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Domanda di Devitalizzazione

Risposte pubblicate: 8

La devitalizzazione è stata fatta in maniera errata?

Scritto da Giacomo / Pubblicato il
Buongiorno, scrivo per esporre un problema annoso. In questi giorni il dentista a cui mi rivolgo mi ha devitalizzato un molare a causa di una precedente otturazione mal fatta sullo stesso dente con annessa pulpite. Bene dopo tre sedute il dente è stato ricostruito, nella giornata di ieri, ma il problema è che proprio da poche ore dopo la ricostruzione avverto un marcato fastidio al tocco e in alcuni frangenti lo sento pulsare. Preciso che comunque non è nulla di eccessivo. E' normale tutto ciò o devo temere che la devitalizzazione sia stata fatta in maniera errata? p.s=mi è stato suggerito di ricorrere ad un antibiotico in quanto il dente oramai è chiuso p.p.s=qualche giorno dopo la prima seduta, una ventina di giorni fa, sono dovuto ricorrere anche lì all'uso di un antibiotico in quanto nonostante il dente fosse stato devitalizzato si era presentata un'infezione. Grazie per le risposte che mi darete :)
Caro Signor Giacomo, buongiorno. Infezione? Pulsare? L'infezione indicherebbe una necrosi pulpare endocanalare e contrasterebbe col sintomo "pulsare" che è proprio di una iperemia passiva endopulpare ossia di una pulpite. Insomma una polpa in necrosi non pulsa ameno che non si tratti di una sintomatologia radicolare della polpa in cui la necrosi è parziale e la terapia canalare ha "lasciato" una porzione di polpa ancora "viva" che in iperemia passiva, pulsa! O si potrebbe trattare di un altro dente prossimale a quello trattato e con patologia in atto pulpare! Evidentemente, come al solito, stando almeno al suo racconto, è mancata la grande assente di sempre: la Diagnosi! La Grande Assente, come al solito, dicevo, è proprio la Diagnosi che è la conseguenza di una Visita Odontoiatrica Accurata e che impegna Dentista e Paziente per tanto tempo! Non basta un'occhiata e via! Non Bisogna valutare solo il Dente in questione ma analizzare tutto l'apparato Stomatognatico, Gnatologicamente, Parodontalmente, Conservativamente, Funzionalmente, Esteticamente. Tutto questo, senza estrapolare la "bocca" dal contesto dell'Organismo intero in cui si trova che va valutato quindi insieme alla "bocca", Clinicamente, Anamnesticamente, Semeiologicamente per fare Diagnosi Differenziali che Nascono Solo dalla conoscenza delle varie patologie ed emettere infine un sospetto Diagnostico che diventa poi Diagnosi Certa con "Ragionamento Clinico e Strumentale e eventualmente analitico ematologico". Si emette così una Prognosi ed infine la Terapia ed ho detto "La", non "Una" Terapia che sceglie il Dentista e solo il Dentista!Le posso fare solo un Discorso Generale e come mi comporterei io in una simile situazione! Di fronte ad un dolore come quello da lei descritto, bisogna valutare la Vitalità dei denti e se c'è una iperemia passiva da danno venoso che non è altro che una pulpite, non è reversibile e bisogna procedere alla terapia endodontica, se fosse una iperemia attiva con danno arterioso, la sofferenza pulpare sarebbe reversibile! Se il dente fosse positivamente normale allo stimolo freddo, bisogna portare su esso uno stimolo caldo per valutare la presenza di una sintomatologia radicolare della polpa! Le spiego meglio: il dolore è dovuto semplicemente ad un maggior afflusso di sangue nel dente tramite l'arteria che lo porta, dovuto ad un meccanismo di difesa nei confronti dello stimolo irritativo, questo maggior afflusso causa una pressione dentro il dente che è inespansibile e comprime le terminazioni nervose causando dolore esacerbato dallo stringere i denti o dal "picchiettarvi sopra" o dagli stimoli termici in questo caso (che si chiama iperemia attiva) il processo è reversibile, la polpa si abitua ed in qualche giorno o settimana tutto scompare, se invece il danno causato dalle tossine dei microbi continua si ha una alterazione della vena che fa uscire il sangue dal dente e succede che il sangue arriva con l'arteria e non esce più con la vena danneggiata, si ha pressione che può anche scatenare dolori forti formando la cosiddetta pulpite acuta o essere talmente leggera da non causare dolori in questo caso anche molto lenta, formando una pulpite cronica o meglio cronicizzata e le cellule della polpa del dente, arterie, vene, linfatici e tessuto nervoso, se non curata, muoiono ossia vanno in necrosi e si può formare una zona di osteolisi periapicale (pallina nera alla Rx) intorno all'apice della radice, ossia un granuloma, cisti. Poi una visita Gnatologica e conservativo-endodontica accurata ed una visita Parodontale e una visita o almeno una anamnesi ed una semeiologia sistemica e stia certa che si arriva ad una diagnosi. Tenga inoltre presente che la visita Odontoiatrica deve essere totale. Legga, nel mio Profilo "Visita Parodontale" che poi è la Visita Odontoiatrica che io Parodontologo ma anche Odontoiatra ed anche Medico faccio sempre, così come mia figlia Claudia, per qualsiasi motivo un paziente venga da noi! Eventualmente richiedere analisi ematologiche in cui Ves e PCR mosse verso l'alto possono indicare la presenza di infezioni pericolose per le Malattie Focali. Dovrebbe completare le analisi col titolo ASLO e RA Test oltre che Emocromo con Formula, se sospettassi una Malattia Focale. Spero di esserle stato utile ed esaustivo. Cari saluti
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Giacomo, senza una visita accurata ed una radiografia endorale non è possibile poterla aiutare. E' comunque certo che una certa dolenzia che persiste per qualche giorno dopo la devitalizzazione sia da considerarsi normale. Se dovesse persistere il problema deve farlo presente al suo dentista che saprà rassicurarla e trovare la soluzione adatta. Cordialmente

Scritto da Dott. Tersandro Savino
Tivoli (RM)

Sig. Giacomo, la garanzia di un corretta cura la può avere solo se si è rivolto a un iscritto all'ordine dei medici, altrimenti tutti i suoi dubbi sono leciti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Visita clinica accurata ed esami radiografici, necessari per fare diagnosi, altrimenti è solo parlare pertentativi purtroppo. Qualche giorno di sensibilità post trattamento endodontico è comunque normale. Ma, il mio consiglio, è tornare dal collega che l'ha trattata

Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Un dente che ha avuto una infezione e poi una cura canalare è del tutto normale e frequente che dia dei fastidi per un periodo. Per qualche gg può essere normale, si aiuti eventualmente con un antibiotico se proprio serve. L'importante è che guarisca realmente- Ci si deve aspettare due tipi di guarigione: una clinica (che smetta ben presto di dare qualsiasi fastidio e che sia ok alla masticazione) e quella radiologica che dimostri (aspettando alcune settimane o mesi) che l'infezione non è più presente e che la terapia canalare abbia un aspetto di successo.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Qualche giorno di fastidio può starci...se quando leggerà la mia risposta dovesse ancora averne lo faccia presente al suo dentista.

Scritto da Dott. Cristoforo Del Deo
Teramo (TE)

Avere un pò di fastidio x qualche giorno dopo una terapia canalare può essere normale. Non è normale che senta pulsare. Se il problema continua torni dal suo dentista.

Scritto da Dott.ssa Marisa Manca
Carbonia (CI)