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Domanda di Chirurgia

Risposte pubblicate: 11

SEGUITO ALLA DOMANDA: Non sono convinto riguardo l'intervento maxillofacciale

Scritto da simone / Pubblicato il

Buon giorno dottori, sono il ragazzo di 25 anni che ieri vi ha chiesto un consulto riguardo all'intervento maxillofacciale per una terza classe scheletrica. Vi ringrazio davvero tanto delle esaurienti risposte che mi avete dato. E' vero l'intervento non è una passeggiata, e ho paura che una volta fatto non mi possa riconoscere nel mio nuovo volto, anche perchè seppur asimmetrico e non "BELLO" dal punto di vista ortodontico, a me non dispiace. VOLEVO CHIEDERVI se nella vostra esperienza e lunga carriera avete assistito a pazienti in età adulta(50-60 anni) con una patologia simile alla mia che non presentassero grossi problemi (es. malattie paradontali o altre disfunzioni che li hanno portati alla perdita dei denti stessi o all'aggravarsi della patologia) e che quindi sono riusciti ad arrivare all'età adulta TRANQUILLAMENTE(senza l'ausilio di bite o placche), cioè con i soliti problemi che hanno tutti ( anche quelli con una buona occlusione). Ho preso appuntamento con un Gnatologo, visto che dall'ortognadonzista sono già andato, vi saprò dire cosa mi consiglierà. Ringraziandovi per l'attenzione e la grande professionalità dimostratami porgo Cordiali Saluti

 

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http://www.dentisti-italia.it/dentista_domande/chirurgia/3410_disgnazie-terza-classe-scheletrica.html

SEGUITO ALLA DOMANDA: Non sono convinto riguardo l'intervento maxillofacciale
Caro Simone, per poter rispondere alla sua domanda, se cioè la sua occlusione, ancorchè in terza classe, è compatibile con i dettami neuro-muscolari indotti dalla attuale propriocezione dentale (da come sono messi i suoi denti adesso) occorre effettuare le analisi che le ho descritto nella prima risposta. Non è affatto sufficiente una diagnosi empirica effettuata da qualsivoglia clinico, anche di presunta esperienza. Si farebbe curare una grave cardiopatia da un cardiologo che non le prescrive l'elettrocardiogramma, la ecografia e tutte le moderne analisi strumentali oggi a disposizione?
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Scritto da Dott. Michele Lasagna
Bereguardo (PV)

Caro Signor Simone,se la può tranquillizzare ne ho visti tanti che non hanno avuto patologie particolari e che in tarda età hanno ancora i loro denti, ma perchè sono stati seguiti tanto, dato che va dallo Gnatologo, chieda a lui, io le ho già risposto abbondantemente e le riposto il tutto:Caro Signor Simone, purtroppo è in notevole ritardo, le disgnazie di terza classe scheletrica....terapia ortopedica di avanzamento del mascellare è molto più efficace prima che avvenga la "saldatura" delle suture ossee pterigo-mascellari processo che avviene intorno ai 7 anni circa e anche prima... quindi un progenismo va corretto di regola prima dei 5 anni con vari apparecchi tra cui la maschera di Delaire con cui si ottiene un avanzamento del mascellare superiore con trazioni elastiche posizionate tra un arco intraorale ed una apparecchiatura extraorale....o con le SIM (Elastici interni tra arcate dentarie)...ma stiamo "filosofeggiando".......sul cosa si sarebbe dovuto fare....ormai la terapia dovrebbe essere solo chirurgica!!! E RISPONDO ALLE SUE DOMANDE: La terza classe dovrebbe rimanere stabile essendo terminato l'accrescimento scheletrico, da controllare comunque con una Rx del polso! Per la necessità dell'intervento al di là dei motivi estetici ma solo guardando a quelli funzionali, bisogna fare una accurata visita Gnatologica: : essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione".... ora la prego chieda al suo Dentista che è il suo Dentista proprio, anche, per rispondere a queste domande...altrimenti la devo invitare a prendere un appuntamento nel mio studio per visitarla e arrivare finalmente ad una diagnosi giusta ed impostare una terapia idonea!...............poi per il Bite = il problema è molto più complesso di quanto pensi: insomma la La GNATOLOGIA: essa studia la "complessità dei problemi che stanno dietro la semplice parola "malocclusione"....precontatti nelle varie disclusioni delle arcate con conseguenti traumi d’occlusione ed una "malocclusione" ossia ha denti in trauma d’occlusione.....(tutte situazioni che possono, deviando la colonna vertebrale, alterare la Postura!!!): aggiungo solo che i fattori che determinano la Postura di una persona sia statica che dinamica e quindi anche nella corsa sono diversi: l'apparato Cocleare dell'Orecchio...(che determina la capacità di stare in equilibrio...ovviamente in relazione coi rispettivi centri cerebrali …. Il sintomo è la vertigine e il senso di caduta…..L’ACUFENE), gli occhi e il loro movimento e i rispettivi centri cerebrali, l'apparato stomatognatico in senso lato (Occlusione ...ossia il modo di chiusura della bocca e dei rapporti statici e dinamici dei denti fra di loro e tra quelli dell'arcata opposta. le Articolazione Temporo Mandibolari e tutto il sistema neuro muscolare che "comanda" queste strutture)...Oltre la Gnatologia di pertinenza del Dentista Gnatologo ma anche dell'Ortodonzista, ci sono sistemi sofisticati per lo studio della postura: La Chinesiologia, la Pedana Baropodometrica dinamica computerizzata (che studia il carico della pianta dei piedi statico e dinamico), il Posturometro per determinare se c'è una asimmetria tra le due metà del dorso. Tutto questo fanno gli studiosi della Postura tra cui gli Gnatologi, gli ortodontisti, gli Ortopedici, gli Ortopedici del Rachide .... Una visita osteopatica e fisiatrica alla muscolatura del bacino in particolare del M.Psoas sarebbe molto utile..perché è uno dei primi muscoli a "saltare" in una patologia lombosacrale in cui sia coinvolta la postura…sia che essa sia discendente …ossia a partenza da una malocclusione …sia che essa sia ascendente…ossia a partenza dagli arti inferiori, appoggio della pianta dei piedi, anche o colonna lombo sacrale. ha Bisogno di UN ECCELLENTE GNATOLOGO e di un altrettanto ECCELLENTE Posturologo che sia anche osteopata e fisiatra e collabori con lo Gnatologo ( Questo le dico perchè è mia prassi fare così in Gnatologia!!!) Le ho spiegato perchè...non entro nel merito delle terapie delle singole tre specialità...perchè senza averla visitata non è possibile ...infine …ci sono terapie…... di riabilitazione neuro muscolo-occlusale. Il trattamento delle disfunzioni masticatorie sia come concetto statico che soprattutto dinamico necessita un approccio diagnostico differente nelle varie patologie che ne possono essere causa! Il discorso è molto "sottile"…sfuma nella filosofia delle disfunzioni neuro muscolari , occlusali e della Articolazione Temporo Mandibolare…e non lo si può spiegare in due parole…tra l’altro consigliandola su cosa sia meglio…senza averla visitata clinicamente …studiandone il caso…di persona. Sappia che in ogni caso... il Bite Plane…deve essere ben realizzato da persona competente….... sembra una "sciocchezza" ma non lo è...anzitutto è buona regola posizionarlo sulla arcata superiore che è l'unica arcata FISSA perchè solidale con la base cranica...poi devono essere studiati i piani inclinati in gradi rispetto al piano occlusale e deve essere valutato lo spessore con cui farlo ...ossia di quanto deve impedire la chiusura della arcata inferiore...è la mandibola che deve in continuazione cercare una chiusura che non può trovare col bite...così si riposa tutto il complesso sistema neuro muscolare e le articolazioni temporo mandibolari... il cervello...per così dire...in questo modo dimentica la posizione errata patologica memoriata da esso e si può trovare anche così...la nuova posizione della mandibola...quella "buona"..."corretta"...il bite infatti può essere terapeutico sintomatico...e diagnostico...una volta trovata la nuova posizione della mandibola si eseguono dei rilievi clinici che permettono di impostare una terapia !!! MI occupo di Gnatologia oltre che di Parodopntologia da oltre 33 anni...mi creda occorre che si rivolga ad un Dentista Gnatologo molto esperto! Solo se è fattibile può servire un bite per una terapia unicamente sintomatica e/o diagnostica….per dirle qualcosa di certo…ossia fare una DIAGNOSI e PROGRAMMARE UNA TERAPIA…bisognerebbe vederla Clinicamente…questo lunghissimo discorso che spero non l’abbia tediata…è per spiegarle e farle capire che le patologie dell’apparato stomatognatico (La BOCCA NEL SUO INTERO) sono complesse e richiedono CULTURA, INTELLIGENZA E CAPACITA' CLINICA OLTRE CHE TERAPEUTICA!!! ….......................... Cordialmente Gustavo Petti, Parodontologia, Implantologia, Gnatologia e Riabilitazione Orale Completa in Casi Clinici Complessi ed Ortodonzia e Pedodonzia la figlia Claudia Petti, in Cagliari.
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Scritto da Dott. Gustavo Petti
Cagliari (CA)

Purtroppo si osservano certamente pazienti adulti in terze classe senza gravi disturbi manifesti ma nessuno potrà mai dirle che il suo caso potrà essere uno di questi, cordiali saluti

Scritto da Centro medico Vesalio Padova
Padova (PD)
Venezia (VE)

Sig. Simone, eziopatogenesi della malattia parodontale non è la malocclusione di terza classe. I denti si perdono per carie che anch'essa non è supportata da una malocclusione con denti ben allineati. Estetica, postura, disfunzioni cranio mandibolari potrebbero interferire con una terza scheletrica. Conosco pazienti con terza classe dentale, che godono di buona salute orale. Attendere la risposta del gnatologo è cosa saggia.

Scritto da Dott. Diego Ruffoni
Mozzo (BG)
Carnate (MB)

Vedo frequentemente pazienti adulti con terze classi dento-scheletriche ben sopportate, ben compensate a livello neuromuscolare. In ogni caso bene saprà dirle lo gnatologo esperto considerando gli eventuali fattori di rischio propri del suo caso. Posso aggiungere, a conforto delle precedenti risposte del collega Lasagna che faccio interamente mie, che recentemente mi è successo di visitare due pazienti postchirurgici splendidamente trattati, con eccellente estetica ma molto sofferenti dal punto di vista neuromuscolare.
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Scritto da Dott. Lorenzo Alberti
Roma (RM)

Come dicono i colleghi è molto difficile fare una prognosi. Chi può dire di che cosa ci ammaleremo davvero.. C'è chi dice (ed io ne sono convinto anche per lunga esperienza) che la malocclusione predispone alla malattia parodontale (che come sottointende l'amico dr. Ruffoni è causata veramente da una infezione batterica). io ad esempio, ho una brutta malocclusione che a 55 anni non ha ancora causato grossi danni parod. Forse ho una genetica favorevole in questo senso. Oltre alla cura igienica...:))). Di certo mi è capitato di osservare spessissimo che gli ottantenni che hanno ancora tutti i denti propri sono quasi sempre persone con una ottima chiusura senza maloccl.
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Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

Ribadisco quanto già espresso: le terze classi difficilmente danno problemi nel futuro. Non perderà i suoi denti se li cura a dovere, se non fuma e se magari li protegge con un bite anche solo inteso come semplice protezione meccanica. L'ipotetica problematica parodontale che le era stata prospettata presumo che fosse legata all'esecuzione del solo trattamento ortodontico (senza chirurgia) per la soluzione della terza classe. In tal caso i denti superiori sarebbero stati trascinati pericolosamente fuori dalla base ossea nel tentativo di far loro scavalcare gli inferiori. In assenza di trattamenti ortodontici credo che difficilmente avrà problemi.
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Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

Come le ho scritto la volta precedente si può benissimo convivere con la terza classe. I problemi nascono dall'inversione del morso. Se questo si potesse correggere ne otterrebbe sicuro conforto. Cordialmente E.Spagnoli

Scritto da Dott. Edmondo Spagnoli
Lecco (LC)

Ciao Simone, hai scritto: "il mio volto anche se non "BELLO" dal punto di vista ortodontico, a me non dispiace".. credo che se non ci siano problemi articolari seri, hai dato tu la risposta sul da farsi. Cordialmente, Gianluigi Renda.

Scritto da Dott. Gianluigi Renda
Castrovillari (CS)

Salve, le sue perplessità mi fanno pensare che probabilmente non è ancora pronto alla terapia chirurgica. Non si preoccupi del domani.....dopo la visita gnatologica ci risentiamo. Buona giornata

Scritto da Dott. Giancarlo Dettori
Sassari (SS)

Caro Simone c'è gente che vive benissimo anche senza camminare, sono difetti fisici.... tuttavia il mio parere è quello che se si può migliorare non vedo per quale motivo non farlo distinti saluti

Scritto da Dott. Domenico Aiello
Catanzaro (CZ)