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Domanda di Endodonzia

Risposte pubblicate: 10

Ho un problema al premolare 5 superiore dx

Scritto da Marco / Pubblicato il
Salve, ho 50 anni e ho un problema al premolare 5 superiore dx. In effetti, dopo un episodio di gonfiore e dolore curato con antibiotici (un mese fa), una prima ortopantomografia ha evidenziato un granuloma apicale. Il premolare, devitalizzato e con perno cementato, è coperto da ponte che comprende il 4,5,6 e 7 (6 mancante). Il premolare in oggetto è devitalizzato da oltre 10 anni, il ponte è stato rifatto 3 anni fa. Un ulteriore esame radiografico (questa volta 3d) ha evidenziato problemi anche laterali (verso il palato e verso l'esterno). Sicchè chi ha fatto l'indagine ha proposto l'asportazione di ponte e dente, secondo lui oramai intrattabile e ritenendo l'apicetomia inutile. Il mio dentista di fiducia, che ha rifatto ultimamente il ponte, insiste per un apicetomia. Mi potete aiutare nella scelta. Mille grazie. Invio alcune foto fatte al 3d di cui ho il dischetto (non riesco a fare screen-shot!). Ovviamente posso inviare viste di sezioni in qualsiasi punto e con qualsiasi inclinazione.
Caro Signor Marco, buongiorno. Noto con "dispiacere" per la nostra Odontoiatria, che si continuano a fare OPT (panoramiche) e addirittura una Cone Beam che espone ancor più a radiazioni assolutamente inutili per diagnosticare radiologicamente una osteolisi periapicale, là dove, invece serve solo una semplicissima, piccola, molto meno radioattiva Rx endorale che è la sola che visualizza i dettagli utili per una diagnosi radiologica, fine e nitida e dettagliata che deve essere solo una conferma e un completamento di quella clinica di diagnosi differenziale con valutazione anche della Vitalità dei denti per valutare, dicevo, la presenza di una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, o di una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa o una Necrosi come nel suo caso! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespansibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certo che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, ripeto, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Tornanodo alla sua domanda, l'apicetomia è inutile, se con questo termine si intendesse apicectomia. Se si intendesse invece Retrograda, allora sarebbe la soluzione ai suoi problemi ed alla sua patologia. Cerco di spiegare : l'apicectomia è una procedura chirurgica antica, superata da decenni e che asporta l'apice, accorciando la radice e senza sigillarla. La Retrograda, chirurgicamente, raggiunge l'apice che si apre a "becco di flauto", lo si cura e loi si sigilla appunto per via retrograda chirurgica, con MTA od Amalgama Chirurgica Sterile e priva di Zinco affinché non sia idroscopica. L'apicectomia si faceva nel Medio Evo ed Evo Antico, meglio, dell'Odontoiatria! Non serve a niente! Non sigillando l'apice, praticamente non viene fatta nessuna terapia valida, se non un inutile e dannoso indebolimento della radice per l'accorciamento inutile che è causa la apicectomia e di regola, la zona di osteolisi, granuloma o cisti che sia, rimarrà o si riformerà per il permanere dei microbi nell'apice stesso! Voglio essere più preciso: Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Le lascio un Poster di una Retrograda proprio su un Premolare superiore. Cari saluti
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retrograda060315.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Per quello che si può vedere ( pochino) e senza valutazione clinica molto importante in questo caso l'elemento sembra da estrarre sembra coesistere un problema endodonticomparodontale. Probabilmente il dente è sondabile e potrebbe esserci una frattura; se così è il dente non è recuperabile. Cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Gentile Marco, bastava una semplice radiografia endorale con centratore per una diagnosi corretta senza ricorrere addirittura ad una radiografia 3D. La presenza del granuloma è da addebitare ad una terapia endodontica imprecisa. La terapia più opportuna in questo caso sicuramente potrebbe essere la chirurgia retrograda che se ben eseguita con perfetta sigillatura dell'apice radicolare può evitare di eliminare dente e protesi fissa. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

L'elemento dentario in questione è molto compromesso, con estesa osteolisi peri - apicale (la causa originaria è probabilmente da ricondursi ad una cura endodontica non congrua, ma allo stato attuale non escluderei una frattura). Un trattamento endodontico retrogrado, in linea generale, se ben eseguito ed in mani super esperte, forse può (almeno per un buon lasso di tempo) risolvere il problema, anche se nel suo caso noto una lesione endo - parodontale comunque molto estesa (sondaggio parodontale?) che mi fa temere che questo dento sia più candidato all'estrazione che al recupero.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Sig. Marco non ci dice se chi ha eseguito l'accertamento radiologico è un odontoiatra? Si ricordi che è sempre possibile eseguire la chirurgia periapicale poi se non va a buon fine si può sempre condannare il dente. Chiaramente i denti andranno ritrattati e ricostruiti in modo dignitoso e il ponte andrà completamente rifatto.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile Sig. Marco, la rx evidenzia che il perno moncone internamente non è in linea con l'asse della radice, e che c'è una vecchia rarefazione all'apice del dente. Data la vicinanza con il seno mascellare l'arte odontoiatrica insegna che solo una sana estrazione la mette al sicuro da una sinusite odontogena. Mi rendo conto che il ponte è stato realizzato appena tre anni fa, eppure, queste indagini potevano essere realizzare anche tre anni fa, per essere sicuri che i premolari fossero a posto. L'apicectomia non la mette al riparo da successive infezioni, essendo l'osso in sé interessato dagli elementi di degrado dell'infezione. Questo il mio avviso; è radicale, ma le garantisce la salute a breve, medio e lungo termine. Cordiali saluti
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Di Palermo
Carini (PA)

Chi le ha fatto il ponte deve venirle incontro, da quel poco che vedo una apicectomia non credo risolva forse posticipare il problema....a buon intenditor

Scritto da Dott. Valeriano Capone
Roma (RM)

Per come la vedo io, il dente 15 è perso, un eventuale apicectomia, non avrebbe successo, perchè oltre al problema endodontico c'è anche un problema parodontale con un certo riassorbimento osseo periradicolare (seconda e terza immagine). Andrebbe messo, per motivi di stabilità, anche un impianto sul 16 e ovviamente il ponte va rifatto.

Scritto da Dott. Floriano Petrone
Torino (TO)

Il dente è totalmente "finito". Purtroppo le tecniche di recupero hanno un limite..

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)