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Lo splintaggio intracoronale

Nel seguente articolo si mostra come i denti ipermobili, affetti da parodontite, possono essere stabilizzati con luso di un perno in fibra di vetro e composito

by Dott. Alessandro Cappelli 09-03-2009 31550 visualizzazioni

Quando  le radici dei denti affetti da parodontite hanno perso molto del loro supporto osseo, i denti stessi vanno incontro ad un aumento della mobilita'. Cioe’, sottoposti a carichi masticatori, oppure provoconadone manualmente lo spostamento tendono a muoversi in maniera piu’ o meno accentuata. In questi casi risulta opportuno evitare che ciascun dente sia sottoposto a questi carichi separatamente per ridurre il cosidetto “trauma da occlusione” cioe’ il microtaumatismo a cui viene sottoposto il dente nel momento in cui viene a contatto con i denti dell’arcata opposta. Al contrario, e’ opportuno che questi elementi vengano “rinforzati” collegandoli ai denti adiacenti attraverso uno SPLINTAGGIO.

 

In pratica si tratta di “legarli” ai denti  vicini in modo che questi si sostengano a vicenda e distribuiscano meglio le forze masticatorie.


Un esempio chiarificatore puo’ essere dato da una serie di pali  verticali piazzati nel terreno che, in virtu’ di una perdita della quantita’ di terra che li tiene fermi cominciano a muoversi. Se noi li colleghiamo con una asse orizzontale a formare una palizzata otteremo una stabilizzazione di tutto il sistema.


Nel caso dei denti questo puo essere effettuato con un collegamento ottenuto tramite materiale composito ( il materiale usato per la ricostruzione dei denti cariati), sostenuto e rinforzato da una struttura rigida affogata dentro i denti stessi nei quali e’ stata prima praticata un solco adeguato a contenere questo materiale rigido.


Nel caso che vedrete questo collegamento e’ stato realizzato con un perno in fibra di vetro, adeguatamente modificato.


Figura 1: I due incisivi centrali sono stati preparati approntando un piccolo solco nella loro faccia palatale ( interna ). Notare la spaziatura tra i due denti dovuta alla mobilita’.




Figura 2: Particolare del frammento del perno in fibra di vetro che e’ stato modificato in modo da adattarsi alla scanalatura precedentemente eseguita.




Foto 3: Il perno viene posizionato nel solco  e  si verifica il suo adattamento senza eccessi nel solco. Notare come i denti siano ancora spaziati.




Foto 4:  i denti vengono  forzati a ritornare nella posizione iniziale e cioe’ a contatto tra di loro e senza spazi e il perno viene collegato  tramite materiale composito fluido.




Foto 5:Visione dei denti dalla parte vestibolare ( esterna ) si noti la completa chiusura del diastema ( spazio ) e il buon risultato estetico. La mobilita’ dei denti e’ notevolmente ridotta;


Scritto da Dott. Alessandro Cappelli
Ascoli Piceno (AP)

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