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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 13

In cosa consisterebbe la soluzione per suturare l'arteria?

Scritto da mario / Pubblicato il
Buon giorno ho 49 anni al 18 gennaio 2012 ho avuto un infarto seguito da angioplastica, sono iperteso, diabetico. Il 27 marzo 2012 presso un dentista di Varese nello stesso giorno mi sono stati posizionati nr 3 impianti senza aver sospeso gli anticoagulanti e senza avermi sottoposto a terapia antibiotica ne prima ne dopo l'intervento, il 31 marzo mi hanno ricoverato per infezione sospetta miopericardite dovuta all'inserimento degli impianti, ora ogni 2/3 giorni ho emorragie che durano anche ore che mi costringono a chiamare l'ambulanza, l'ultima ieri. Ora sospettano che il dentista oltre altri orrori fatti nella mia bocca abbia nel momento dell'intervento lesionato una arteria e mi hanno consigliato un altro ricovero per vedere di riuscire a suturare la arteria. Domando a parte se tutto questo le sembra normale e se il ricovero e' necessario e in cosa consisterebbe la soluzione per suturare l'arteria. Grazie fin d'ora per la sua gentile risposta
Consiglio ricovero. La sutura viene fatta con un piccolo intervento in anestesia locale. Il suo dentista sapeva esattamente del suo stato di salute?? E' un dottore laureato o è un abusivo?? In questo caso, sarebbe bene non fargliela passare liscia. Può chiedere all'ordine dei medici con una semplice telefonata.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Caro Signor Mario, presumo abbia emorragie a livello orale dove sono stati posizionati gli impianti o in generale in bocca? Si accerti che il suo Dentista sia iscritto all'Albo dei Medici e degli Odontoiatri perchè avrebbe dovuto fare una chiacchierata col suo cardiologo prima di programmare gli interventi di implantologia, sia per la scoagulazione, sia per la profilassi antibiotica che in un cardiopatico coi suoi precedenti è IMPERATIVA! Non solo ma non essendo trascorsi neanche due mesi dall'infarto, probabilmente non era il caso di fare ora gli impianto ma di aspettare che il cuore avesse recuperato un po' di più! Ripeto una chiacchierata col cardiologo avrebbe chiarito tutti i problemi clinici! Personalmente quando tratto un paziente cardiopatico in terapia soprattutto se scoagulato, telefono sempre al suo cardiologo con cui parliamo delle problematiche dell'intervento che devo fare e di quelle cardiache e concordiamo una terapia combinata cardiaca e odontoiatrica! Lui diminuisce lo stato di scoagulazione senza sopprimerlo per darmi modo di fare l'intervento ed avere una guarigione parziale temporale e poi ricoagula il nostro paziente. Questo sotto terapia profilattica antibiotica adeguata e potente, ovviamente. Anche un asino lo sa! Faccia parloare il suo Cardiologo col Dentista e prima di riaprire la ferita, si accerti che venga fatta una diagnosi sicura sulle cause dell'emorraggia perchè leggo che è anche diabetico ed allora occorre parlare anche col suo Diabetologo per "aggiustare la terapia con insulina o ipoglicemizzanti orali, non lo specifica perchè saprà benissimo che il Diabete "crea situazioni locali di rallentamento di guariogione delle ferite con sanguinamento a cui si aggiunge il sanguinamento dovuto agli scoagulanti! Basta rivedere e dosare bene queste due terapie che il Dentista avrà tutto il tempo di fare quello che deve fare! Nel suo caso è mancata da parte del Dentista la DIAGNOSI MEDICA che si basa non solo sulla visita clinica della bocca e sullo stidui preimplantologico ma tutto deve avvenire nel contesto di tutto il suo organismo. Questo lo si fa con una accurata anamnesi generale che evidentewmente non è stata fatta! Ora si tranquillizzi, metta in contatto Diabetologo con Cardiologo e Dentista implantologo e tutto andrà bene!In pratica il Dentista deve contattare entrambi i colleghi! Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Gnatologia, Implantologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Gentile Sig. Mario, purtroppo le sono stati messi impianti con troppa leggerezza. Personalmente non avrei inserito impianti cosi vicino nel tempo ad un episodio infartuale. Avrei contattato il suo cardiologo per una corretta tempistica nella sua riabilitazione protesica. Cordiali saluti

Scritto da Dott. Massimo Tabasso
Savigliano (CN)

Caro signor Carlo, da come ha descritto il suo caso e da come ha agito il suo "dentista" (?) pare che non Le sia stata fatta neanche una domanda di anamnesi prima di agire. Concordo pienamente con quello che Le hanno detto i miei due colleghi precedenti. Ma soprattutto si accerti che il "dentista" che l'ha operato sia iscritto all'Albo degli Odontoiatri dell'Ordine dei Medici della sua Provincia.

Scritto da Dott. Remo Fiorita
Cassano d'Adda (MI)

Gentile Carlo, l'intervento implantologico va ben pianificato e in un caso come il suo diventa perentorio consultare il cardiologo che ha in cura il paziente. Dal suo racconto, come anche altri colleghi hanno riferito, pare che ci sia stata superficialità da parte del suo dentista. La mancata profilassi antibiotica è una leggerezza macroscopica. Dirle se è stata lesionata un'arteria non possiamo affermarlo. Sarebbe bene capire in che zona della sua bocca sono stati inseriti gli impianti. Auguri
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Scritto da Dott. Livio Germano
Verbania (VB)

Gentile Mario, sembra paradossale il suo racconto al punto che, mi consenta, esprimere qualche dubbio sulla veridicità dei fatti da Lei affermati in quanto la categoria degli Odontoiatri e, appartenente alla classe medica, non commetterebbe mai errori di quelli da Lei descritti! In ogni caso, ritengo che al momento per Lei sia importante e prioritario ripristinare lo stato di salute presso un centro ospedaliero ed, eventualmente, solo successivamente con le certificazioni attestanti l'eventuale danno può decidere il da farsi. Cordiali saluti
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Scritto da Dott. Aldo Santomauro
Palermo (PA)

Mi scusi sig. Carlo ma da chi è andato? posizionare degli impianti è un intervento chirurgico vero e proprio, pertanto il dentista fa sempre un'anamnesi dettagliata e se è il caso fa eseguire anche delle analisi del sangue e altri accertamenti, tutto ciò per la sicurezza del paziente ma anche per la propria. E proprio perchè l'implantologia è una branca chirurgica non può assolutamante prescindere dalla somministrazioni di antibiotici. Quanto alla lesione di un'arteria, beh allora alzo le mani e mi arrendo come medico come dentista e come essere umano, non tanto perchè si è verificata ma perchè non l'ha risolta, se non era in grado lui doveva accompagnarla in ospedale.
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Scritto da Dott.ssa Maria Grazia Rocchi
Roma (RM)

Ritengo che il ricovero sia necessario per ristabilire la sua integrità, solo successivamente sarà da valutare la problematica implantare.. Saluti

Scritto da Dott. Sandro Compagni
Latina (LT)

Gentile sig. Mario, lei mi sembra una persona molto superficiale, nonostante i serissimi problemi da cui è affetto perde ancora tempo a chiedere sul web cosa deve o non deve fare: si deve ricoverare subito!!! Ristabilire uno stato di salute sufficientemente soddisfacente anche eventualmente se ciò richiedesse la rimozione degli impianti. Auguri

Scritto da Dott. Antimo Perfetto
Sant'Antimo (NA)

Sig. Mario, non conosco la versione del suo odontoiatra per esprimere giudizi sul caso, ora non le resta che attenersi alle cure proposte dalla struttura ospedaliera, senza cercare altre inutili strade che potrebbero dare altre complicanze, non le basta quello che le è già accaduto? Si ricordi che un uscita dell'ambulanza a grossi costi per la regione, questi costi sono a carico di tutti i contribuenti, per cui se non è estremamente necessario cerchi di raggiungere tranquillamente il pronto soccorso con i propri mezzi, pensi se quell’ambulanza sarebbe servita per salvare una persona in fin di vita e lei la occupava per una emorragia al cavo orale già precedentemente accertata. Forse se tutti ci impegniamo a non sprecare, il futuro potrebbe essere migliore.
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Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Gentile paziente, anche se con ritardo, voglio esprimere un mio parere. 1) deve farsi vedere da una persona competente in materia e questo è il chirurgo maxillo-facciale, al più presto. 2) : se decide, per la posizione degli impianti, che una determinata arteria è stata lesa, questa dovrà necessariamente essere legata sia in un soggetto normale e a maggior ragione in un pa. in terapia anticoagulante. 3) : Si ricordi che, se continua questa emorragia, anche se minima, rischia un'anemia, che nelle sue condizioni generali, non è il massimo. Cordiali saluti.
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Scritto da Dott. Giuseppe Murruni
Giussano (MB)

Non sono in grado di giudicare una eventuale imprudenza del suo dentista, però prima di suturare l'arteria facciale penso sia il caso di dosare bene il tempo di quick quotidianamente e gli anticoagulanti che assume. In merito alla miopericardite penso che sia difficile stabilire un nesso di causalità con l'intervento di implantologia. La vicinanza temporale non è segno di correlazione di eventi. Purtroppo molti colleghi danno sentenze senza avere tutti gli elementi di certezza. Se il suo dentista ha sbagliato è giusto che le renda conto, ma lo ha consultato per queste emorragie, anziché chiamare sempre l'ambulanza?
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Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)