Menu

Terapia ortodontica precocissima

Le malocclusioni vanno diagnosticate il prima possibile per poter avere la certezza della cura.

by Dott. Paolo Passaretti 09-03-2016 1945 visualizzazioni

Il Professore di una delle migliori e principali scuole di ortodonzia italiane e mondiali, quella dell'Università di Torino, raccomanda ai suoi allievi (io uno dei più anziani …) di fare trattamenti sempre più precoci, senza il timore della scarsa collaborazione dei bambini e, quindi, anche quando hanno solo denti da latte. I vantaggi clinici sono in alcuni casi enormi. Tutte le malformazioni scheletriche, genetiche o derivanti da abitudini viziate, si avvantaggiano di una terapia precoce. Infatti, proprio perché ciò che va corretto è la base ossea, prima si inizia e più facile è tale correzione.

Pertanto, terza e seconda classe o morso inverso mono o bilaterale o il morso aperto si correggono in tempi tanto più brevi quanto più il bimbo è piccolo e la sua conformazione ossea è plasmabile verso il corretto rapporto fra le arcate.

A patto, però che, se come causa ci sono le abitudini viziate, vengano corrette anche queste. Anche se la categoria delle apparecchiature funzionali e funzionalizzanti, cioè creanti funzione, sono in grado esse stesse (se portate adeguatamente) di correggere in gran parte questi difetti acquisiti, conosciuti come "abitudini viziate".

Esse sono ad esempio la postura linguale incongrua, bassa, che è alla base di tutte le malocclusioni citate, o la respirazione orale. Ricordo come il difetto della postura linguale può derivare ad esempio da un uso prolungato del ciuccio o del biberon o dall'allattamento materno prolungato o da quel 7-10 per cento di bambini che nascono con un frenulo linguale corto.

Non parliamo, poi, del succhiamento del dito o di altri oggetti che per la crescita delle arcate è una specie di bomba atomica, in senso distruttivo di forma e funzione. Questo può alle volte, se necessario, essere superato solo con l'applicazione di un apparecchio detto “griglia” che non impedisce (coercitivamente) il succhiamento del dito permettendolo e quindi non creando ulteriori  traumi psicologici al bambino, ma ne scoraggia progressivamente l'uso togliendo il … gusto e la necessità di farlo.

Tornando alle apparecchiature funzionali, che vengono dunque oggi proposte sempre più precocemente, anche queste sono molto ben accette dal bambino più piccolo. Infatti non fanno mai male, ci si parla molto bene, sono poco visibili e, a queste età, rappresentano un “trofeo” da mostrare agli amichetti e non sono certo motivo di vergogna come invece è più avanti nell'età.

E' ben noto che più un bambino è piccolo e più facilmente impara qualsiasi cosa gli insegniamo... Nuotare, sciare, pattinare, le lingue e, quindi, anche portare l'apparecchio senza difficoltà alcuna. Quindi, appare ben evidente che ci sono solo ed esclusivamente grandi vantaggi a non rimandare bensì anticipare un trattamento ortodontico.

Invece oggi i genitori, i medici in genere, i dentisti non ortodontisti, i pediatri, etc, hanno ancora la triste idea che bisogna rimandare tutto a quando avrà cambiato tutti i denti. In alcuni dei casi di cui sto parlando questo è addirittura un errore talmente grave che a quel punto, aspettando, nessun trattamento ortodontico riuscirà più a correggere i difetti e ci vorrà, più avanti, solo la chirurgia ortognatica.

Ancora più serio è il problema che queste malocclusioni vadano diagnosticate precocemente per essere curate il prima possibile. Le categorie di cui parlo, quelli che pensano di rimandare le cure a quando il bimbo avrà solo denti permanenti, sono categorie inadatte purtroppo a fare diagnosi precoce.

Raccomando, quindi, di far visitare molto presto i bambini da un dentista pediatrico o da un dentista ortognatodontista che potranno individuare subito se ci sono problemi e porvi rimedio.

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

TAG: terapia ortodontica precocissima