Menu

Ancora sulla ozonoterapia dentale conservativa

Accenni di storia della ozonoterapia e validità clinica e usi terapeutici conservativi e non invasivi

by Dott. Paolo Passaretti 18-01-2012 9013 visualizzazioni
Apparecchio per l'Ozonoterapia dentale
L’ozono è una sostanza instabile, essenziale per la vita sulla Terra (filtra i raggi UV). E’ uno degli ossidanti più forti e, quindi, ha potente capacità battericida, virucida e fungicida rompendo le membrane cellulari dei microrganismi in pochi istanti (mentre ad esempio l’ipoclorito ci mette 30 minuti a parità di effetto).  Già nel 1850 vennero prodotte in Germania macchine capaci di produrre ozono, allo scopo di effettuare insufflazioni nell’intestino colpito da infezioni, con notevoli risultati. Successivamente, E. Payr e E. Fish (un dentista), medici austriaci, notarono che le ferite dei soldati ricoverati nei pressi di una centrale elettrica guarivano prima, a causa dell’ozono prodotto da una centrale elettrica vicina all’ospedale da campo che si disperdeva nell’aria in grande quantità..

In campo odontoiatrico si è pensato già da tantissimi anni di sfruttare le caratteristiche dell’ozono per la cura della carie. Già i primi studi dall’anno 2000 in poi, dimostravano come questo gas, distruggendo i microrganismi del tessuto carioso, innescava un processo di inversione della carie stessa..! Ma le prime macchine ideate non permettevano di applicare il gas sul dente in concentrazione adeguata e c’era dispersione ambientale del gas. Una ditta tedesca ha creato sotto la guida del prof. Linch dell’università di Belfast, Irlanda, una macchina HealOzone, che grazie ad una cappetta in silicone sottovuoto, che si applica sul dente, permette di raggiungere notevoli concentrazioni terapeutiche senza dispersione.

Caratteristica straordinaria dell’ozono è di penetrare immediatamente in profondità (3 mm) nella sostanza dentale e grazie a questa apparecchiatura si ottiene una rapida azione ossidativa con distruzione del 97 per cento dei germi presenti nella lesione cariosa. Procedimento che avviene tramite la scomposizione delle pareti cellulari batteriche, con neutralizzazione dell’acido lattico presente, ossidazione dei substrati necessari alla attività batterica, e bilanciamento dell’equilibrio acido-basico che predispone alla remineralizzazione del tessuto carioso del dente. Diversi studi confermano come il processo di “inversione” del procedimento carioso si stabilizzi e renda resistente il dente a successivi attacchi batterici, rendendo questa metodica straordinaria in odontoiatria conservativa, mininvasiva e pediatrica.  

Una delle dimostrazioni più semplici da ottenere della efficacia dell’ozonoterapia dentale nella inversione del processo carioso viene ottenuta tramite il laser diagnostico. Esiste un laser a diodi, utilizzabile facilmente in studio su ogni paziente, che è in grado di fare una diagnosi precisa della carie e del suo stadio di evoluzione. Farò un articolo solo per descrivere questo strumento, ma per ora vi accenno che se il laser da un certo valore di entità di carie su un dente prima della terapia con ozono, dopo qualche mese dall'aver effettuato il trattamento con ozono, questi valori scendono e si normalizzano. Questo evidenzia, in modo semplice, la grande efficacia dell’ozonoterapia dentale

Le applicazioni pratiche cliniche dell’ozono sono le seguenti:

  • ADULTI E BAMBINI (denti permanenti o denti da latte): CARIE PICCOLE O MEDIE - terapia mininvasiva della carie di grado iniziale e medio (difficile fare una classificazione quantificativa della entità del processo carioso). In questi casi l’ozono permette di non usare trapano e quindi anestesia, e di creare cavità minimali o nulle con enorme risparmio della sostanza dentale. La mini-invasività è a due livelli: non-invasività operativa perchè la procedura è del tutto indolore e senza gli strumenti rotanti tradizionali (che richiederebbero anestesia). E la mininvasività dentale con notevole risparmio della sostanza dentale perchè il dente non viene toccato per niente o quasi. Sopra i solchi interessati si effettuano piccole otturazioni e sigillature. Mininvasività anche perchè se si cercano e trattano carie iniziali, questo tipo di terapia sarà molto più economica di altre (devitalizzazioni ad esempio, con necessità di capsule poi) e sarà estremamente durevole perchè si tratta di intercettare lesioni iniziali. In queste terapie vengono al massimo usati strumenti ad ultrasuoni di nuovissima concezione che puliscono il tessuto carioso senza alcun dolore anche senza anestesia, e in modo conservativo e selettivo. In alternativa agli strumenti tradizionali rotanti (una sorta di trapano indolore, anche se non voglio calcare la mano su questa definizione, peraltro molto attinente).

  • ADULTI E BAMBINI (denti permanenti o denti da latte): CARIE ESTESE E PROFONDE - L’ozono, in questi casi, spesso (in modo non costante, ma in molti casi anche se non tutti) permette, con le sue capacità di sterilizzare, invertire il processo infiammatorio, promuovere la guarigione dei tessuti dentali) di evitare la devitalizzazione di un dente con carie profonda. Questo, ripeto, non accade sempre, ma quando succede è un grande successo perchè l’integrità del dente viene maggiormente conservata e c’è forte risparmio biologico, di tempo e denaro.

  • BAMBINI MOLTO PICCOLI: CARIE DA BIBERON - In bambini piccolissimi, addirittura attorno al secondo anno di età, o poco dopo l’eruzione dei primi dentini da latte, può instaurarsi la cosiddetta carie da biberon, dovuta alla pericolosa abitudine di far addormentare il bimbo con un biberon pieno di liquidi zuccherati (o addirittura oggi dal cambiamento delle abitudini dell’allattamento naturale materno che è tornato ad essere a domanda, quindi anche molto frequente nell’arco della giornata). In questi casi, i dentini devono essere curati, ma qualsiasi manovra operativa è impossibile a questa età perchè rischiosa e stressante per il piccino. Ma l’applicazione dell’ozono (del tutto indolore e semplice: si tratta di applicare un gommino sul dente per 30-40 secondi) può essere in grado (associata al cambiamento serio delle abitudini igieniche ed alimentari e con l’ausilio costante di sostanze minerali protettive) DI FERMARE DA SOLA IL PROCESSO CARIOSO. Questo si è visto cinicamente in numerosi di questi particolarissimi casi: la carie non va avanti anche se non la si tratta con nient’altro che la cappetta di silicone della macchina dell’ozono..! Si tratta di fare applicazioni ripetute ogni tot mesi, per tirare avanti e permettere che il bambino cresca e che si possano fare terapie più definitive. Ma nel frattempo l’ozono ha tenuto ferma la progressione della carie. Questo è straordinario perchè prima non esisteva nessuna possibilità di cura su un bambino così piccolo.

Conclusioni finali: da alcuni anni (pochi, 4-5) abbiamo una nuova straordinaria freccia al nostro arco. Purtroppo si tratta (come spesso capita in alcune procedure odontoiatriche) di pratica poco diffusa. Ci sono in giro poche macchine per l’ozonoterapia dentale. Questo è legato agli alti costi, del tutto ingiustificati, del produttore, in regime di monopolio di brevetto, che vende la macchina ad un prezzo simile a quello di una automobile di fascia media. Quindi finchè i costi saranno così alti (come ad esempio quelli di un laser dentale) la diffusione e reperibilità di queste terapie rimarrà limitata. Mentre sarebbe auspicabile una maggiore diffusione e disponibilità per i pazienti.  

Scritto da Dott. Paolo Passaretti
Civitanova Marche (MC)

TAG: ozonoterapia dentale conservativa