Menu

Sedazione cosciente - approfondimenti

Intervista al Prof. Livio Gallottini

by Prof. Livio Gallottini 18-06-2013 4510 visualizzazioni
PAURA DEL DENTISTA? NO! SEDAZIONE COSCIENTE…
 

Prof. Gallottini, molti pazienti hanno paura del dentista, è vero?

Sì! Molti pazienti purtroppo hanno ancora oggi paura del Dentista (odontofobia), del dolore o soffrono comunque di ansia.

Si sente ancora male dal Dentista?

No. Molti pazienti hanno paura di provare dolore, ma oggi i Dentisti, oltre ad eseguire una cosiddetta iatrosedazione (cioè una riduzione dell’ansia tramite tecniche comportamentali) ed eventualmente ad applicare anestetici topici, utilizzano anestetici locali (mepivacaina o carbocaina, articaina, ecc.) molto efficaci, che permettono di eseguire le terapie odontoiatriche senza sentire assolutamente alcun dolore.

Molti pazienti hanno però paura degli aghi?

La paura persistente, anormale ed ingiustificata degli aghi (belonefobia od aichmofobia) è un problema abbastanza comune, presente in circa il 10% della popolazione.

Alcuni pazienti hanno fastidio invece per il rumore e la vibrazione del trapano?

Oggi esistono in alcuni casi anche terapie alternative che non prevedono l’utilizzo del trapano, ad esempio il LASER Er:YAG oppure l’air-abrasion (tecniche “no drill”) per la cura della carie dentale.

Cosa si può fare nei casi di fobia o di ansia?

Abbiamo varie soluzioni. Si può ridurre l’ansia con la somministrazione per bocca di un farmaco ansiolitico (ansiolisi) prima dell’intervento odontoiatrico e si possono eseguire le terapie in sedazione cosciente oppure in ipnosi.

Che cos’è la sedazione cosciente?

La sedazione cosciente è una tecnica mediante la quale il paziente viene sedato, tranquillizzato, rilassato, senza perdere completamente la coscienza. Esiste una sedazione cosciente per via inalatoria, in cui vengono utilizzati tramite una mascherina 2 gas medicinali (il protossido d’azoto e l’ossigeno), ed una sedazione cosciente per via endovenosa, in cui viene utilizzato tramite un piccolo ago inserito in una vena del braccio un farmaco ansiolitico.

La sedazione cosciente con il protossido d’azoto è pericolosa?

Assolutamente no. Tale sedazione viene praticata dal Dentista soprattutto nei casi di ansia e di riflesso faringeo accentuato e nei bambini e di solito viene praticata la prima volta durante una seduta di igiene orale al fine di verificarne l’efficacia e di stabilire la percentuale del gas medicinale necessaria per quel determinato paziente.

La sedazione cosciente per via endovenosa è pericolosa?

Assolutamente no. Tale sedazione viene praticata dallo Specialista in Anestesia e Rianimazione, che supporta il Dentista durante l’intervento nello studio odontoiatrico. Prima dell’intervento odontoiatrico sono richiesti al paziente alcuni esami emato-chimici ed una visita cardiologica con l’elettrocardiogramma. Durante l’intervento odontoiatrico il paziente viene monitorato costantemente dall’Anestesista, che tiene assolutamente sotto controllo sia clinicamente che strumentalmente tutti i parametri vitali. Nei nostri studi utilizziamo tale tecnica, oltre che per i pazienti fobici od ansiosi, anche per i pazienti non collaboranti e/o con bisogni speciali (pazienti autistici, disabili, in tetraparesi spastica, ecc.), per i pazienti che devono essere sottoposti ad interventi chirurgici complessi e lunghi oppure per pazienti che semplicemente non vogliono subire alcun stress psico-fisico e vogliono il massimo comfort.

Ci sono altre possibilità?

Sì. Si può utilizzare l’ipnosi (senza farmaci) od addirittura la sedazione profonda o l’anestesia generale, ma in tale caso è necessario eseguire l’intervento in regime di day surgery o con ricovero notturno in ambiente ospedaliero.

La sedazione cosciente è una tecnica diffusa?

Sì. Tale tecnica è utilizzata in molti studi odontoiatrici ed esistono in Italia 2 società scientifiche, l’AINOS (Associazione Italia di Narco Odontostomatologia) e l’AISOD (Associazione Italiana Sedazionisti Odontoiatri).

In conclusione, cosa si può consigliare ai pazienti che hanno paura di andare dal Dentista?

Prima di tutto i pazienti che hanno tale problema non devono vergognarsi, ma si devono recare dal Dentista al fine di risolvere il loro problema odontoiatrico. Il Dentista da parte sua non deve umiliare tali pazienti o sottovalutare il loro disagio anzi lo deve condividere, comprendere e mettere in pratica tutti gli accorgimenti utili al fine di poter eseguire le terapie odontoiatriche necessarie nel rispetto dello stato d’animo degli stessi pazienti.

Scritto da Prof. Livio Gallottini
Roma (RM)

TAG: Sedazione cosciente - approfondimenti