Menu

Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 8

Avrei bisogno di una valutazione su un problema dentale che si trascina da diversi mesi.

Scritto da gemma / Pubblicato il
L’8 maggio ’08 ho fatto riparare l’ultimo molare destro che aveva una minuscolo forellino sul lato Nell’aprirlo c’era una carie più importante del previsto fino quasi al nervo. La riparazione non mi ha dato problemi per una decina di giorni poi ha incominciato ad avere una spiccata sensibilità al tatto, leggero gonfiore nel tessuto gengivale sottostante al dente che pur essendo di piccola entità si avverte anche scorrendo le dita sulla guancia esterna e dolore al linfonodo sotto la mandibola in corrispondenza del medesimo molare. Ho pazientato per un po’ poi il 9 giugno, su consiglio del Dentista, ho iniziato la cura con Levoxacin 500 mg 1 compressa per 1 settimana. ..senza ottenere alcun risultato. Il 25 giugno dopo un consulto con i Dentisti dello studio decido di far estrarre il penultimo molare che da 9 anni era stato devitalizzato e nel quale era stato inserito un perno e incapsulato. Dall’ortopantomografia fatta il 5/03/08 sembrava che il perno creasse una pressione su un lato della radice e potesse essere lui la causa del dolore e gonfiore a gengiva e linfonodo. Durante l’estrazione il Dentista ha visto che all’apice del molare estratto c’era una “sacca” infetta e ha dovuto rimuovere piccole parti di osso. In occasione dell’estrazione ho fatto 3 gg. di Zitromax per ulteriore protezione. Il 27 luglio ’08 ho tolto i punti dato che la gengiva si era richiusa ed era praticamente guarita. Il 28/08/08 sono tornata dal Dentista perché permaneva la sensibilità al tatto, il gonfiore e dolore alla gengiva e linfonodo corrispondente. Il Dentista mi ha fatto una lastrina e mi ha detto che non si evidenziava assolutamente nulla, ne tasche gengivali, ne problemi al nervo e che tutto sembrava perfetto. In data 31 ottobre sono tornata dal mio solito Dentista che, dispiaciuto del permanere della situazione e dato che, con l’estrazione del penultimo molare non c’era altro dente da sospettare, mi ha rifatto ex-novo l’otturazione proprio per tentare il tutto per tutto e per verificare nuovamente lo stato del dente…..tutto sembrava a posto. Purtroppo però il dolore al dente e il fastidio alla gengiva continuavano tanto da indurre il Dentista a prendere la decisione di devitalizzare il dente e così il 19/11/08 mi ha fatto morire il nervo e mi ha mandato a casa con del cotone nella cavità del dente e fissandomi il successivo appuntamento per il 26.11.08, in questo giorno il medico ha eseguito un controllo dei canali del dente e ha riscontrato infezione nei canali del dente, pertanto dopo il trattamento disinfettante mi ha inserito dei fili di cotone nei canali e messo un’otturazione provvisoria. Il dente è rimasto molto dolente, bastava anche il semplice tocco della lingua per causare dolore/scossa e al successivo appuntamento del 5.12 il medico vista la situazione ha ridisinfettato i canali e deciso di lasciare nuovamente il dente aperto con il solo cotone nella cavità. Sono tornata il 12.12 mi ha fatto una lastrina, ha ridisinfettato il dente e coperto con pasta provvisoria affermando che i canali erano infiammati ma senza infezione. Il 18.12.08 sono tornata dopo un’altra settimana di sofferenza e dolore che oltre al dente si estendeva anche alla sottostante gengiva (che dal 20.05.08 è sempre rimasta leggermente gonfia e che nel tempo non ha fatto altro che peggiorare dando segni di insofferenza tali che l’anestesia mi provoca fitte dolorose molto forti -cosa mai successa prima d’ora) e vista la situazione e dato che il 23.12 lo studio dentistico chiudeva per ferie, il medico decise di lasciarmi con il solo cotone nella cavità del dente asserendo che al rientro l’8.01.09 l’infiammazione si sarebbe risolta e avrebbe potuto procedere alla devitalizzazione. Dopo i primi giorni la situazione del dente era decisamente migliorata con gran sollievo e per una decina di giorni non ho più avuto fastidi e anche la gengiva era migliorata, poi verso i primi giorni dell’anno nuovo ho iniziato ad avere un po’ di fastidio al dente ma pensavo che, dopo danti giorni con solo il cotone e quindi a contatto di batteri/cibo ecc., fosse del tutto normale. L’8.01.09 sono tornata dal Dentista ha ricontrollato i canali del dente e mi ha detto che non c’era più infezione ma una bella infiammazione pertanto dopo la disinfezione mi ha messo la pasta provvisoria e mi ha congedato dicendo che il 12.01 avrebbe messo la diga, proceduto con una disinfezione più profonda, riempito i canali e chiuso il dente. Purtroppo però il 12.01.09 sono dovuta correre da un altro dentista del medesimo studio per farmi togliere la copertura provvisoria per il dolore pulsante molto forte (molto più delle volte precedenti) e sensibilità fortissima al dente, gengiva nuovamente gonfia e questa volta tutti i linfonodi di mezza mandibola decisamente doloranti e gonfi. Ho chiesto a questo nuovo Dentista se mi consigliava una cura antibiotica o antinfiammatoria ma mi ha risposto che non era necessario e di aspettare fino alla remissione del dolore per poi procedere come già fissato dalla collega alla disinfezione con diga e otturazione canali. Oggi 13.01.09 ho il dente con solo il cotone e sto già meglio anche se i linfonodi fanno molto male e la gengiva si è riempita di minuscoli puntini bianchi (afte?). Ma adesso mi si è insinuato il dubbio sulla correttezza del procedere del mio Dentista e avrei proprio la necessità di sentire il parere di un altro professionista. Potete dirmi che cosa ne pensate?
Sig. Gemma, probabilmente l’otturazione profonda ha causato la necrosi pulpare che si è infettata. Si tratta di una complicanza che può avvenire, le terapie che le hanno praticato sembrano abbastanza idonee per questo caso. Difficilmente le afte colpiscono i tessuti cheratinizzati, come la gengiva aderente. È complesso darle dei consigli, senza rx e visita clinica e soprattutto giudicare i colleghi senza averli consultati.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Il suo dentista sta seguendo una condotta assolutamente corretta.

Scritto da Dott. Luciano Rita Maria Amelio
Catanzaro (CZ)

Non so chi sia più sfortunato tra lei e il suo dentista? Certamente una serie di fattori imprevisti: germi particolarmente aggressivi, operatori diversi e tempi delle cure interrotte per ferie non hanno di sicuro agevolato un caso particolarmente difficile.

Scritto da Dott. Enio Bordoni
San Benedetto del Tronto (AP)

Cara Gemma, dalla Sua minuziosa storiografia si apprende che il caso si è dimostrato più complesso temporalmente che tecnicamente. Capita di frequente che un dente trattato per una semplice carie (o forellino, come lo chiama Lei), possa volgere ad una pulpite irreversibile e, quindi, essere successivamente devitalizzato. Al contrario denti con corone molto compromesse, preda di carie massive, resistono inesorabili nel tempo con una semplicissima otturazione. L'iter che Lei sta attraversando è sicuramente lungo e... doloroso, ma da quello che leggo, credo che i colleghi stanno facendo il percorso terapeutico corretto. Sono sicuro, infatti che a terapia ultimata avrà una definitiva guarigione. Ci tenga informati. Cordialità.
CONTINUA A LEGGERE

Scritto da Dott. Walter Renda
Como (CO)

Sig.ra Gemma, anche io credo che il suo curante stia agendo al meglio, delle volte si può incappare in complicanze che fanno insinuare dubbi sul modus operandi, vedrà che presto tutto si risolverà. La presenza di afte, se confermata, è dovuta a stress, difese immunitarie basse, uso di farmaci, carenze vitaminiche...Saluti.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Sig.ra Gemma, secondo me si è trattata di una carie interna, che si manifesta all'esterno, con un puntina, ma una volta aperta, all'interno si reperta una grande cavità. Però, le mie, sono solo supposizioni perchè senza visionare almeno una Rx, è difficile formulare una corretta diagnosi. Sicuramente il collega che la cura, molto scrupoloso, le stà dando il suo massimo. Cordiali Saluti

Scritto da Dott. Maurizio Serafini
Chieti (CH)

Purtroppo capita quanto da lei descritto, direi che il protocollo seguito è corretto. Sono dispiaciuta del disagio che lei ha dovuto sopportare, ma evidentemente la polpa al momento della cura della carie era già stata infettata (seppur nelle fasi iniziali).

Scritto da Dott.ssa Simona Galiero
Sant'Anastasia (NA)

Gentile Gemma, mi dispiace discostarmi dal parere di alcuni collega, non capisco alcuni passaggi della terapia attuata. Questo dente è stato troppo tempo aperto. Per me, per escludere l'avulsione, i colleghi devono essere sicuri adesso di ottenere una disinfezione profonda di tutte le radici. Mah! Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Cristian Romano
Palermo (PA)