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Implantologia: il rialzo di seno mascellare.

Al giorno d'oggi c'è la possibilità di inserire impianti in quasi tutte le condizioni cliniche. La chirurgia orale e maxillo-facciale hanno affinato tecniche per ricostruire i volumi ossei anche in caso di grandi atrofie. Uno degli interventi ai quali si ricorre più frequentemente è il grande rialzo di seno mascellare.

by Dott. Luca Boschini 23-03-2011 5803 visualizzazioni
Controllo radiografico post-operatorio.
Nella sede molare e premolare superiore è frequente riscontrare una scarsità di osso, in senso verticale, per l'inserimento degli impianti. A causa di questo l'industria ha iniziato a produrre viti sempre più corte, ma talvolta ciò non è sufficiente. In tal caso, per consentire l'inserimento degli impianti è necessario ricorrere ad un intervento di rialzo di seno mascellare.

Il rialzo di seno consiste nell'elevazione del pavimento mascellare in modo da avere un maggior volume in senso verticale. Più specificatamente, l'intervento consiste nell'elevazione della membrana sinusale, che viene delicatamente scollata dal pavimento del seno. In seguito, lo spazio tra la membrana scollata e il pavimento osseo viene riempito con osso autologo, eterologo o di sintesi, al fine di mantenere la membrana fisicamente sollevata. La vite implantare può essere inserita nella stessa seduta chirurgica o differita qualora non ci siano le possibilità tecniche in prima seduta.

Vengono normalmente distinte due modalità chirugiche dell'intervento:

  • grande rialzo di seno mascellare;
  • mini rialzo di seno mascellare.

Nel grande rialzo si solleva la gengiva, lateralmente alla cresta ossea, fino alla base dello zigomo. Quindi viene eseguita una finestra ossea facendo attenzione a non ledere la membrana sinusale. A questo punto la membrana viene scollata iniziando ad esercitare pressione spingendo proprio contro la finestra ossea. Una volta scollata, l'osso della finestra si troverà posizionato nel tetto della cavità creata, ossia nel nuovo pavimento del seno. Tramite il foro praticato si inizia ad inserire un innesto d'osso, avendo precedentemente inserito anche gli impianti (se possibile).

Nel mini rialzo, invece, l'accesso al seno avviene dalla sommità della cresta ossea, sfruttando il foro per l'inserimento dell'impianto. Lo scollamento della membrana può essere praticato con diverse modalità: osteotomi e martello; viti; pressione idraulica con soluzione fisiologica. L'innesto osseo viene posizionato facendolo passare attraverso il foro del sito implantare. Con questa tecnica chirurgica il rialzo di seno e l'inserimento della vite implantare avvengono nel medesimo atto chirurgico.

La scelta per l'una o l'altra tecnica chirurgica è basata sul quantivativo di osso nativo presente nel sito implantare. In caso di impianti multipli o grandi rigenerazioni è consigliabile eseguire un grande rialzo. Nel caso di un certo quantitavo d'osso iniziale è possibile ricorrere al mini rialzo.

E' possibile visualizzare un filmato di mini rialzo con tecnica idropneumatica cliccando sulla freccia >>>>>>>> (consigliabile a pubblico non impressionabile)

Scritto da Dott. Luca Boschini
Rimini (RN)

TAG: rialzo seno mascellare