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Come si stabilisce se c'e' osso per mettere un impianto

Per stabilire se un paziente puo' sostituire un dente mancante tramite l'utilizzo di un impianto osteointegrato si deve prima stabilire se, nella zona dove si vuole mettere l'impianto ce' una sufficiente quantita' e qualita' di osso per poterlo alloggiare.

by Dott. Alessandro Cappelli 22-06-2009 12774 visualizzazioni

Per fare questo la valutazione e' principalmente radiografica.
Le radiografie che si possono utilizzare sono di vario tipo:


 

  1. Radiografia endorale: si tratta di una normale radiografia dei denti fatta in modo da evidenziare bene la zona interessata e quella dei denti adiacenti - Va bene quando il dente da sostituire e' uno solo ed e' stato estratto da poco. Permette solo di vedere la quantita' di osso disponibile in altezza ma non in spessore.


  2. radiografia endorale

  3. Radiografia panoramica o ortopantomografia (OPT): è' una radiografia completa di tutta la bocca che consente di vedere in un solo fotogramma tutta la bocca e le strutture anatomiche circostanti (seni paranasali, articolazioni temporo mandibolari). Permette solo di vedere la quantita' di osso disponibile in altezza ma non in spessore.


  4. panoramica o ortopantomografia

  5. Tomografia Computerizzata o TAC con metodiche speciali (dentalscan) che consentono una visione tridimensionale dell'osso disponibile, facendo delle “fettine“ dell'osso e dando quindi informazioni sia sulla altezza di osso disponibile ma anche e sopratutto sul suo spessore. E' utilizzata sopratutto quando l'osso disponibile appare scarso o la zona da trattare e' vicina a strutture anatomicamente delicate (nervi- seni paranasali).


  6. tomografia computerizzata o TAC

Per sfruttare al meglio le informazioni che queste radiografie possono dare si possono consegnare al paziente , che deve indossarle al momento dell'esame, particolari mascherine dette DIME che servono sia per facilitare il chirurgo nella precisa collocazione degli impianti (dima chirurgica) che nella valutazione preoperatoria (dima radiografica).
Si tratta in pratica di piccole protesi mobili che il tecnico realizza a partire dalle impronte fornitegli dal dentista. Egli simula la forma del dente che dovra' essere messo e poi lo trasforma in un pezzetto di resina, trattato con particolari materiali radiopachi che lasciano una traccia sulla radiografia.
Questa “traccia” permette di visualizzare sulle radiografie il punto esatto al millimetro dove dovra' andare posizionato l'impianto e valutare se l'osso in quella precisa zona ha le caratteristiche adeguate per potere accogliere l'impianto stesso .Servira' in seguito anche da guida al chirurgo per piazzare l'impianto esattamente dove serve.



dima chirurgica - dima radiografica

Notate nell'immagine la corrispondenza tra la dima e l'immagine radiografica.



dima chirurgica - dima radiografica

Scritto da Dott. Alessandro Cappelli
Ascoli Piceno (AP)

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