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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 6

E' possibile che si sia spezzato verticalmente e per questo avverto questi forti dolori?

Scritto da mary / Pubblicato il
Salve, ringrazio sin d'ora tutti coloro che risponderanno alla mia richiesta. Cercherò di raccontare brevemente ciò che mi ha portato a questo punto (sto malissimo, non riesco a parlare, mangiare nulla). Circa 2 anni fa notai fastidio quando assumevo bevande fredde al premolare sinistro inferiore, così andai dal dentista, il quale mi disse che si trattava di una PICCOLISSIMA carie, per cui pulì e mi mise un pò di pasta (era giovedì) e mi disse di tornare lunedì per chiuderlo definitivamente. La sera iniziai ad avere febbre alta e gengiva gonfia, la mattina seguente lo chiamai ma era assente fino a lunedì, così andai da un'altra dentista che trovò la cosa molto strana, comunque disse che per "sicurezza" conveniva pulire meglio allargando un pò...anche lei mise un pò di pasta e disse che date le dimensioni minute potevo chiuderlo definitivamente lunedì. Tornai da lei e lo chiuse. A distanza di mesi iniziarono i problemi: la mattina mi svegliavo sempre con la gengiva vicino al dente molto gonfia e dolorante, così ha pensato prima ad una gengivite curata con antibiotici e dentifrici e collutori specifici, poi al bruxismo facendomi usare un bite ed infine ad infiammazioni...insomma in 1 anno non ho risolto nulla, anzi i sintomi peggioravano, così ho cambiato dentista. Il nuovo dentista ha subito ipotizzato che si trattasse di un dente che andava devitalizzato, così ha riaperto il dente con una terribile scoperta: tutto era in necrosi. Ha tolto tutto e ha deciso di lasciarmi il dente aperto per un mese per farlo drenare, ricordandomi di inserire del cotone prima dei pasti e rimuoverlo subito dopo aver lavato i denti. Al nuovo appuntamento la puzza era diminuita, e così anche i dolori così mise una pasta provvisoria per vedere se si poteva chiudere, ma il risultato è stato un drastico peggioramento: ogni volta che provava a mettere la pasta mi si gonfiava metà faccia e avvertivo dolori allucinanti --> antibiotici e antinfiammatori...fino a 2 giorni fa in cui mi ha messo la pasta, subito ho avvertito il dente "scoppiare", dolore costante con fitte tali da non farmi riuscire neanche ad aprire la bocca.  Ha tolto la pasta ma la situazione continua a peggiorare (nonostante antibiotico a antidolorifico ogni 6 ore). Non riesco a parlare, mangiare, la metà faccia la sento come dopo un'anestesia locale, salvo per il dolore fortissimo, che aumenta sopratutto se provo anche solo a sfiorare il dente con la lingua...mettere il cotone è diventato impossibile, sento come un lampo passare per tutto il dente e inizia a pulsare. Il dentista dice di continuare la cura con l'antibiotico e l'antinfiammatorio, ma non riesco a resistere a fare nulla...cosa potrebbe essere successo?!possibile che si sia spezzato verticalmente e per questo avverto questi forti dolori insopportabili nonostante sia stato devitalizzato e più volte ripulito?!cosa può essere? inoltre non credo di resistere ancora molto con questi dolori e senza riuscire a mangiare nulla se non yogurt, nel caso peggiorassero ulteriormente nel week-end posso andare al pronto soccorso, trovo un odontoiatra che possa fare qualcosa? Grazie mille a tutti coloro che risponderanno e scusatemi per il poema, ma non sono riuscita a spiegare tutto più brevemente!
Sig. Mary, non conosco la versione del suo odontoiatra per discutere la scelta di lasciarlo aperto un mese, poi noto nella sua disperata domanda un esasperazione:"non riesco a parlare, mangiare nulla" poi alla fine mi dice che mangia yogurt che è diverso da nulla, questo sistema non le torna di certo a favore anzi a volte depista delle semplicissime diagnosi. Per cui parli pure, perché da quel che racconta sembrerebbe che le corde vocali non sono lese, poi di mal di denti, non è mai morto nessuno e per cui le consiglio prima di utilizzare un pronto soccorso pubblico di pensare bene, se è corretto intasare queste strutture limitando l'accesso alle vere urgenze o emergenze, inoltre non dimentichi che i pronto soccorsi hanno costi esorbitanti a carico dei poveri cittadini contribuenti. Dopo questa filippica che in certi casi ci tirate fuori, le dico che a distanza non è possibile stabilire se sono presenti fratture radicolari, per cui fissi un appuntamento con il suo odontoiatra per un controllo diagnostico, qui senza depistaggi da parte sua, con corrette RX endorali e MANI ESPERTE con anestesia non le creeranno dolore e ritroverà una delle migliori cure, ponendo fine a 2 anni di incredibile storia da lei raccontata.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Cara Signora Mary, semplicemente "allucinante" Gentilissima Mary. Mi dispiace molto per le sue "vicissitudini negative"! Riassumo tutto con una semplicissima osservazione: è mancata, nel suo caso, l'atto Medico Fondamentale:"La Diagnosi", senza cui non si puà impostare nessuna terapia! Anzitutto si sarebbe dovuto stabilire se il dente fosse in Necrosi o in Sindrome Radicolare della polpa.Le spiego meglio:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata,si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta,o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono = necrosi,e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti.Basta saggiare la risposta del dente o denti agli stimoli termici al caldo ed al freddo, portati sul o sui denti per valutarne la vitalità e quindi fare diagnosi! Il dolore e il gonfiore sono sintomi di flogosi (infiammazioe ed infezione) che possono provenire dall'endodonto (necrosi del canale della radice) o dal periapice (tessuto osseo intorno all'apice, il più comune, il granuloma) o da tasche parodontali, che vanno quindi misurate con un sondino (estrinsecazione di una Parodontite o di una Endoparodontite) e tanto altro!Ma se le cose stessero come ha detto e capito Lei e sottolineo capito Lei, La terapia canalare la si deve fare in una sola ed unica seduta. Se per motivi di tempo si dovesse procrastinare la terapia, si praticherebbe una pulpotomia d'urgenza con una chiusura particolare. Esistono nel caso, infatti, dei materiali di chiusura che funzionano similmente ad una mambrana osmotica. Fanno uscire i gas del catabolismo dei batteri presenti e che creando pressione in una camera chiusa come è quella pulpare del dente, causano il dolore e non fanno entrare al contempo altri batteri che infetterebbero ulteriormente il "campo". Uscendo i gas, non si ha dolore per la decompressione che si crea. Ovviamente tutto questo deve essere provvisorio fino a che non si fa visita Clinica e diagnosi e terapia. Non cada nel "tranello" della proposta che prima o poi potrebbe arrivare, di estrarre il dente e sostituirlo con un impianto perchè purtroppo ho paura che lì si andrebbe a "parare"! Non faccia estrarre il dente, qualsiasi cosa le dicessero. Al prontosoccorso non saprebbero cosa fare e alla divisione di Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-Facciale. salvo eccezioni, le estrarrebbero il dente! Cerchi un Dentista privato, ormai ce ne sono molt i che hanno la reperibilità anche la Domenica e nei giorni festivi! Per risolvere la sua patologia non occorre niente di "magico" o di straordinario, è normalissima routine. Stia serena, le lascio un poster con Denti copnsiderati "impossibili da salvare" e che invece ho salvato con la normalissima terapia Odontoiatrica, endodontica, conservativa, parodontale, gnatologica e protesica! Insomma il bagaglio culturale che ogni Dentista Deve Avere! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Mary, La invitiamo a prendere contatto con il nostro Consulente Scientifico, Dott. Gianluigi Renda, che ha lo Studio Dentistico proprio a Castrovillari.

 

I dati del Dottore li trova al seguente link: http://www.dentisti-italia.it/dentista-calabria/dentista-cosenza/850_gianluigi-renda.html

Gentile Sig.ra Mary, vi è un errore di fondo, non si lascia mai un dente aperto e protetto dal solo cotone. La situazione peggiora. Infatti il dente si infetta sempre di più grazie ai batteri che dalla bocca entrano nel dente. Poi continuando a prendere antibiotici (magari sempre lo stesso) è probabile siano diventati anche resistenti. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Sinceramente di certe lezioni via mail non ne posso piú. L'ultima cosa di cui ls nostra categoria ha bisogno è il paziente reso saccente da un corso accelerato di dotte nozioncine apprese in 5 minuti, che ci spieghi per benino cosa dobbiamo fare. Penso che ormai manchi solo questo, oltre alla crisi, l'abusivismo, le lauree comprate all'estero, i dentisti low cost, magari cinesi, ed i mille altri tentativi di aggressione professionale volti a rimediare vantaggi economici o politici provenienti ovviamente dalle nostre fatiche. Diamoci una dimensione ed un valore. Se non lo facciamo noi... E basta anche farsi pubblicità gratuita da questo forum. Vergogna.
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Scritto da Dott. Massimo Scaramelli
Pisa (PI)