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Recupero dell'elemento dentario fortemente compromesso 1^ parte

MEGLIO IL PROPRIO DENTE O L'IMPIANTO? Quando e' opportuno che l'implantologia aspetti.

by Dott. Alessandro Gionfriddo 19-12-2007 12042 visualizzazioni

L'implantologia in odontoiatria ha compiuto ad oggi passi da gigante nella riabilitazione di tutte le forme di edentulia. Le viti in titanio permettono di riabilitare ogni caso protesico, dalla semplice monoedentulia alle più complesse edentulie. I risultati sono sempre molto soddisfacenti così come dimostra anche l'abbondante letteratura scientifica a riguardo.

Non sempre però l'implantologia è l'ultima spiaggia per la risoluzione di determinati casi.

Un elemento dentario, prima di essere giudicato irrecuperabile, deve essere opportunamente valutato in visione di un progetto di riabilitazione che risponda a tutti canoni della moderna odontoiatria.

Diverse sono le patologie che possono interessare un dente.

   CARIE: colpisce i tessuti duri del dente, smalto e dentina. Crea a carico di questi una lesione permanente più o meno vasta che nella peggiore delle ipotesi porta alla infiammazione e necrosi della polpa dentaria. Una corretta devitalizzazione permette il recupero del dente prima che si inneschino patologie ossee periapicali come il granuloma l'ascesso.

   MALATTIA PARODONTALE: colpisce i tessuti di sostegno del dente. Placca e tartaro ne sono i responsabili. Colonizzano la radice creando una infiammazione dei tessuti che mantengono il dente all'interno dell'osso, quali legamento parodontale e osso di sostegno. Il dente acquista mobilità e nella peggiore delle ipotesi viene perso.

Spesso le due patologie sono associate rendendo l'elemento dentario fortemente compromesso.

continua nella II° parte

Scritto da Dott. Alessandro Gionfriddo
Siracusa (SR)

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