accurata che in questo caso non ritrovo.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Valentina, le consiglio di rivolgersi ad un solo odontoiatra esperto in ortognatodonzia e di seguire in maniera pedissequa i suggerimenti per risolvere il suo disturbo. Per quanto concerne l'espansione del palato e, solo se effettivamente necessita, le premetto che alla sua età potrebbe avvenire solo con la chirurgia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Cara Valentina, dopo i corretti consigli che ti hanno dato i miei colleghi, non posso aggiungere altro di utile se non ribadire che un ottimo gnatologo ti potrà consigliare bene ed a Genova ne puoi trovare di ottimi. Cordialmente

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Cara Valentina il suo problema è più gnatologico che ortodontico se apre solo 2 cm dovrebbe rivolgersi ad uno gnatologo per quello che riguarda l'espansore avrebbe risultato sui denti ma non sull'osso alla sua età a meno che non faccia una espansione chirurgicamente assistita, distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)