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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 8

Ho eseguito una devitalizzazione di un molare in sedazione cosciente

Scritto da Andrea / Pubblicato il
Egregi Signori, ho eseguito una devitalizzazione di un molare in sedazione cosciente l'altro giorno. L'intervento e' stato davvero lungo e complesso ed e' durato circa 3 ore. Adesso ho l'otturazione provvisoria e sono terrorizzato all'idea che possa succedere qualcosa. Sto evitando accuratamente di masticare dal lato del dente "offeso" e che Dio me la mandi buona. Ad ogni modo, il dentista mi ha dato appuntamento tra tre settimane ( non e' un po' tanto secondo Voi?) per completare il lavoro: cioe' penso per ricostruire il dente con un perno-moncome e/o per applicare una corona. La domanda fondamentale che Vi pongo e' questa: come avrete capito ho il terrore o meglio il panico del dentista per sgradevoli esperienze negative precedenti e vorrei sapere, con sincerita' per cortesia, se tutta la procedura successiva cioe' ricostruzione, perno-moncone, corona protesica e quant'altro puo' anche solo lontanamente farmi avvertire dolore. Inoltre vorrei anche sapere grossomodo quanto potra' durare di nuovo perche' anche se l'anestesista e' stato bravissimo come pure l'intero staff e io non ho avvertito il minimo dolore alla fine ero davvero esausto e a distanza di due giorni e mezzo dall'intervento sono ancora parzialmente a terra. Ora non mi va di buttare i soldi dalla finestra soprattutto in periodi come questo ma soprattutto per rispetto del mio dentista che non voglio e soprattutto non devo far diventare pazzo, vorrei sapere la verita' sulla percezione o meno del dolore. Certo la percezione del dolore e' soggettiva e io credo di aver una soglia abbastanza alta, pero' credo che Voi dentisti per esperienza personale possiate dirmi se c'e' la possibilita' di avvertirlo e soprattutto la durata dell'intervento; questo perche', conoscendomi, anche non avvertendo dolore non credo che riuscirei a reggere per piu' di 45 minuti con una semplice loco-analgesia. Un'ultima domanda: l'applicazione della corona protesica, di norma, e' obbligatoria o puo' essere sufficiente anche solo il perno-moncone? Cordialmente e in attesa di un cortese cenno di riscontro, porgo cordiali saluti
Cara Signor Andrea, La ringrazio tantissimo per la grandissima fiducia e stima che ha in noi tanto da chiedere proprio a noi quello che invece avrebbe dovuto chiedere al suo Dentista. Il punto sta proprio qui. Solo il suo Dentista può rispondere a queste domande. Solo Lui sa che tipo di pernomoncone vuole costruire e che tipo di corona. Solo Lui conosce la sua situazione Clinica Locale e Sistemica per poter rispondere a domande precise come la sua. Io posso parlarle solo della media delle situazioni cliniche capitate a me. Per quanto mi riguarda per costruire un pernomoncone non occorre neanche fare l'anestesia. E' indolore per il semplice fatto che il dente, con la terapia canalare fatta, è vivo e non vitale. Dipende però da come è stata fatta la terapia canalare. Dalla presenza o no di canalicoli laterali più o meno ben rappresentati. Ricordi che un dente "devitalizzato" non è un dente morto, ma è non vitale ma vivo. Si dice appunto vivo e non vitale per differenziarlo dal dente Vivo e vitale sano e normale. Questo perchè il dente non vitale ha sempre scambi biologico tra interno ed esterno, ossia è Vivo! Dipende dallo stato di salute parodontale del Parodonto che circonda e sostiene ed è in relazione con questo dente e da tante altre cose che solo il suo Dentista è in grado di sapere e parlarne con Lei. Per quanto mi riguarda, poichè tutti i problemi e patologie endodontoche e endo parodontali e parodontali e di alta natura vengono affrontate prima di fare protesi, posso dirle che non si soffre assolutamente! Ma, ripeto , il suo stato clinico lo conosce solo il suo Dentista. Mi sembra logico ed intelligente che chieda solo a Lui queste informazioni. Anzi, aggiungo che Lui avrebbe già dovuto dargliele per correttezza Professionale, Denotologica e Legale, essendo l'informazione da dare al paziente, parte essenziale dell'inizio di una terapia per la quale occorre per Legge un suo consenso firmato. Questo è il cosiddetto "consenso informato". Allora che il suo Dentista la informi e che lei chieda a lui! Inoltre vorrei precisare una cosa che ritengo importante. Ben venga e ben sia venuta la Sedazione Cosciente ma, se volessimo0 fare, e lo voglio fare, un discorso serio e costruttivo per la sua salute, Le dico però che col giusto approccio del Dentista, che deve avere pazienza, rispetto, "dolcezza" ma anche "polso" ed autorevolezza, si superano queste paure! Detto questo, personalmente, però, non risolve alla fonte il problema. Mi spiego: un "ago" può sempre capitare nelle vocissitudini di salute della vita. Una intramuscolare, una endovena terapeutica o semplicemente per fare delle analisi oltre ovviamente a banalissime anestesie endorali! Ma tenga presente che il panico può essere espressione di patologie psicogene e potrebbe essere la punta di un iceberg che ha base nell'inconscio e le cause in eventi traumatici, in genere dell'infanzia e che il suo io più profondo ha rimosso ed esteriorizzato in comportamenti diversi da quelli che avrebbe in situazioni di salute e benessere dell'inconscio! Ha bisogno quindi di una terapia Cognitivo Comportamentale Psicoanalitica ad opera di uno Psicoanalista se no per tutta la vita si porterebbe dietro queste patologie che le rendono difficile affrontare la realtà di tutti i giorni. Quindi la soluzione non è certo la Sedazione Cosciente per combattere e curare il Panico perchè sarebbe come prendere un antidolorifico per non sentire il dolore senza interessarsi delle cause e senza curarle! Spero che il concetto sia chiaro!Quindi, a prescindere dalla utilità della sedazione Cosciente che le ha consentito giustamente di sottoporsi a terapie che altrimenti non vrebbe voluto affrontare, se non superasse il problema,sarebbe consigliabile altamente che Lei si sottoponesse alle cure psicoanalitiche perchè come le ho detto potrebbe avere "un malessere interiore" che potrebbe aggravarsi diventando un "mostro" che le rovinerebbe la vita! E questo lei non lo deve permettere! Personalmente userei solo un approccio giusto, calmo, affabile con lei e riuscirei a curarle il dente in modo tradizionale. In 35 anni di Onorata Professione non ho mai avuto bisogno di sedare un paziente anche il più "difficile", Fobico e con attacchi di panico! Basta saperlo "prendere, per così dire"! Poi affrontata la sua Patologia Psicogena e curata o in cura, niente e nulla le vieta di avere la Sedazione Cosciente se la desidera che può indubbiamente esserle di aiuto collaterale! Restando fermo quanto detto! Le dico però che col giusto approccio del Dentista, che deve avere pazienza, rispetto, "dolcezza" ma anche "polso" ed autorevolezza, si superano queste paure! In 35 anni non "è fuggito" mai nessun paziente da me semplicemente con le "doti" su descritte! Ma non dimentichi la reale vera terapia del "panico" che è solo ed unicamente psicoanalistica! Per completare la risposta a tutte le sue domande le dico che una volta fatto il pernomoncone, esso va rivestito con una corona adeguata e tutto questo, sui miei pazienti è assolutamente indolore per il semplice fatto che ho preparato l'unitò dentale da curare, anche a questo scopo. Unità dentale è il dente, il suo parodonto ed i rapporti di essa con le unità dentali prossimali ed antagoniste! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Estetica Dentale e del Sorriso e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile paziente, direi che "il peggio è alle sue spalle...... Sulla necessità o meno di una corona protesica, non ho elementi per esprimere un'opinione nel merito. In generale un molare trattato endodonticamente preferisco sempre rivestirlo con una corona protesica anche quando e soprattutto se ricostruito con un perno moncone. La cavità che serve al dentista per la devitalizzazione spesso non corrisponde e coincide con la cavità cariosa, di conseguenza un molare risulta dopo la terapia molto indebolito e necessita di una ricostruzione protesica per il forte carico masticatorio a cui è sottoposto. Non ho elementi per non essere d'accordo con il suo dentista. Sedute lunghe e senza sosta come quella della terapia canalare non dovrebbe più farne. Si affidi con serenità. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Maurizio Macri'
Napoli (NA)

Gentile Sig. Andrea, chieda serenamente al suo dentista curante che sicuramente saprà darle tutte le informazioni necessarie. Ritengo che Lei depongono molta fiducia nel suo dentista altrimenti non si sarebbe sottoposta ad un tale intervento.

Scritto da Dott. Antonino Ruggirello
Palermo (PA)

Caro Andrea, credo che non debba più fare anestesie e quello che deve fare sarà indolore; non si deve preoccupare

Scritto da Dott. Giovanni Vergiati
Fornovo di Taro (PR)

Gentile Sig. Andrea, sicuramente le prossime sedute saranno più brevi e meno stressanti. Non posso giudicare se è propria necessaria una corona, dipende dalla geometria della cavità e lo spessore delle pareti residue. Comunque è sempre preferibile perché è praticamente impossibile devitalizzare un dente senza aprire una cavità ampia. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sig. Andrea, il rischio zero di sentir dolore in odontoiatria non esiste, possiamo dire che se ci fossero dei dolori sono sicuramente sopportabili. Le cure indicate al suo dente non le possiamo conoscere perché non conosciamo nulla del caso, ma non penso che suo odontoiatra lasci andare in fumo tre ore di paziente e sapiente lavoro.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Tre ore in sedazione ed anestesia locoregionale per devitalizzare un molare...?!!! Si prepari ad una seduta di almeno cinque ore per la preparazione della corona, del provvisorio e per le impronte...!!! Mi sa che qualcuno la sta prendendo in giro... si faccia coraggio!

Scritto da Dott. Pierluigi Scaglia
Calenzano (FI)