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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 10

Devo devitalizzare tre denti

Scritto da Mario / Pubblicato il
Salve, in seguito a due radiografie ( non ho praticamente mai avuto "mal di denti" se non qualche piccolo fastidio, fino a quando non sono caduti piccoli pezzi di dente ) il dentista ha detto che doveva devitalizzare tre denti. Trattandosi di persona poco simpatica, decisamente "rude" e sbrigativa, ho cambiato studio dentistico, dove e' stata confermata la necessita' di devitalizzare tre denti. Ha gia' provato due volte senza successo, l'ultima la scorsa settimana, perche' l'anestesia "addormentava" tutto tranne la "polpa" di due dei denti che dovevano essere devitalizzati. Due molari inferiori vicini e successivi al dente del giudizio, il quale e' stato estratto dal primo dentista a dicembre, in modo del tutto indolore, anche se ha "trafficato e rumoreggiato" troppo tempo e, alla lunga, purtroppo queste cose mi provocano conati di vomito e, talvolta, persino la perdita dei sensi ( certo non per il dolore, ma esclusivamente a causa della durata dell'operazione e della suggestione crescente. Per rendere l'idea, da ragazzino portai il mio cane dal veterinario perche' si era azzuffato con un altro cane e aveva un grosso taglio sanguinante sul muso. Il veterinario decise di mettere alcuni punti, io stavo benissimo e osservavo mentre cuciva, ma la cucitura e' andata per le lunghe e ad un certo punto, senza alcun precedente segnale, ho visto "pallini bianchi ovunque" e cinque secondi dopo ho perso i sensi ) Il dentista ha detto che molto probabilmente avevo una pulpite "speriamo passi con gli antibiotici e con il cortisone, segui questa cura e torna la prossima settimana". Ci sono stato mercoledi', l'infezione era sparita o ridotta, infatti avevo notato la quasi sparizione dei piccoli sintomi di "ipersensibilita' generale" ai denti che mi portavo avanti da mesi, forse anni. Ha fatto varie iniezioni di anestetico, a me pareva di sentire ancora "sveglia" qualche zona intorno ai due molari e gli ho chiesto se era il caso di fare altre iniezioni. Le ha fatte ed ha aspettato parecchio tempo, su mia indicazione, che ho gia' sperimentato piu' volte la mia lentissima risposta agli anestetici. Ma quando ha provato a soffiare aria compressa ho sentito molto chiaramente una forte "puntura e freddo", ha detto che purtroppo non avrei dovuto sentire assolutamente niente e che non poteva procedere. Mi ha suggerito di andare in ospedale, suggerimento che ha dato ad altri pazienti sui quali l'anestesia locale non sortiva l'effetto desiderato. Possibile non ci sia modo ? la moglie di mio fratello aveva lo stesso problema: mai avuto mal di denti, poi si staccano dei pezzettini di dente e improvvisamente, con una radiografia, emerge la necessita' di alcune devitalizzazioni. Ha lo stesso mio problema con l'anestesia, che non addormenta la parte. Il suo dentista effettua vari tentativi inutili, infine decide di "uccidere" il nervo chimicamente. Il primo tentativo pare sia andato malissimo, nel senso che venti minuti dopo essere uscita dallo studio, e' stata costretta a tornare indietro a causa del dolore insopportabile. Il dentista ha subito tolto quel che aveva messo e ha ritentato (forse dosaggi inferiori ? questo e' quanto mi e' stato detto ), una settimana, dieci giorni dopo, il tutto e' stato portato a termine in modo indolore ( a parte quel primo tentativo "chimico" ) Ormai sono stanco, questa cosa va avanti da un mese, per cui decine di iniezioni, medicazioni provvisorie, qualche "limatura" di punti che erano diventati taglienti, antibiotici, cortisone.. la scorsa settimana avevo la bocca "bruciata", come avere tanti piccoli tagli interni su lingua, guance, gola, che bruciano mangiando qualsiasi cosa. Al momento la bocca sta migliorando ( ho smesso qualsiasi cura farmacologica ), le tante iniezioni hanno comunque "irritato/sensibilizzato" vari punti, al momento ho la tutta la bocca disastrata ( piccoli dolori che prima non avevo, denti sani che fanno male e altri fenomeni ) e sono al punto di partenza. Vorrei qualche suggerimento, il mio dentista ha operato nel modo giusto ? Il suo suggerimento di andare in ospedale ? grazie mille
Caro Mario, il fatto che lei non abbia mai avuto problemi di denti, lo decide solo una visita periodica semestrale che dà la garanzia di salute dentale o meno. che non faccia effetto una iniezione di anestetico è possibile solo se c'è infiammazione. In tal caso si opta per la riduzione mediante farmaci specifici. altro non saprei dirle visto che non conosco il caso specifico. Cordialmente, Gianluigi Renda

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Caro Signor Mario, l'anestesia ai molari inferiori è un po' più particolare perchè deve essere effettuata anestetizzando tutto il tronco nervoso. Non dico che sia difficile a farsi, ma deve essere praticata da mani esperte, e tutti i dentisti sanno farla. Il primo dentista, quello "rude", gliel'ha praticata con successo. Il secondo dentista invece non c'è riuscito. Può capitare..., ma è un vero dentista? Controlli la sua iscrizione all'Albo dei Medici. Non si manda un paziente in ospedale solo perchè non si riesce ad eseguire bene un'anestesia per devitalizzare un dente, nè si "gioca" per un mese nel tentativo di iniziare una terapia canalare! Forse non è la simpatia il primo requisito di un bravo professionista, ma stia molto attento a non capitare nelle mani di un falso dentista, anche se è simpatico, perchè i danni che può provocare, in piena malafede, sono alla salute e non solo "alla tasca"! Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Angelo De Fazio
Casalnuovo di Napoli (NA)

Caro Mario, il ricorso in ospedale per devitalizzare un dente appare eccessivo. Sicuramente vi è un difetto nella somministrazione o nella tecnica della anestesia locale che avrebbe dovuto far effetto specialmente dopo terapia antibiotica adiuvante. Provi a consultare un odontoiatra più esperto nel genere e soprattutto si accerti che l'operatore sia abilitato all'esercizio della attività di odontoiatra. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Caro Mario, purtroppo a volte, in presenza di una infiammazione importante o di una infezione, può capitare che l'anestesia abbia scarsi risultati, dopo una adeguata terapia antibiotica o antinfiammatoria però, la situazione migliora e ci sono altre soluzioni da prendere in esame prima di mettersi in lista d'attesa presso un ospedale. Dal momento che il suo attuale dentista non può esserle d'aiuto (e mi creda, a questo punto io apprezzerei la sua presa di coscienza), torni da "quello burbero" o se ne faccia consigliare un altro. Cordiali saluti
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Scritto da Studio Dentistico Muscettola
Roma (RM)

Sig. Mario, forse il burbero non era simpatico, ma sapeva somministrare l'anestetico, la diagnosi concordava con il secondo odontoiatra per cui forse merita un ricongiungimento.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile sig Mario, il fatto che il primo dentista sia riuscito ad estrarre un dente senza provocarle dolore dimostra, semmai ce ne fosse bisogno, che i suoi denti sono uguali a quelli di tutti gli altri pazienti di questo mondo. Bisogna sapere bene come, dove e quando fare l'anestesia, e se una volta non prende non farsene un cruccio. In condizioni di urgenza, spesso l'anestetico prende meno anche solo per una componente emotiva, che tra l'altro mi sembra non le faccia difetto. buona fortuna

Scritto da Dott. Davide Colla
Seregno (MB)

Caro Signor Mario.... che confusione..mamma mia!..... forse sarebbe stato meglio continuare col "burbero" primo Dentista!!!....:...il problema di tutto è che non è stata fatta una diagnosi esatta e relativa terapia conseguente.Per fare DIAGNOSI si procede così:basta fare una visita...percussioni trasversali ed assiali , una Rx endorale e prove termiche per fare la diagnosi.....:...le prove termiche si fanno con il caldo e con il freddo...esistono liquidi che spruzzati su un batuffolino di cotone con cui toccare il dente abbassano la temperatura improvvisamente da 37° a -4° e le garantisco che se c'è patologia pulpare...la si scopre....il dente risponde con un dolore immediato: 1- se dura qualche secondo...il processo è reversibile e si aspetta, 2- se dura molti minuti, il dente è in Pulpite e bisogna devitalizzarlo subito. 3- Se non risponde al dolore vuol dire che il dente è in necrosi, è morto per infezione e bisogna devitalizzarlo in un modo particolare subito sotto protezione antibiotica! 4- Se non risponde al freddo ma risponde allo stimolo con "guttaperca" molto calda, allora significa che il dente è in necrosi, ma non completa..qualche zona di polpa vicino all'apice è ancora vitale (si chiama sintomatologia radicolare della polpa) e il dente va devitalizzato...........ovviamente si deve fare una Rx endorale in diverse proiezioni se necessaria...ed una visita clinica accurata con percussione assiale e trasversale...una analisi occlusale-gnatologica del dente e stia sicuro che si arriva ad emettere una diagnosi certa ed a formulare una terapia idonea........................DICEVO PULPITE = ECCO CASA E':....:....:il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespandibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti...o dal "picchiettarvi sopra"...o dagli stimoli termici...in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile...la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare!......se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata...si ha pressione che può anche scatenare dolori forti...o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta..le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, muoiono= necrosi...e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice = granuloma, cisti...IL DOLORE DA NECROSI O DA FRATTURA MICROSCOPICA DI UN DENTE DEVITALIZZATO è invece sordo profondo e non pulsante.......... quindi per concludere è mancata una congrua diagnosi!!!......il rischio con l'incappucciamento specie in un adulto è proprio la necrosi..........Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Il ricorso ad una ospedalizzazione per una devitalizzazione mi sembra una cosa illogica e assurda. Talvolta delle infezioni o infiammazioni estese possono giocare brutti scherzi e fare in modo che la molecola dell'anestetico non faccia il suo effetto, ma, dopo terapia antibiotica, si riesce ad intervenire con tranquillità oppure, nel peggiore dei casi, con l'ausilio di una anestesia intrapulpare. Si rivolga ad un collega esperto di endodonzia o dal primo dentista che l'aveva presa in cura. Cordialmente
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Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Caro Sig. Mario, prima di tutto sappia che le pulpiti non si curano con gli antibiotici o col cortisone. Quindi non si intrugli lo stomaco con medicine varie. In secondo luogo, può succedere che, in caso di pulpite di un molare inferiore, l'anestesia non faccia effetto, ma in tali casi si ricorre alle cosiddette anestesie supplementari che qualsiasi dentista deve conoscere e saper mettere in pratica: intraligamentare, intrapulpare, intraossea. Le consiglio o di tornare dal primo dentista burbero, o di cambiare dentista. Non si faccia "uccidere" il nervo con sostanze chimiche. Questo era qualcosa che si faceva 50 anni fa ma che oggi non si fa più. Infine controlli che chi mette mano al suo dente operi dopo aver isolato il suo dente con la DIGA DI GOMMA. La pretenda per la sua incolumità. Cari saluti e auguri. Dr. Arnaldo Castellucci
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Scritto da Prof. Arnaldo Castellucci
Firenze (FI)

molto sinteticamente: ormai si è stabilita uno stato infiammatorio cronico con fasi di riacutizzazione della polpa del molare che rende pressochè inutile la terapia sistemica e non efficace una somministrazione di anestetico fatta localmente, come mi sembra di aver capito. Allora, innanzitutto un collega aggiornato sulle ultime tecniche in endodonzia ( la branca che si occupa dei trattamenti a livello della camera pulpare), che sia al corrente che occorre praticare una anestesia tronculare e poi intraligamentosa ed intracamerale. è importante anche la molecola anestetica utilizzata, a questo punto si prepari anche a sopportare un pò di dolore per qualche minuto, in mani esperte il sollievo è immediatamente successivo. In bocca al lupo.
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Scritto da Dott. Luigi Formisano
Torre del Greco (NA)