Menu

Domanda di Fistola

Risposte pubblicate: 13

E' realmente un granuloma?

Scritto da fabrizio / Pubblicato il
Carissimi, vi mostro le immagini di una fistola sopra il primo premolare sup sx 2.4. All'esterno ho come una sacchetta in rilievo, che ogni tanto si gonfia e poi si svuota senza dolore nella masticazione. La stessa dovrebbe essere dovuta ad un granuloma formatosi a causa di una cura canalare da rifare. Il dentista che ho consultato ha fatto una endorale, mi ha segnalato che il canale interessato dal perno moncone non risulta curato, e che una nuova cura canalare, rimuovendo capsula e perno moncone, non dà certezza di riuscita in quanto, il canale curato ha come una gommina che permette di seguirlo e di rieffettuare il trattamento in sicurezza, mentre l'altro è difficile da seguire completamente nella parte finale. In definitiva mi ha proposto come terapia migliore la rimozione del dente e la realizzazione di un impianto, magari con ricostruzione ossea da valutare in quanto l'osso può essere compromesso dal granuloma. Termino, chiedendovi il vs parere e anche un giudizio sull'immagine. E' realmente un granuloma? L'aspetto è diverso dai granulomi individuati sotto i denti 4.4 4.5 anche qui per cure canalari da rifare e con dente fratturato. Mi preoccupa pure l'immagine sotto il dente 3.5...Grazie della vostra attenzione.
E' realmente un granuloma? E' realmente un granuloma? E' realmente un granuloma?
Caro Signor Fabrizio, la fistola non si vede con la radiografia ma si vede l'origine della stessa, che è una zona di osteolisi periapicale. Se poi questa osteolisi periapicale sia un granuloma o una cisti o una Parodontite apicale acuta o una endo parodontite o altro, è necessario fare altre indagini, come un sondaggio parodontale, per esempio. In ogni caso è probabile che sia una cisti o più ancora un granuloma. Infatti il canale apicale al pernomoncone non è stato trattato in modo corretto, così come ha altre osteolisi, visibili nelle Rx endorali, più corrette rispetto alle panoramiche che deformano l'immagine tanto da far credere che il perno del pernomoncone del dente da lei citato potesse essere fuori radici dopo averla perforata. Invece poi la Rx endorale mostra che così non sembrerebbe anche se il dubbio permane ed allora bisognerebbe fare altre due Rx endorali una con proiezione più mesiale e l'altra con proiezione più distale per confrontarle e fare una esatta diagnosi radiologica!Le altre osteolisi che si vedono sono apicali alle RADICI DEL PRIMO MOLARE INFERIORE DX E DEL SECONDO PREMOLARE INFERIORE DX. Il concetto etiopatogenetico è questo: i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus e quindi l'ascesso che si fa strada tra le fasce muscolari dove trovano meno resistenza, ecco che un ascesso può "emergere" anche abbastanza lontano dal dente di origine, tolti i microbi con la nuova terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Non faccia estrarre i denti e tantomeno farli sostituire da un "mutilante impianto" tra l'altro sbagliato in una bocca con i problemi occlusali gnatologici e parodontali come la sua, ma li faccia curare rimuovendo le vecchie terapie canalari e rifacendole. Per il pernomoncone , se non si potesse rimuovere, si farebbe una retrograda come spiegato. Le lascio un poster con una retrograda ! Stia tranquillo, tutto è affrontabile e curabile! Noto comunque anche difetti ossei a più pareti e denti mesializzati, intrusi ed antagonisti estrusi. Le consiglio di far fare anche una accurata visita Parodontale e Gnatologica che il suo Dentista avrebbe già dovuto fare e avrebbe già dovuto pianificare le relative terapie!Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Caglia
CONTINUA A LEGGERE
fabrizio080713.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Fabrizio, le cure canalari da lei effettuate presentano tutte dei problemi. Clinicamente ora è soltanto il premolare 24 a dare dei sintomi ma molto probabilmente gli stessi potrebbero presentarsi anche sugli altri. E' ovvio quindi che la scelta di estrarre il 24 potrebbe presentarsi anche sugli altri denti ed è pertanto preferibile cercare di recuperare i denti piuttosto che toglierli. Almeno questo è il mio parere. Molto spesso se non è possibile un ritrattamento per via ortograda potrebbe funzionare un intervento chirurgico per via retrograda cioè attraverso un piccolo opercolo sulla gengiva e sull'osso raggiungere l'apice radicolare che viene poi sigillato. E' ovvio che si tratta di una possibilità che deve essere valutata attentamente prima di agire. Cordialmente
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Che sia un'infezione periapicale non c'e' dubbio; allo stesso modo altri denti hanno questo problema. Ho il dubbio che la radice sia fratturata ( il suo dentista dovrebbe sapere come si diagnostica). Nel dubbio, se la corona viene giudicata ancora competente, andrebbe effettuato un intervento esplorativo che potrebbe esitare in una apicectomia oppure nella estrazione del dente se la frattura e' conclamata.

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile paziente le cure canalari da ripetere sono diverse, la prima terapia da tentare è sempre un ritrattamento dei canali prima di decidere per l'impianto, l'immagine sotto il 3.5 non la deve preoccupare in quanto è l'emergenza anatomica del nervo alveolare inferiore, le consiglio di non trascurare l'eventuale estrazione del 4.8, in quanto le sta provocando sia una tasca gengivale profonda sul 4.7, che una iniziale lesione cariosa. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Stefano Salaris
Roma (RM)

Egregio Signor Fabrizio, non tutti i granulomi da lei indicati sono tali. Infatti le due macchie radiotrasparenti tondeggianti sotto i denti 3.5 e 4.5 sono individuabili come i forami mentonieri di destra e sinistra: strutture anatomiche per il passaggio del nervo alveolare inferiore. Immagini osteolitiche patologiche che indicano lesioni periapicali sono invece quelle che si vedono in corrispondenza delle punte delle radici dei denti 1.7, 2.4, 4.5, 4.6: denti malamente curati con terapia endodontica. A parer mio, tutte queste terapie canalari potrebbero essere rifatte con ottime probabilità di successo! Dalle radiografie da lei postate è anche evidente una malocclusione, forse causata dalla precoce estrazione dei denti 1.6, 2.6, e 3.6, ed un'asimmetria delle posizioni dei condili mandibolari di destra e sinistra, nonostante l'accomodamento offerto dal centratore radiologico, che lei stringeva in morso tra gli incisivi centrali superiori ed inferiori durante l'esame Rx. Tale malocclusione con emirotazione della mandibola verso sinistra e tale asimmetrica posizione condilare, potrebbero far intuire una torsione della colonna con cervicalgia... Mi permetto quindi di consigliarle innanzitutto i ritrattamenti dei denti già devitalizzati; la successiva estrazione del 4.8 in inclusione ossea e mesioverso; la cura ortognatologica per la malocclusione; ed infine (mi raccomando, "infine" significa dopo la terapia ortognatologica, non prima!) la protesizzazione con copertura coronale dei denti devitalizzati ed in anchilosi. Cordiali saluti.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Gent.mo Sig. Fabrizio, tralasciando di considerare altre situazioni le posso dire che il suo dente 24 presenta una situazione critica. Sì, l'immagine rx è quella di una lesione cronica apicale, la cui ascessualizzazione si è esteriorizzata attraverso un tragitto (fistola) da quale il pus trova una via di sfogo. Si parla in questi casi di ascesso cronico, in genere asintomatico ma sempre a rischio di riacutizzazione se il tragitto fistoloso dovesse chiudersi.Il granuloma apicale è una reazione infiammatoria cronica dell'osso alveolare attorno all'apice radicolare di un dente la cui polpa (nervo) non è stata rimossa completamente. Una sola valutazione radiografica è insufficiente per dare un giudizio completo comunque le posso anticipare che i maggiori problemi sono la rimozione del perno moncone, di dimensioni notevoli. Questa è necessaria per un'ottimale ritrattamento del dente ma c'è un rischio abbastanza alto di frattura della radice. Qualora si riuscisse a ritrattare il dente, esso andrebbe poi ricostruito con un perno in fibra di quarzo ed il moncone in composito ; su questa ricostruzione si dovrà applicare una corona provvisoria in resina sino a verificare la completa guarigione della lesione apicale e la scomparsa della fistola. L'alternativa potrebbe essere l'avulsione del dente e l'inserimento di un impianto A DISTANZA DI CIRCA DUE MESI dall'estrazione, per consentire un'adeguata guarigione della zona. Queste possibilità andrebbero valutate con il suo dentista, soppesando i pro ed i contro delle due scelte e nell'ottica di sistemare i molti altri punti critici che si evidenziano nella sua panoramica. Cordiali saluti
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Marco Gabriele Longheu
Milano (MI)

Gentile sig.Fabrizio, Se sia o non sia un granuloma, non ha molta importanza, in quanto un criterio empirico di diagnosi differenziale si basa sulle dimensioni della rarefazione ossea, forse sarebbe utile una tac( ma ripeto non e il nocciolo della questione), il problema vero e cercare una soluzione chirurgica ( apicectomia sul 24 e ritrattamento sugli altri elementi che presentano lesioni apicali o periapicali, e cercare di mantenere il più a lungo possibile questi denti, per l 'estrazione e la soluzione implantoprotesica c' e sempre tempo, e non rappresenta la panacea ai suoi problemi, in quanto l 'Implantologia risolve si molti problemi ma ne crea anche tanti, richiedendo un follo-up regolare e una igiene scrupolosa pena la perdita del manufatto, infine meglio avere in bocca ( anche se, mi passi l'espressione, rappezzati i propri denti che una radice artificiale. Distinti saluti Dott. Raffaele Evangelisti Firenze
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Raffaele Evangelisti
Firenze (FI)

E' proprio un granuloma. Le consiglio, prima di estrarlo, di provare il ritrattamento canalare, se proprio non desse un buon risultato, può sempre ricorrere all'impianto.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)

Diciamo che di fondo sono d'accordo un pò con tutti i colleghi ma il discorso costi, di questi tempi io ce lo metterei; chiarisco: quanto può costare, con le difficoltà che potrebbero esserci, smontare, ritrattare, aspettare.... poi rifare perno e corona? Sempre se tutto va bene; e se la cosa dovesse fallire? E lo può anche in mani esperte!, chi paga tempi persi e fatiche? Anch'io mi trovo ogni tanto di questi dubbi e vi garantisco che le decisioni non sono spesso facili come sembra, sbaglio? Un abbraccio V
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Valeriano Capone
Roma (RM)

Sig. Fabrizio, possiamo parlare di sospetto granuloma perché la certificazione la rilascia solo l'anatomo-patologo dopo aver esaminato al microscopio la lesione. Mani esperte possono togliere la lesione e sottoporla istologico valutando clinicamente il da farsi

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Fabrizio, si tratta di una lesione periapicale che possiamo definire granuloma. Il ritrattamento previa rimozione del perno potrebbe essere una strada ottimale ma difficile. Se questo non sarà possibile, l'estrazione e l'impianto successivo rimane come seconda possibilità. Cordialità.

Scritto da Dott. Michele Caruso
Treviso (TV)

Probabilmente non lo sapremo mai. Quando vediamo lesioni apicali come quella che lei ha all'apice del suo premolare, parliamo di granuloma quando leggiamo confini netti con l'osso circostante, mentre di infiammazione periapicale quando i contorni sono più sfumati. In questa disamina però vanno contemplati anche i problemi di esecuzione del radiogramma, che come per una fotografia può risultare sfuocata o mossa. In definitiva la dichiarazione certa di nome e cognome della lesione la potrebbe dare solo un anatomo patologo che esamini la popolazione cellulare della lesione stessa, cosa abbastanza difficile da eseguire perchè durante l'asportazione risulta difficile mantenere totalmente la lesione per intero. Preferirei che la lesione, di qualsiasi natura sia, fosse asportata insieme al residuo di dente che probabilmente l'ha creata. Come poi intervenire per rimpiazzare il dente lo lascio a voi.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)