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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 11

Ho scoperto di avere 7 granulomi

Scritto da roberto / Pubblicato il
Buongiorno, a seguito di una panoramica per valutare il rifacimento dell'arcata superiore la qule mi crea problemi in quanto circa un anno fà si scollarono i 3 denti ricostruiti in unico blocco, circa 20 anni fà,(i n° 21, 22, 23)ritornai dal dentista che aveva fatto il lavoro e mi incollo' iil blocco nuovamente, ma da allora lentamente qualcosa si muove e si è creato uno spazio di circa 5/6 millimetri proprio davanti tra i due blocchi di denti incapsulati e la mia bocca non è stata piu la stessa. Adeso dalla panoramica allegata scopro di avere 7 granulomi, avendo letto qualcosa in merito mi rendo conto che ci sono dei problemi specialmente con quei granulomi situati sotto i denti incapsulati. vorrei cortesmente un parere su quello che può essere considerato il migliore metodo per risolvere questo problema. grazie anticipate Roberto.
Ho scoperto di avere 7 granulomi Ho scoperto di avere 7 granulomi
Caro signore, i granulomi non possono rimanere per cui va fatta la terapia adeguata per farli guarire. Altro non so dire, le modalità di cura dei granulomi possono essere differenti a seconda che ci siano perni endocanalari o meno pero' qualsiasi dentista iscritto all'albo dovrebbe essere in grado di risolverle il problema. Saluti

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentil signore si rivolga al suo vecchio dentista o quantomeno effettui una visita con rx al seguito e vedrà che chiunque riuscirà a risolvere il problema. Sicuramente non ci deve dormire sopra e deve curare i granulomi. Le terapie possono diverse e ugualmente giuste a seconda della decisione del medico l'importante è avere fiducia della persona che la cura.

Scritto da Dott. Mauro Manta
Perugia (PG)

Gentile Roberto, il consiglio che le posso dare è quello di affidarsi ad un buon dentista primo perché la situazione clinica va studiata meglio con vista accurata, test di vitalità e radiografie endorali con centratore ( la panoramica non è l'esame più ideale). Deve essere fatta una valutazione globale dei denti e del parodonto, della presenza o meno di lesioni granulomatose che andranno eventualmente eliminate con ritrattamenti specifici. Debbono essere trattati anche i problemi parodontali e infine rifare le protesi fisse.Solo in questo modo potrà sicuramente risolvere in maniera definitiva e duratura i suoi problemi. Cordialmente
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Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

La sua bocca, come si evince dalla panoramica che comunque non è l'esame di elezione a riguardo, ha seri ed importanti problemi parodontali: una parodontite diffusa (che rientra nelle forme croniche) che interessa entrambe le arcate, a livello generale e sito specifica (molto brave la situazione sia sui suoi molari sia sui suoi blocchi frontali dei suoi due blocchi frontali); la migrazione dei suoi denti, da lei visivamente rilevata, è a questa legata. Diciamo che il problema dei "granulomi", rilevabili anche in questo caso radiograficamente (sono presenti in effetti una serie di terapie canalari incongrue a carico degli elementi dentari incapsulati e relative aree più o meno estese di sofferenza peri - apicale), è sì da risolvere (non semplice data la presenza di perni moncone, quindi probabilmente è da valutare un approccio retrogrado più che ortogrado, tenendo però conto dei conseguenti rapporti corono - radicolari non molto favorevoli sopratutto in un paziente parodontale) ma secondariamente. Lei prima di tutto ha bisogno di essere inquadrato come paziente parodontale e trattare la sua parodontite, altrimenti perderà una lunga serie di denti granulomi o no. Quindi si affidi ad uno studio dove siano presente, oltre ad un Endodontista capace, un bravo Parodontologo per una diagnosi ed un piano di trattamento specifico.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Egr. Roberto Buongiorno, dall'rx si evidenzia che gli elementi in questione sono gravemente compromessi, resta da valutare, una volta rimossa la protesi, lo stato delle radici e se possano essere utilizzate per una nuova riabilitazione. Questo tuttavia è subordinato alla possibilità' di togliere i perni e poter eseguire delle cure endodontiche corrette. Personalmente eviterei di riabilitare con una protesi su denti che comunque mi danno un'incognita a lungo termine. Dalla sola visione dell'rx io sarei per l'estrazione e riabilitazione su impianti, ovviamente con le tempistiche del caso. Saluti
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Scritto da Dott. Alessio Gini
Livorno (LI)

Caro Signor Roberto, buongiorno. Facendo seguito a quanto detto dai miei Colleghi, in Particolare il Dottor Savino ed il Dottor Sbarbaro, i quali, tra gli altri problemi le hanno indicato quelli Parodontali, aggiungo diverse Riflessioni. Dal punto di Vista Parodontale ha una festonatura invertita con difetti ossei a più pareti complesse, a due pareti come i crateri, ad una parete, emisetti, difetti a quattro pareti circumferenziali. Parlo di pareti Residue per cui i difetti poù gravi sono quelli ad una parete e i meno gravi quelli a quattro pareti. Questo per la maggiore difficoltà alla formazione del coagulo ematico (principio di ogni guarigione)nei difetti ad una parete e la maggior possibilità di formazione, in quelli a quattro pareti residue (ovviamente)! Poi in una bocca Parodontalòe non si "bloccano due gruppi frontali separati come è stato fatto nella sua. Si sarebbe dovuto progettare una Protesi Fissa dal 15 al 25 (dal secondo premolare superiore Dx a quello Sinistro), dopo aver chiuso il Diastema con l'Ortodonzia che sarebbe dovuta seguire alla Parodontologia e ad un mantenimento del risultato terapeutico parodontale con ripetuti curettage e scaling e Root Planing, dopo Igiene orale Professionale per tutto il periodo della terapia Ortodontica. Infine si sarebbe dovuto rivalutare il Parodonto al termine della Terapia Ortodontica e attuare le eventuali "rifiniture chirurgiche ossee e mucogengivali" per concludere la terapia Parodontale. Questo in presenza di una Protesi Provvisoria in Resina rinforzata in Kevlar e, se i tempi fossero stati lunghi, con una Protesi Parodontale tipo Veener in Titanio e Speciali Resine estetiche per la sola faccia vestibolare, da sostituire alla fina con una Protesi fissa tutta "collegata" in Oro-Ceramica di ottima qualità! Questo non prescindendo dai problemi endodontici ed osteolitici che devono essere curati e sdai problemi Gnatologiuci di perdita od alterazione delle Tre Curve cosiddette di Compensazione, ossia le curve di Spee (di cui le ho già parlato), di Wilson e Monsen. Insomma, Gnatologia, Parodontologia, Protesi, Conservativa ed endodonzia oltre che Ortodonzia, qui si intersecano in una Riabilitazione Orale Completa. Come dice il Dottor Carpinteri "Il suo caso è bellissimo, per un dentista. Lei come paziente sta precipitando verso la protesi mobile." Ed aggiungo io, se non si interviene con Professionalità! Lei domanda giustamente:"vorrei cortesemente un parere su quello che può essere considerato il migliore metodo per risolvere questo problema. grazie anticipate Roberto." Le ho risposto, deve fare tutto quello che le ho descritto sopra, ora, rimuovendo la vecchia protesi e rifacendo tutto secondo quanto spiegato! Occorre uno Studio Dentistico Mono o Bi-Professionale Gestito da un Parodontologo capace e dotato di Cultura cosiddetta "Tuttologica" che io chiamerei solamente "Clinica". Come esistono i Medici Internisti che abbracciano tutta la Clinica Medica, così esistono i Medici Dentisti Specioalisti od Odontoiatri che abbracciano tutta l'Odontoiatria|! Ma con Serietà e Capacità, non ceryo con "faciloneria"! Il suo è un Caso da Dentista esperto in Riabilitazioni in Casi Clinici Complessi, per il quale, tutto questo sia Routine normalissima! Per precisione, le devo dire che il diastema, se non si potesse , ora, attuare per ovvi motivi Parodontali ossei l'Ortodonzia o per motivi Economici, si può studiare la chiusura del Diastema con l'aggiunta di uno o più denti alla protesi fissa, includendo magari anche i denti più distali come gli ultimi molai superiori. Così facendo, si ruberebbe un po' di spazio su ogni dente per arrivare ad inserire uno o due elementi di ponte al posto del diastema. Giocando con spazi, forma, colori, si può valutare se possa essere fattibile, preparando magar i prima una ceratura diagnostica in cera bianca per valutare la fattibilità , la funzionalità e l'estetica e farle vedere il risultato finale, prima di iniziare la Terapia Protesica! Non si stupisca. Le lascio un Poster di una Riabilitazione Orale Completa in un Caso Clinico Complesso con Parodontite allo stadio terminale, in cui erano presenti problemi estetici enormi e risolti trasformando i due canini superiori in premolari ed inserendo nello spazio tropo grande per accogliere un solo incisivo laterale, due laterali e un canino per parte, sei denti in più, eppure "giocando" su forma e colore, il risultato estetico è eccellente ed è piaciuto molto al paziente sulla ceratura diagnostica di studio e di dimostrazione del risultato. Questo , tra l'altro è un "Lavoro terapeutico Riabilitativo Totale " fatto nientemeno che 30 anni fa, dal sottoscritto ed ancora in "bocca"! A dimostrazione che i denti si curano e non si estraggono! In sostanza per incominciare un percorso serio lei ha bisogno di due visite intervallate da una preparazione iniziale con curettage e scaling e serie completa di Rx endorali, modelli di studio e tanto altro. Visite con sondaggio parodontale in sei punti di ogni dente di tutti i denti e tanto altro e seconda visita di rivalutazione con risondaggio delle tasche che ora indicheranno la reale profondità delle stesse perché è stato escisso il tessuto di granulazione presente!Solo così si arriva ad una Diagnosi e ad una pianificazione terapeutica. Tramite la Visita Clinica e le Rx endorali, oltre a valutare visivamente il parodonto profondo, si valuta la eventuale sofferenza periradicolare o periapicale di tutti i denti. Legga nel mio profilo "Visita Parodontale" che poi non è altro che la Visita Odontoiatrica completa che mia Figlia Claudia ed io facciamo sempre per qualsiasi motivo fosse venuto da noi un paziente! :) Legga anche "Gengivite" e "La 'tasca parodontale.... questa sconosciuta!" e quanto altro volesse delle numerose pubblicazioni che troverà, tra cui "Le protesi dentali fisse Excursus su i vari tipi di protesi fisse. Consigli e suggerimenti per i pazienti" e "Riabilitazione orale completa, parodontale, implantologica e protesica, in un caso complesso pluridisciplinare, con Follow up di 19 anni. PRIMA PARTE: CHIRURGIA PARODONTALE, CHIRURGIA PREPROTESICA, CHIRURGIA IMPLANTOLOGICA." e poi la "Seconda Parte" "Dalla parodontologia alla protesi, attraverso tutta l'odontoiatria." e così via! " e "Chirurgia parodontale estetica Introduzione Divulgativa alla Chirurgia Estetica Parodontale"! Sì, perché esiste una Chirurgia Parodontale Estetica molto utile per ripristinare la corretta festonatura ossea e gengivale e i giusti rapporti tra Denti Naturali, Corone Protesiche e Gengiva!E' normalissima routine Odontoiatrica ma di Odontoiatria "Seria e Colta", come deve essere! Evidentemente, come al solito, stando almeno al suo racconto, è mancata la grande assente di sempre: la Diagnosi! La Grande Assente, come al solito, dicevo, è proprio la Diagnosi che è la conseguenza di una Visita Odontoiatrica Accurata e che impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista!Per favorirle la comprensione di un argomento così astruso le faccio la stessa spiegazione che faccio ai miei pazienti durante il colloquio informativo alla fine della prima Visita Parodontale:Immagini un dente in sezione longitudinale (e alzo la mano sin. di taglio verticale davanti a me), la gengiva ( e alzo la mia mano dx in orizzontale vicino e perpendicolare alla mano sin.), si attacca al dente mandando le fibre connettivali ed epiteliali dentro di esso, al colletto, nel punto di passaggio tra radice e corona, ossia la parte del dente che emerge dalla gengiva (e spingo la mano dx a intrecciare le dita con la mano sin.). In questo modo la Gengiva protegge l'osso che sta sotto intorno al dente e chiude, una porta che impedisce ai microbi di entrare in profondità. La funzione della gengiva è questa, di costituire un sigillo invalicabile dai microbi!. Quando queste fibre, per un motivo qualsiasi, ad esempio la Gengivite prima e poi la Parodontite, si dovessero rompere, esse si staccano dal dente, si apre quella porta e i microbi entrano ed incominciano a distruggere il Parodonto, ossia il tessuto che sta intorno al dente, Gengiva, Cemento della radice, Legamento Parodontale che lega il dente all'osso e l'Osso stesso: è iniziata una Parodontite. (Conosciuta col termine volgare di "Piorrea" dal greco (puòn) marcio, pus - (roé) scolo, quindi scolo di pus. Scolo di pus, perché nei momenti conclamati o terminali della malattia si hanno numerosi ascessi! La distruzione di questi tessuti porta alla formazione di una tasca (ed infilo la mano dx nel taschino sin. del mio camice) spiegando "questa è una tasca, prima era cucita ora è aperta. Questa tasca si chiama "Tasca Parodontale". In pratica è come se fosse una ferita e come ogni ferita tenta di guarire facendo "granuleggiare" un tessuto che appunto si chiama di Granulazione, che cerca di chiudere questa ferita, ma non lo può fare per vari motivi che non sto a spiegare. La caratteristica di tutte le Parodontiti è quella di avere periodi di inattività che si alternano con altri di attività. Questo avviene in modo del tutto "anarchico". Ossia la malattia può essere attiva o non attiva, in tutta la bocca, in parte di essa o addirittura sullo stesso dente in un punto sì e nel punto vicino no! È importante sapere che esistono vari tipi di Parodontiti, ma comune denominatore è quanto ho spiegato sopra. Nei punti in cui la malattia è attiva, il tessuto di granulazione e edematoso, imbibito di liquidi, molliccio e il sondino parodontale che ho usato prima durante la visita è portato a penetrare di più, proprio perché non incontra resistenza e leggo una misura più profonda di quanto potrebbe essere in realtà!. Se la malattia invece è ferma da qualche tempo, bastano 3 settimane.il tempo di guarigione in genere delle ferite, il tessuto di granulazione è diventato una specie di cicatrice, come avviene in tutte le ferite ed è fibroso, duro, compatto, il sondino parodontale è impedito nella penetrazione e leggo una misura meno profonda di quanto potrebbe essere in realtà! Ora è intuibile per Lei, quello che devo fare: rimuovere questo tessuto! Questo lo si fa col Curettage e Scaling, in anestesia per contatto (basta uno Spray di anestetico), a cielo coperto, sotto protezione antibiotica perché si mettono in moto milioni e milioni di microbi! IL Curettage e Scaling è preceduto dalla Ablazione del Tartaro con gli ultrasuoni, dalla lucidatura dei denti. Si fa tutto in una seduta . molti preferiscono in più sedute. Io preferisco una sola seduta, lunga anche un paio d'ore o poco più, ma il tessuto infetto viene portato via in una sola volta, non rischia così la reinfezione delle tasche, se passa troppo tempo dalla prima all'ultima. Questo sotto copertura Antibiotica. Tenga presente che un Curettage fatto bene abbassa la carica batterica dell'95-98 % !!! Questo è salutare non solo per la bocca (pensi che se ci troviamo in presenza di una Gengivite Marginale o di una Gengivite più profonda di transizione in Parodontite con tasche non superiori ai 5 mm, può bastare il Curettage e Scaling, magari ripetuto più volte, per "guarire" ma anche per l'organismo intero perché mette a riparo dalle malattie focali a distanza di organi importanti che hanno il loro Fucus di partenza "in cavità dell'organismo comunicanti con l'esterno", in questo caso le Tasche Parodontali! Ora è comprensibile perché, una volta rimosso questo tessuto, a di stanza di qualche giorno, debba riprendere le misure delle tasche parodontali: il secondo sondaggio farà leggere delle misure reali o almeno che si avvicinano alla realtà, avendo rimosso quel tessuto che ne falsava la misurazione! In quella sede che chiameremo Seconda Visita Parodontale, dopo questa preparazione iniziale, prenderò visione degli altri dati diagnostici raccolti in questa parte chiamata di Preparazione Iniziale Parodontale, ossia le Rx indorali, i modelli di studio che avrò rilevato con delle impronte e montato su un aricolatore che riproduce i movimenti della sua bocca! Così potrò studiare le gengive, i rapporti dei denti tra di loro, anche per decidere un eventuale molaggio selettivo per togliere i precontatti. La Terapia Parodontale, consiste essenzialmente nel ricostruire chirurgicamente ciò che la malattia parodontale ha distrutto." Cari saluti” e si faccia visitare da un Parodontologo molto noto e di grande Cultura e Capacità, glielo dice un Parodontologo che ama la Parodontologia con Grande Passione e la Esercita Professionalmente da 37 anni! Ancora cari saluti e stia molto tranquilla ma si metta nelle mani "giuste"! Inutile dirle che le corone protesiche che ha, da quanto scrive, devono essere irrazionali Vada dal Dentista, scelto per Fiducia e Stima e non in base a visite gratis e preventivi apparentemente convenienti! Segua la "Vox Populi" o cerchi su questo portale in "Trova Dentista " in Home page digitando la città e leggendo i curricula. Poi digiti il nome del Dentista su un motore di ricerca e se il Professionista è uno studioso, troverà curriculum, foto di interventi, corsi, congressi, pubblicazioni. Non sarebbe indispensabile avere tutto questo, ma almeno sa che sta recandosi da un Dentista colto e che fa cultura, il ché è già un buon inizio! In bocca al Lupo. :) Ancora Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Roberto, i problemi sono molti. Vi è un problema parodontale che coinvolge molti elementi. L'endodonzia non è perfetta pertanto vi sono dei processi infiammatori. La terapia migliore è togliere la protesi fissa e mettere un provvisorio. Andrà fatta poi la terapia parodontale (che coinvolge anche altri denti) e quella endodontica. Quando tutto è a posto fare una nuova protesi fissa. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Roberto, troverà la risposta dal professionista che le ha prescritto l'OPT.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

La panoramica non permette una definizione corretta ma una valutazione generale. I problemi da lei elencati rendono indispensabile una valutazione globale mediante vista che sicuramente è indispensabile. Le radiografie endoorali in associazione alla visita permettono una diagnosi corretta in presenza di granulomi il ritrattamento quando possibile è la prima scelta, in alternativa l'apicectomia questo per rispondere alla sua domanda. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Caro Sig. Roberto, grazie per averci scritto! La radiografia panoramica che ci allega evidenzia diverse patologie a carico del Suo cavo orale. Tra queste, certamente (come riferisce anche Lei) sono presenti (direi più appropriatamente) lesioni (di vario grado) localizzate agli apici di più denti. Lesioni che ("de facto") possono rappresentare potenziali "serbatoi di infezione" (forse anche "granulomi") e che dunque (e in ogni caso) è opportuno trattare. Ma la minaccia particolarmente rilevante nella Sua bocca, a parer mio, è legata alla riduzione significativa dell'integrità anatomica e funzionale del Suo "organo masticatorio", marcata non solo dalla perdita di numerosi denti, ma anche da evidenze radiologiche (da incorciare con quelle cliniche ...) di malattia parodontale sia su base infettiva ("parodontite" con riassorbimenti verticali) sia su base traumatica ("parodontosi" con riassorbimento orizzontale) in fase avanzata (con imminente perdita di altri elementi dentari). [Si badi:] La progressiva 'perdita degli elementi dentali' (già tangibile nei settori posteriori), sostanzialmente causata dalla "combinazione" tra 'parodontite' e 'parodontosi', assieme a un graduale aumento sia del 'trauma occlusale' sulla dentatura residua sia da parafunzioni neuro-muscolari simil-bruxismo (i cui segni dentali sono apprezzabile a livello delle superfici d'usura incisali degli elementi inferiori), possono (nel complesso) essere (verosimilmente) la causa sia del fatto che "(...) un anno fà si scollarono i 3 denti ricostruiti in unico blocco, circa 20 anni fà,(i n° 21, 22, 23)(...)" sia del fatto che "(...) lentamente qualcosa si muove e si è creato uno spazio di circa 5/6 millimetri proprio davanti tra i due blocchi di denti incapsulati (...)". Ergo, e per rispondere con precisione alla Sua specifica richiesta di "(...) un parere su quello che può essere considerato il migliore metodo per risolvere questo problema (...)", mi premuro di suggerirLe di cominciare (presto, presto) proprio da un'accurata VISITA medico-odontoiatrica (ma si badi) "diretta"; unico vero presidio 'concepibile' per formulare la diagnosi di un caso complesso (perchè concorrono più patologie rilevanti) come quello che ci mostra. Per poi, (solo) sulla scorta di questa (diagnosi), stabilire la più appropriata strategia terapeutica. Dal canto mio, se (in "astratto") il quadro clinico di un caso analogo ... mi mostrasse un minimo di 'stabilità' per un significativo numero di elementi e il paziente 'accettasse' la strategia terapeutica più "conservativa", comincerei senz'altro da un "piano di trattamento iniziale" che preveda: (1) quali elementi sono da estrarre (poichè irrimediabilmente persi) e quali (invece) salvabili con un trattamento parodontale; (2) riabilitazione della funzione masticatoria tempestiva mediante protesi provvisoria e protesi removibile scheletrata; (3) trattamenti parodontali e endo-conservativi degli elementi salvabili (perchè essenzialmente non mobili o non più mobili); e (4) trattamento gnatologico via "byte occlusale funzionale di prime cure" per riequilibrare il sistema masticatorio. Solo al termine di un tale piano (personalmente) provvederei a rivalutare il quadro clinico e, di qui, a concepire ("ex-novo") un piano di trattamento definitivo con: (A) protesi sia fissa sia removibile; oppure (B) (ove indicato) con implanto-protesi integrativa degli elementi mancanti (naturalmente con il ricorso all'implantologia c.d. "intercalare ai denti naturali" solo una volta accertata la compensazione parodontale e gnatologica). Con l'auspicio di una pronta diagnosi e del miglior trattamento possibile al Suo caso di specie!
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Scritto da Dott. Antonio Scala
Brescia (BS)