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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 5

E' normale avere a distanza di 5 mesi un indolenzimento del 21 e 22 sui quali è stata praticata apicectomia?

Scritto da Gianpaolo / Pubblicato il

E' normale avere a distanza di 5 mesi un indolenzimento del 21 e 22 sui quali è stata praticata apicectomia? La gengiva è ok, fistole chiuse...Sento questi 2 denti più deboli quando "strappo" oppure al battere dei denti! Per questo ho paura di usarli.. Inoltre ogni tanto steso nel letto ho un leggero fastidio! Sarà per sempre così? Ho un controllo fra altri 5 mesi...

 

 

 

Caro Signor Giampaolo, li usi tranquillo. Bisognerebbe almeno vedere una Rx endorale, meglio se fatta per ciascuno dei due denti, per vedere se si tratta di una apicectomia o di una retrograda perché spesso si confondono i due termini e i due interventi. la Retrograda, al contrario della sola apicectomia, prevede il sigillo dell'apice con MTA o Amalgama d'argento Chirurgica priva di Zinco, come vedrà nel Poster di foto che allego. Nella retrograda non si escide la cisti o il granuloma che sia perchè esso scompare da solo riassorbendosi dopo appunto la retrograda. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Temo quindi che sia stata eseguita una apicectomia senza sigillo dell'apice, in base a quanto scrive ovviamente! Non posso saperlo ma il dubbio è giustificato e dato che Lei chiede, io devo rispondere al meglio. L'apicectomia invece, al contrario della retrograda, si limita di solito a fare un "taglio" dell'apice senza sigillare l'apice, non contempla il sigillo dell'apice ed oltre a non servire a niente dal punto di vista terapeutico perché non viene sigillato l'apice e i batteri continuano a rilasciare le loro tossine che innescano una sofferenza periapicale che porterà nuovamente alla formazione di una osteolisi periapicale, cisti o granuloma, per intenderci (pensi che è un intervento che si faceva prima degli anni '70), provoca, tra l'altro, l'accorciamento della radice per l'apicectomia stessa che è "mutilante", indebolisce la stessa ed il dente. Non è neanche il caso di escidere il granuloma come fanno molti in genere, perché una volta sigillato l'apice, il granuloma si riassorbe da solo in diversi mesi, anche un anno e più!.Ho sottolineato questo fatto perché alcuni, di solito e con le dovute eccezioni, conoscenze adeguate in endodonzia per il semplice fatto che si concentrano solo sulle problematiche chirurgiche maxillo-facciali e di chirurgia orale. Detto, ripeto, in senso lato e con tutto il rispetto possibile ma l'esperienza di 36 anni di onorata attività Professionale mi ha fatto, purtroppo, constatare questo comportamento in tal senso errato! Mi dispiace sottolinearlo ma , ripeto, Lei chiede ed io devo rispondere al meglio e con Professionalità! Ne parli con il suo Dentista. :) Cari saluti e buona estate. '}">Caro Signor Giampaolo, li usi tranquillo. Bisognerebbe almeno vedere una Rx endorale, meglio se fatta per ciascuno dei due denti, per vedere se si tratta di una apicectomia o di una retrograda perché spesso si confondono i due termini e i due interventi. la Retrograda, al contrario della sola apicectomia, prevede il sigillo dell'apice con MTA o Amalgama d'argento Chirurgica priva di Zinco, come vedrà nel Poster di foto che allego. Nella retrograda non si escide la cisti o il granuloma che sia perchè esso scompare da solo riassorbendosi dopo appunto la retrograda. Concettualmente i microbi presenti nella radice inviano fuori nell'osso le loro tossine a cui l'organismo risponde con la formazione cistica o granulomatosa per arginare l'infezione stessa e difendersi, e i corpi dei leucociti macrofagi che arrivano in massa, formano il pus. Tolti i microbi con la terapia endodontica per via ortograda (normale ) o retrograda, se fossero presenti ostacoli insormontabili come perni non rimovibili etc (chirurgica) le tossine non vengono più emesse e la zona di osteolisi (lisi dell'osso) scompare con rigenerazione dell'osso stesso. Temo quindi che sia stata eseguita una apicectomia senza sigillo dell'apice, in base a quanto scrive ovviamente! Non posso saperlo ma il dubbio è giustificato e dato che Lei chiede, io devo rispondere al meglio. L'apicectomia invece, al contrario della retrograda, si limita di solito a fare un "taglio" dell'apice senza sigillare l'apice, non contempla il sigillo dell'apice ed oltre a non servire a niente dal punto di vista terapeutico perché non viene sigillato l'apice e i batteri continuano a rilasciare le loro tossine che innescano una sofferenza periapicale che porterà nuovamente alla formazione di una osteolisi periapicale, cisti o granuloma, per intenderci (pensi che è un intervento che si faceva prima degli anni '70), provoca, tra l'altro, l'accorciamento della radice per l'apicectomia stessa che è "mutilante", indebolisce la stessa ed il dente. Non è neanche il caso di escidere il granuloma come fanno molti in genere, perché una volta sigillato l'apice, il granuloma si riassorbe da solo in diversi mesi, anche un anno e più!.Ho sottolineato questo fatto perché alcuni, di solito e con le dovute eccezioni, conoscenze adeguate in endodonzia per il semplice fatto che si concentrano solo sulle problematiche chirurgiche maxillo-facciali e di chirurgia orale. Detto, ripeto, in senso lato e con tutto il rispetto possibile ma l'esperienza di 36 anni di onorata attività Professionale mi ha fatto, purtroppo, constatare questo comportamento in tal senso errato! Mi dispiace sottolinearlo ma , ripeto, Lei chiede ed io devo rispondere al meglio e con Professionalità! Ne parli con il suo Dentista. :) Cari saluti e buona estate.
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gianpaolo170714.jpg

Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Se potessimo vedere una radiografia endorale ovviamente sarebbe meglio e potremmo darle una risposta precisa. Parlando così "a braccio", indicativamente, i sintomi che lei riferisce, anche se a distanza di mesi, sono normali: in caso di apicectomia ed asportazione di lesione granulomatosa - cistica che ha causato riassorbimento osseo, rientra nella norma avvertire una maggior "debolezza" ai denti in questione. Se però ha ulteriori dubbi, le consiglio di anticipare il controllo dal collega che la ha operata esponendogli quelle che sono le sue sensazioni.
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Scritto da Dott. Giulio Sbarbaro
Zocca (MO)

Bisognerebbe vedere la rx endorale per capire l'estensione della lesione e la quantità di radice rimasta dopo l'intervento,che giustificherebbe la sensazione di debolezza che percepisce. Per onesta intellettuale devo dire che normalmente il sigillo apicale dopo intervento chirurgico effettuato sulla radice e' consuetudine e protocollo da eseguire, altrimenti si puo' creare confusione in chi legge Cordialmente

Scritto da Dott. Maurizio Tabacchino
Roma (RM)

Sig. Giampaolo, attenda la prossima visita e cerchi di capire che il suo odontoiatra ha giocato l'ultima carta per cercare di salvare i suoi denti.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Pur essendo i denti sottoposti ad apicectomia un pò più deboli, dopo 5 mesi non mi sembra normale la sintomatologia che lei riferisce. Bisognerebbe vedere quanta parte della radice è stata asportata, se è stato effettuato un corretto sigillo retrogrado e se, per caso, ci sono ancora segni di sofferenza peri - apicale, e tutte queste cose si possono evidenziare con una semplice radiografia endorale. Cordiali saluti.

Scritto da Dott. Paolo Gaetani
Lecce (LE)