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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 4

La sensazione di un dente che si muove può derivare da un granuloma?

Scritto da jolanda / Pubblicato il
Lo scorso dicembre 08 il mio dentista mi ha devitalizzato (con difficoltà a causa del nervo ricurvo) un molare, ricostruito poi con capsula in ceramica. A distanza di due mesi ho iniziato ad avvertire sensazione di fastidio, come se tra la base del molare e la capsula ci fosse una camera d'aria. Avvertivo persino che il molare si muovesse. Mi è stato inizialmente prescritto antibiotico (adducendo la causa a batteri ) ma senza ottenere risultato. Con radiografia e accurato nuovo esame mi viene diagnosticato il granuloma, che dovrà essere asportato chirugicamente. Vorrei sapere se la sensazione di movimento del molare può essere la conseguenza del granuloma o se è da attribuire ad altro. Grazie.
Sig.ra Jolanda, la sensazione, che lei descrive può essere data dalla presenza del granuloma, perché, dove si è formato il tessuto di granulazione, si è riassorbito il tessuto osseo di sostegno.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Prima di reintervenire chirurgicamente (apicectomia) sarebbe opportuno valutare il rientro endodontico classico per poter ottenere una valida detersione dei canali radicolari. Una curiosità, il dente prima della devitalizzazione aveva fatto l'ascesso? Se negativo, era vitale? Saluti

Scritto da Dott. Giuseppe Oscar Muraca
Amantea (CS)

I sintomi sono quelli. Il fatto che è stata proposta una terapia chirurgica, probabilmente è perchè il dentista non è riuscito a curare quel dente tramite la devitalizzazione perchè il canale è davvero molto curvo.. Quindi il dottore pensa che se non ha potuto riuscire la prima volta è inutile che tenta una seconda.. Questo atteggiamento è del tutto corretto. Infatti esistono in natura canali che sono difficilissimi od impossibili da percorrere per la devitalizzazione. Se un endodontista è molto più abile di un altro, riuscirà a percorrere canali curvi, sottili e impervi più dell'altro. Ma a parità di operatore, se io non riesco oggi, a meno che nel frattempo non abbia imparato tecniche nuove molto più efficaci, è abbastanza inutile che io riprovi ancora dove ho appena subito un fallimento.. Ma poi, a parte questi discorsi meccanicistici, esistono tanti altri motivi di fallimento di una devitalizzazione, di carattere biologico, immunitario e microbiologico, biochimico etc etc. Cioè, il successo di una devitalizzazione dipende si, da come si è pulito meccanicamente il canale (e, appunto, se è estremamente curvo, per qualche operatore può essere difficile, mentre magari per un vero maestro no), ma anche da tanti tanti altri fattori...!! Pazienza ci vuole. Non si tratta di rifare la frizione della Jeep.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Cara signora Jolanda ...Le ha già spiegato con altissima lucidità e professionalità il collega ed amico caro Paolo Passaretti ... col quale concordo in pieno ... le do delle indicazioni ulteriori:... ...la carie è una distruzione del dente operata dall'azione dei microbi...i microbi hanno tossine che infiltrano i tubuli della dentina che mettono in comunicazione l'interno del dente...la polpa, con l'esterno attraverso la sostanza amorfa dello smalto. A volte accade che i microbi o le loro tossine abbiano già invaso i tubuli di cui è formata la dentina e che mettono in comunicazione l'esterno con la polpa (nervo) del dente...senza nessun sintomo...e senza che il dentista possa accorgersene... dopo diverso tempo da giorni ad anni...la polpa del dente (il cosiddetto nervo) o una otturazione costituirebbe uno stimolo "irritante" per essa anche se non ci sono microbi (se ci sono per infiltrazione a maggior ragione). In questo secondo caso, poiché il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!...se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esci più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...però è sufficiente da parte del dentista fare un semplice esame che si chiama di stimolazione termica: si saggia la risposta del dente ad un liquido che abbassa la temperatura istantaneamente a qualche grado sotto zero...dai 37 gradi che abbiamo in bocca...a -4 , il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente và devitalizzato... ...ora non potendo raggiungere gli apici delle radici per la presenza della corona...per via normale...li si raggiungono per via retrograda ...sigillando..gli apici con MTA o Amalgama chirurgica priva di zinco...il concetto è questo:... ...Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi ... tolti i microbi con la terapia nuova endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Processo lento ...che richiede da molte settimane a 24 mesi! Per completezza raramente queste osteolisi sono dovuti a residui embrionali della crescita del dente (residui del Malassetz) ed allora con la retrograda si enuclea anche la formazione. ...Cordialmente
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)