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Disordini cranio mandibolari

La malocclusione aggravata da bruxismo come fattore scatenante di patologie posturali...

by Dott. Pietro Convertino 22-07-2008 8807 visualizzazioni

I disordini cranio-mandibolari e conseguenti malocclusioni (errato rapporto dei denti della mandibola con quelli del mascellare superiore) statiche e dinamiche interessano una altissima percentuale degli esseri umani dalla prima adolescenza alla piu' tarda eta'. Nella gran parte dei casi non sempre esiste un rapporto tra il grado del disordine cranio-mandibolare e l'esistenza o la gravita' di una sintomatologia soggettiva. Sofferenze, anche di grave intensita', sono spesso legate ad una patologia attribuita frequentemente a disordini cranio-mandibolari, patologia che puo' limitarsi al solo distretto cefalico o irradiarsi a parti del corpo piu' o meno lontane. Per quanto riguarda la testa, i fastidi possono essere di vario tipo:

 

  • Una limitazione del grado di apertura della bocca che puo' essere piu' o meno accentuato fino a raggiungere un vero e proprio serramento.
  • Scrosci o click alle articolazioni della mandibola nel corso dei suoi movimenti possono interessare una sola o ambedue le articolazioni mandibolari; scrosci che, anche nei casi in cui non determinano dolore, sono molto mal tollerati dal soggetto.
  • Dolori di varia intensita' alle articolazioni temporo-mandibolari monolateralmente o bilateralmente, non soltanto durante la masticazione ma anche nel corso delle piu' modeste escursioni mandibolari; non di rado tali dolori possono insorgere spontaneamente anche nel sonno (serramento-bruxismo).
  • Dolori all'orecchio, sia monolateralmente che bilateralmente.
  • Frequenti dolori e spasmi dei muscoli della faccia, soprattutto di quelli masticatori (massetere, temporale,pterigoideo esterno, pterigoideo interno, digastrico) 
  • Emicranie e cefalee, o localizzazioni dolorose alle varie zone della testa: - volta cranica - nuca - zigomi - regione frontale - arcate sopraccigliari - occhi.

 

Sebbene possa sembrare inverosimile, spesso tali dolori interessano anche le varie regioni scheletriche articolari e neuromuscolari di tutto il resto del corpo: - tratto cervicale della colonna vertebrale - fascie del collo - regione sternale - spalle - braccia - regione lombo sacrale - sinfisi pubica - sciatalgia - ginocchia - caviglie - piedi - debolezza muscolare (miastenia) - ansia - depressione.

 

Tale patologia viene, negli ultimissimi tempi, inquadrata nelle sindromi algico-disfunzionali posturali, spesso correlate a disordini cranio-mandibolari o malocclusioni e classificate in:

 

  • Discendenti : se la causa primaria è determinata dal mal posizionamento occlusale dei denti anche se apparentemente allineati e in perfetta posizione.
  • Ascendenti : se la causa primaria è determinata da un errato appoggio dei piedi.
  • Miste : quando le cause determinanti sono dovute in parte alla bocca e in parte ai piedi.

 

La branca medica deputata allo studio ed al trattamento dei "disordini cranio-mandibolari" e' denominata "gnatologia". E' ovvio che la gnatologia e' di competenza stomatologica e della stomatologia costituisce un vero e proprio cardine inquadrata nella branca definita ortognatodonzia. E’ deputata a studiare e possibilmente a risolvere tutta la problematica dei disordini cranio-mandibolari che vanno assumendo una importanza sempre maggiore nel contesto delle alterazioni posturali dalla volta cranica agli arti inferiori.

 

Purtroppo le correnti pratiche diagnostico-terapeutiche che si occupano della postura non danno il dovuto peso ad eventuali disordini cranio-mandibolari, mentre una corretta pratica gnatologica consentirebbe di diagnosticare e trattare tale patologia, rendendo possibile una impostazione terapeutica più rispondente, limitando sia il protrarsi per il paziente di non trascurabili sofferenze e sia gli oneri economici non indifferenti per complessi e quasi sempre inutili orientamenti diagnostici e "terapeutici".

 

Quindi, le persone afflitte dai disturbi sopra elencati, dolorosissimi di per se e vissuti talvolta in maniera drammatica, nella continua ricerca di chi possa far cessare o almeno alleviare le loro sofferenze, giungono all'osservazione di: medici di base, otorinolaringoiatri, oculisti, neurologi, ortopedici, reumatologi, fisiatri ed altri... Alcuni di questi medici, per acquisizioni generalmente autodidattiche, intuiscono che la patologia denunciata possa riferirsi anche a "disordini cranio-mandibolari", indirizzano tali pazienti al dentista che però, se non si è creato un bagaglio teorico- pratico post-universitario di tipo gnatologico, non è in grado di espletare prestazioni diagnostico-terapeutiche nell'ambito di una sindrome algico disfunzionale gnatologica, perche' l'argomento non ha fatto parte sistematica del suo insegnamento universitario. Tutto cio' va a danno del malato che continua a soffrire, costantemente sfiduciato e duramente provato sotto il profilo psicosomatico e allora …….. sogna ....... un' incantevole spiaggia esotica.

 

Stando cosi' le cose, il problema non e' di facile soluzione in quanto gli specialisti che si occupano di questa patologia con competenza ed esperienza sono purtroppo pochi in questo campo ancora misconosciuto, la loro preparazione teorico-pratica e' quasi sempre strettamente individuale, ne' ci sono titoli ufficiali che li qualifichino, ne' esistono elenchi in cui reperirli.

 

La Posturologia si è necessariamente embricata con la Gnatologia, imponendo una revisione attenta dei vecchi paradigmi gnatologici, che tuttavia continuano a persistere nella letteratura, nel pensiero di alcuni docenti e negli schemi diagnostici e terapeutici. Purtroppo nella storia della Scienza novità scientifiche e accettazione della comunità scientifica non sempre sono in corrispondenza lineare. Ne può quindi derivare una confusione di pensiero gnatologico a livello medico-odontoiatrico che si riverbera malamente sulle esigenze ed aspettative dei pazienti. Tutto questo é facilmente evitabile riguardando con buona volontà molti validi concetti della Gnatologia "classica" e della Ortognatodonzia facendo spaziare lo sguardo attraverso una finestra ampia piuttosto che da un buco di serratura. Sicuramente un approccio olistico, che coinvolgesse più clinici specialisti che si interscambino anche da un punto di vista dialogativo su ogni singolo paziente e, magari, coordinati dalla figura del medico di base (spesso punto di riferimento fidelizzato del paziente).

 

In queste colonne spero di riuscire a dialogare con voi pazienti e con i colleghi medici, fermo restando che c’è ancora tanto da dire e sicuramente questo dialogo è solo all’inizio……..

 

Il Dott. Pietro Convertino, Medico Odontoiatra - Libero Professionista in Alberobello (BA), si è laureato a Bari in Odontoiatria e Protesi Dentaria. Dei suoi quaranta anni la maggior parte li ha convissuti con denti e dentisti in quanto già Titolare di Laboratorio Odontotecnico e precedentemente ancora, ragazzo di bottega di un laboratorio odontotecnico di Bari. Ha conseguito il Perfezionamento in Ortognatodonzia presso l’Università di Milano, è Socio S.I.D.O. (Società Italiana di Ortognatodonzia; Master in Chirurgia Orale Avanzata e Implantologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università La Sorbonne di Parigi; Master in Postura e Kinesiologia Applicata, Consulente C.T.U. del Tribunale di Bari, ha frequentato numerosi corsi in Italia e all’Estero di Gnatologia, Postura, Odontoiatria Olistica, Ortognatodonzia e Chirurgia Orale applicata all’Implantologia e Parodontologia.

 

Scritto da Dott. Pietro Convertino
Alberobello (BA)

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